Batgirl: il punteggio delle proiezioni test era quasi uguale a quello di Shazam! 2 e Black Adam

Dopo la cancellazione di Batgirl emergono nuovi retroscena legati al film cancellato dalla Warner, come il punteggio ottenuto alle proiezioni usate come test.

La cancellazione di Batgirl è stata accolta con stupore e non poche critiche, considerando che il progetto era già in fase di post-produzione e ora sono emerse le indiscrezioni riguardanti l'accoglienza che il film aveva ricevuto agli screen test.
The Hollywood Reporter ha infatti svelato che il progetto aveva lo stesso punteggio di Shazam! 2 e, secondo alcune indiscrezioni, di Black Adam.

Le notizie riportate online dichiarano che l'interesse per Batgirl era piuttosto alto, considerando inoltre che aveva la prima protagonista di origine latinoamericana in un film del DC Extended Universe. Le proiezioni del progetto con star Leslie Grace usate come test, tuttavia, avevano di poco superato un punteggio intorno a quota 60. L'unico test era stato effettuato con degli effetti speciali e una colonna sonora ancora provvisori.
Leslie Grace, star di In The Heights, aveva ottenuto il ruolo di Barbara Gordon e alla regia c'erano Adil El Arbi e Bilall Fallah. Tra gli interpreti erano stati inoltre coinvolti Michael Keaton, Brendan Fraser e J.K. Simmons.

L'accoglienza riservata dai primi spettatori era quindi stata piuttosto tiepida , tuttavia lo stesso punteggio era stato raggiunto al suo primo test da Shazam! Furia degli Dei.
Il sequel del film con star Zachary Levi, tuttavia, è risultato più spettacolare ed è stato considerato perfetto per il grande schermo, mentre lo studio ha deciso di non investire ulteriormente in Batgirl.

Lo stesso punteggio, inoltre, sarebbe stato raggiunto dalla prima versione di Black Adam, almeno secondo quanto riportato dai giornalisti Erik Davis e Umberto Gonzalez.

David Zaslav, amministratore delegato di Warner Bros Academy, ha già spiegato che l'obiettivo per i progetti tratti dai fumetti della DC è avere film che sfruttino nel migliore dei modi la distribuzione sul grande schermo, non puntando quindi a progetti che possono essere distribuiti sulle piattaforme di streaming, non essendo un investimento utile all'azienda.