Abbiamo visto come Black Panther: Wakanda Forever ha gestito on-screen la scomparsa del suo protagonista, e adesso il regista Ryan Coogler ha raccontato come era stato ideato il film prima del triste addio di Chadwick Boseman.
Ryan Coogler, in compagnia del co-sceneggiatore del cinecomic Marvel Joe Robert Cole, è tornato a parlare con il New York Times dei piani originali per Black Panther: Wakanda Forever, quelli che, per intendersi, precedevano la scoperta della malattia di Chadwick Boseman e la sua tragica scomparsa.
Attenzione, possibili spoiler per chi non ha ancora visto Black Panther: Wakanda Forever.
"T'Challa era un padre costretto per cinque anni [causa Thanos] a stare lontano dal proprio figlio" spiegano i due, come riporta The Wrap, facendo riferimento al bambino visto anche nella scena post-credit del film uscito nelle sale "Capite che quel bambino non sapeva che Black Panther fosse suo padre. Non lo aveva mai incontrato, e Nakia (Lupita Nyong'o) si era risposata con un haitiano_".
"A quel punto, saremmo tornati alla realtà, alla notte in cui tutti fanno ritorno dopo il Blip. Lì vedevamo T'Challa incontrare il bambino per la prima volta" proseguono i due, aggiungendo che in seguito, dopo un time-skip di tre anni, durante un'uscita padre-figlio per il compleanno del ragazzino, una minaccia mondiale avrebbe attirato l'attenzione dell'eroe "_T'Challa sarebbe dovuto andare a salvare il mondo con il figlio dietro. Questo era il film".
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Nella pellicola come era stata concepita, riporta ancora The Wrap, Namor (Tenoch Huerta) era sì l'antagonista, ma il conflitto avrebbe coinvolto in maniera più diretta anche l'America, e non solo Talokan e il Wakanda, e la direttrice della CIA interpretata da Julia Louis-Dreyfus avrebbe avuto un ruolo ancora più prominente.
A tal proposito, Cole spiega come, contrariamente a quanto ipotizzato da molti, la Contessa Valentina Allegra De La Fontaine non è stata inserita nel film su richiesta degli studios o altri, ma è sempre stata parte della storia.
"Non mi è mai stato chiesto di incorporare nella pellicola qualcosa che non fosse organica alla storia. La dinamica che vedeva gli Stati Uniti e i poteri occidentali come degli istigatori è sempre esistita".
E ribadisce Coogler "Nessuno è stato infilato a forza nel film, o perché richiesto da qualcun altro".