Il tanto atteso debutto di Daredevil: Rinascita è finalmente arrivato su Disney+, facendo rivivere il grintoso mondo degli show Marvel dell'era Netflix e ampliando al contempo i suoi collegamenti con il più ampio MCU.
La serie ripresenta il Matt Murdock di Charlie Cox, che ha appeso le corna al chiodo e si è ritirato dal suo ruolo di vigilante in seguito a una tragedia personale. Mentre Murdock si concentra esclusivamente sulla sua carriera legale, la sua arcinemesi Wilson Fisk (Vincent D'Onofrio) persegue il potere politico attraverso una campagna elettorale costruita sulla retorica anti-vigilanti.
Questa scelta narrativa non solo stabilisce una tensione evidente tra i due rivali, ma fornisce anche agli spettatori una visione inaspettata delle attività attuali di un altro amato eroe Marvel, assente dagli schermi dal 2021, nientemeno che Spider-Man. ATTENZIONE SPOILER: non proseguite nella lettura se non avete visto la premere di Daredevil: Rinascita.
Che fine ha fatto Spider-Man all'interno del MCU?

Il primo episodio di Daredevil: Rinascita, di cui potete leggere la recensione su queste pagine, svela che la città di New York è sempre più divisa sulla questione dei vigilanti. Alla fine dell'episodio, Fisk si assicura con successo la vittoria come sindaco sfruttando le paure dell'opinione pubblica nei confronti degli eroi mascherati che operano al di fuori della legge.

Il suo discorso inaugurale nell'episodio 2 si concentra sui pericoli dei criminali mascherati, che intende colpire durante la sua amministrazione. Oltre alle prevedibili citazioni di Daredevil e del Punisher, Fisk fa riferimento a un vigilante che indossa il "simbolo del ragno", un'inequivocabile allusione a Spider-Man che rappresenta il primo riconoscimento da parte del MCU delle continue attività di Peter Parker dopo la conclusione di Spider-Man: No Way Home.
Menzionando Spider-Man insieme a vigilanti di strada come Daredevil e Punisher piuttosto che a eroi di più alto profilo come gli Avengers, Fisk conferma indirettamente che l'Uomo-Ragno ha operato principalmente come eroe di quartiere che affronta la criminalità locale. Questo sottile dettaglio di worldbuilding colma efficacemente il divario tra l'ultima apparizione di Spider-Man e l'attuale linea temporale del MCU, suggerendo che Peter Parker ha pienamente abbracciato l'eroismo di strada promesso nella conclusione di No Way Home.