Denzel Washington, sconfitto da Kevin Spacey agli Oscar, ha smesso di votare: "A loro non importa di me? Idem"

Snobbato dall'Academy nel 2000, Washington ha smesso di votare per gli Oscar concentrando altrove le sue energie.

Primo piano di Denzel Washington

Denzel Washington ha rivelato alla rivista Esquire di essere rimasto profondamente amareggiato dall'esito degli Oscar del 2000, quando perse la statuetta come miglior attore protagonista a favore di Kevin Spacey nel 2000. Dopo essere stato candidato all'Oscar due volte, alla terza l'attore accarezzava l'idea di portarsi a casa la statuetta per la sua interpretazione di Rubin Carter in The Hurricane, ma gli fu preferito Kevin Spacey, protagonista di American Beauty.

"Agli Oscar, hanno chiamato il nome di Kevin Spacey per American Beauty", ha ricordato Washington. "Ricordo di essermi voltato e di averlo guardato, non c'era nessuno in piedi tranne le persone intorno a lui. E tutti gli altri mi guardavano. Magari non era proprio così, ma è così che l'ho percepito. Forse avevo la sensazione che tutti mi guardassero. Perché tutti avrebbero dovuto guardarmi? Ripensandoci adesso, non penso fosse vero".

Denzel Washington ha confessato di non aver preso bene la sconfitta: "Sono sicuro di essere andato a casa e di aver bevuto quella notte. Dovevo farlo. Non voglio sembrare invidioso. Non era così. E sapete, in città si parlava di quello che stava succedendo intorno a lui per via del suo comportamento, e questo riguarda lui e Dio. Non ho niente a che fare con quello. Prego per lui. Questa è una cosa tra lui e il suo creatore".

La delusione dell'Oscar mancato

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Denzel Washington in The Equalizer 3

The Hurricane ha segnato la seconda candidatura di Denzel Washington come miglior attore protagonista. In precedenza era stato candidato per il ruolo di Malcom X nel biopic di Spike Lee, ma era stato battuto da Al Pacino per Profumo di donna. Alla seconda sconfitta, la delusione è stata davvero atroce da spingere il divo a smettere di votare per gli Oscar lasciando il compito a sua moglie Paulette.

"Ho attraversato un periodo in cui mia moglie guardava tutti i film degli Oscar perché a me non interessava più. 'Non si preoccupano di me? Non mi interessa'", ha svelato. "Vota tu. Guardali tu. Non lo farò più. Mi sono arreso. Sono amareggiato".

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Due anni dopo aver perso la statuetta, Washington avrebbe finalmente vinto il suo primo Oscar Academy Award come miglior attore per Training Day. La sua vittoria lo ha reso il secondo artista afroamericano a vincere la categoria dopo Sidney Poitier per I gigli del campo del 1963. Da allora Washington ha ottenuto altre quattro nomination agli Oscar, l'ultima nel 2022 per Macbeth e chissà che un'altra candidatura non arrivi per la sua performance ne Il Gladiatore 2, attualmente nei cinema italiani.