Le prime recensioni oltreoceano di Blade Runner 2049 affermano che il film di Denis Villeneuve è già un classico moderno, che tiene assolutamente il livello del film di culto diretto da Ridley Scott nel 1982.
Dopo i primi tweet, che urlavano al capolavoro, sono arrivate le prime recensioni complete, che sembrano indicare che il film con Ryan Gosling e Harrison Ford è uno dei migliori del 2017. Ecco alcuni estratti:
IGN: Villeneuve ha tirato su uno dei quei film che sembra impossibile di questi tempi: un progetto da più di 100 milioni di dollari che sembra più un film d'autore che uno spettacolo d'azione. Grazie al leggendario direttore della fotografia Roger Deakins, ogni immagine in 2049 è splendida e trasuda colore, vita e sensazioni. Il film dura quasi tre ore, e potrebbe sembrare complesso per lo spettatore, ma ha senso, permettendo al regista di portare a compimento il mood e l'atmosfera del film.
The Wrap: Villeneuve è uno di quei pochi registi commerciali che non ha paura del silenzio e del rallentamento, e magari ogni tanto esagera col suo tono lugubre, il film tocca quasi le tre ore e qualche momento di immobilità. Il regista, con il montatore Joe Walker, porta molti momenti di tensione da brivido, la prima scena tra K e Morton crea tensione anche solamente grazie alla pentola sul fornello, ci fa pensare che ci possa essere qualcosa dentro che possa diventare un'arma improvvisa.
EW: Villeneuve, uno dei pochi registi viventi a cui il termine 'autore' non sembra poi così lontano, potrebbe essersi innamorato un po' troppo della sua creatura: in due ore e quaranta minuti, ogni tanto l'estetica oltrepassa la componente narrativa. Ma sarebbe stato difficile il contrario visti le impeccabili composizioni delle inquadrature. Anche nei momenti in cui le emozioni del film sembrano diventare cupe come la scelta di colori della pellicola, 2049 riesce a trovare qualcosa di notevole: l'elevazione del mainstream a forma di arte alta.
THR: Tutti gli aggettivi superlativi saranno usati per parlare dello spettacolare aspetto visivo e tecnico del film. Oltre al lavoro straordinario di Deakins e Gassner, vanno citati i costumi di Renee April, molto più legati al mondo 'reale' che al mondo sci-fi, e gli effetti speciali gargantueschi di John Nelson.
Variety: Con Roger Deakins (nella loro collaborazione più spettacolare) e uno splendido team di artisti del design, Villeneuve offre un punto di vista avvincente su dove l'umanità stia andando, con neon, bianchi fluorescenti e illuminazione color ambra. Non sono i tipici colori che uno si aspetta in un film così, ma 2049 non è un classico esempio di genere, avvicinando momenti eccitanti al suo profondo scopo filosofico, aiutato dalla colonna sonora d'atmosfera di Benjamin Wallfisch e Hans Zimmer.
IndieWire: Forse Blade Runner 2049 non reinventerà le regole della narrazione dei blockbuster, ma riempie la forma con le ambizioni dell'arte, mantiene un'intensità sconvolgente per tutta la sua durata. Molte delle domande del primo film sono riprese anche qui, cos'è reale? Cos'è la realtà? L'elemento brillante del film è che dà senso a queste domande di essere poste.
La sinossi del lungometraggio diretto da Denis Villeneuve anticipa:
Trent'anni dopo gli eventi del primo film, l'agente K della Polizia di Los Angeles (Ryan Gosling) scopre un segreto sepolto da tempo che potrebbe far precipitare nel caos quello che è rimasto della società. La scoperta di K lo spinge verso la ricerca di Rick Deckard (Harrison Ford), un ex-blade runner della polizia di Los Angeles sparito nel nulla da 30 anni.
Fanno parte del cast anche Ana de Armas, Robin Wright, Jared Leto,Barkhad Abdi, Lennie James, Mackenzie Davis, e Sylvia Hoeks.
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