Beetlejuice, ci sarà un terzo capitolo? Tim Burton: "Se ci mettiamo lo stesso tempo, avrò 100 anni"

Il regista ha scherzato sull'enorme intervallo di tempo tra il primo film e il sequel mostrato a Venezia

Tim Burton sul set di Beetlejuice Beetlejuice

Tim Burton non dirà evocherà Beetlejuice per una terza volta. 36 anni dopo che una coppia appena deceduta aveva evocato il "bio-esorcista" Betelgeuse (Michael Keaton) nell'originale del 1988, Burton ha riportato in vita lo spiritello porcello una seconda volta in Beetlejuice Beetlejuice.

Il sequel - che vede tra i protagonisti anche Winona Ryder e Catherine O'Hara, che riprendono i loro ruoli dal primo film insieme a Jenna Ortega, Monica Bellucci, Justin Theroux e Willem Dafoe - è stato proiettato ieri fuori concorso all'81ª Mostra del Cinema di Venezia, dove Burton ha scongiurato la possibilità di tornare a realizzare un eventuale Beetlejuice 3.

"Facciamo due conti. Ci sono voluti 35 anni per fare questo", ha risposto Burton, in riferimento al sequel, quando gli è stato chiesto di un Beetlejuice 3 durante la conferenza stampa di Venezia. "Se dovessi farne un altro con le stesse tempistiche, avrei più di 100 anni. Potrebbe essere possibile grazie alla moderna scienza medica. Ma non credo proprio". Su queste pagine trovate la nostra recensione di Beetlejuice Beetlejuice, direttamente dalla Mostra di Venezia.

Beetlejuice - Spiritello porcello del 1988, che vedeva i Maitland appena morti di Alec Baldwin e Geena Davis arruolare lo squallido spirito di Keaton per perseguitare la famiglia Deetz dalla loro casa, ha incassato quasi 75 milioni di dollari al botteghino - circa cinque volte il suo budget. Il suo successo non solo ha generato un musical teatrale di successo e una serie animata che è andata avanti per quattro stagioni, ma ha fatto sì che Burton ottenesse il suo epocale lavoro successivo da regista: Batman, il film campione d'incassi dell'estate 1989.

Beetlejuice Beetlejuice, Tim Burton: "Mi identificavo con Lydia allora e mi ci identifico adesso"

"Per quanto lo ami, non ho mai capito perché sia stato un successo", ha detto Burton del primo Beetlejuice. "Non sono mai riuscito a collocare il film come qualcosa di non personale per me. Quindi, dopo tutti questi anni, poter lavorare di nuovo con Michael, Winona e Catherine l'ha reso più personale e speciale, insieme a Jenna, Monica, Justin e Willem, persone nuove che si sono calate nello spirito del film".

Questo ritorno alla regia di Burton lo ha rinvigorito dopo aver pensato al ritiro in seguito a Dumbo, progetto che lo aveva demoralizzato parecchio, stando a quanto dichiarato in una recente intervista. Il regista si è convinto a tornare nel mondo di Beetlejuice dopo il successo di Mercoledì su Netflix, di cui aveva diretto quattro episodi.