Il terzo capitolo di Deadpool sarebbe stato atteso probabilmente anche senza l'inclusione del Wolverine di Hugh Jackman, ma il suo arrivo avrebbe avuto un effetto sconvolgente anche sullo stesso Ryan Reynolds, oltre che per i fan.
In un'intervista concessa a IndieWire, l'attore ha rivelato che scrivere i dialoghi di Wolverine in Deadpool & Wolverine si è rivelato "un processo terrificante". Reynolds ha colto l'occasione per elogiare il suo amico e partner Jackman, parlando in particolare della scena in cui Wolverine fa un pesante esame di coscienza a Deadpool.
"Hugh ha preso quel monologo e lo ha divorato. L'ha masticato, ingoiato e consegnato per noi... e alla fine, c'è una nota a fondo pagina che dice brevemente che dopo aver terminato l'intero discorso, 'un guizzo di rammarico attraversa la sua pupilla'. E nella scena, se fate attenzione, c'è una piccolissima sensazione di 'ho esagerato', e se aveste battuto le palpebre, l'avete persa. Mi viene la pelle d'oca anche solo a pensarci, perché si tratta di un attore così in sintonia con il suo strumento e con se stesso. Io sono solo seduto lì mentre indosso una maschera".
Il regista del film, Shawn Levy, ha anche spiegato come gli sceneggiatori siano arrivati alla versione finale dell'ormai famoso monologo all'interno della Honda Odyssey: "Abbiamo mille versioni diverse e abbiamo passato ore e ore finché non è sembrato in qualche modo Logan, ma ha anche espresso una dimensione e una voce che non gli abbiamo mai sentito pronunciare".
Deadpool & Wolverine è il secondo maggior incasso del 2024
Reynolds ha chiarito ulteriormente il suo approccio alla scrittura di Logan, che descrive come "molto Clint Eastwood". Ha spiegato che Wolverine è un personaggio che meno parla e più risulta credibile.
Questo ha aiutato gli sceneggiatori a capire il motivo per cui ha indossato il suo iconico costume giallo: "Sono tutti problemi che [gli sceneggiatori] devono risolvere più e più volte".