Avengers: Infinity War, dovevano esserci anche Adam Warlock e un "fottuto serpente volante"

Gli sceneggiatori del cinecomic hanno rivelato molti dettagli riguardanti le fasi di ideazione del film diretto dai fratelli Russo.

Avengers: Infinity War - Un'immagine dal trailer
Avengers: Infinity War - Un'immagine dal trailer

Gli sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno parlato del lavoro compiuto su Avengers: Infinity War, rivelando che la Marvel ha concesso carta bianca per il progetto a patto che ci fosse Thanos e si portasse in scena chiunque fosse disponibile nel Marvel Cinematic Universe.

Leggi anche: L'invasione dei supereroi: Guida ai cinecomics di prossima uscita

Markus ha quindi svelato che erano stati considerati molti personaggi dei fumetti che non avevano ancora debuttato sugli schermi per un'eventuale introduzione nel lungometraggio diretto dai fratelli Russo. Tra le ipotesi c'erano alcune presenze nella storia Infinity Gauntlet e Markus ha sottolineato: "Non abbiamo introdotto Adam Warlock perché in pratica dovresti realizzare un intero film per introdurlo. Non può semplicemente entrare in scena camminando. C'è stato quindi questo breve momento in cui abbiamo pensato 'Eehhh...'. Poi abbiamo pensato che c'erano già così tanti personaggi! E poi ne avevamo altri che non potevamo usare come ad esempio Silver Surfer che sarebbe stato utile, ma per ora non possiamo toccare".

Tra gli elementi presenti nelle prime bozze dello script che poi sono stati eliminati, Markus ha rivelato: "C'era un fottuto serpente gigante. Semplicemente immenso!". McFeely ha confermato ridendo, senza rivelare il contesto in cui doveva apparire il rettile, che avevano realmente pensato di utilizzare un serpente, idea che aveva fatto impazzire tutti.

Leggi anche: Dieci film incredibilmente fuori budget e ad un passo dal fallimento

I due sceneggiatori hanno poi sottolineato di amare il risultato della scelta di affiancare i Guardiani della Galassia a Thor, oltre ad apprezzare il feeling esistente tra Elizabeth Olsen e Paul Bettany, in particolare perché quelle sequenze sono state realizzate senza dover utilizzare lo schermo verde necessario agli effetti speciali.

Avengers: Infinity War, una foto dal set con Benedict Cumberbatch, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo e Benedict Wong
Avengers: Infinity War, una foto dal set con Benedict Cumberbatch, Robert Downey Jr., Mark Ruffalo e Benedict Wong

Markus e McFeely hanno quindi ricordato che in azione ci sono circa 23 personaggi importanti e che per affrontare la situazione hanno dovuto ricordarsi di avere a disposizione due film, permettendo così a chi ha poco spazio in Infinity War di essere maggiormente protagonista nel prossimo capitolo.
A rendere complicata la vita dei due autori è stato poi un personaggio come Captain America: "Quando è in un film collettivo è più complicato da gestire perché pensi 'Oh, non sta reagendo. Perché non sta reagendo?'. Perché è il fottuto Captain America. Non reagisce, Ti prende a pugni. Quindi è stato un po' difficile gestirlo in un modo che non mi aspettavo. Ho pensato che sarebbe stato il personaggio più facile perché avevamo pensato 'Ah, lo conosciamo'".

L'ideazione di Infinity War e del quarto film dedicato agli Avengers sono stati delineati insieme e poi sono stati scritti in successione, presentandoli quasi in contemporanea alla Marvel. Gli sceneggiatori hanno anche collaborato con i colleghi al lavoro su Ant-Man and the Wasp e Captain Marvel per creare un legame tra i vari progetti.
Per mantenere la segretezza sul progetto, inoltre, sono state ideate delle parti "false" degli script, sostituendo ad esempio le Gemme dell'Infinito con lattine di Coca Cola, causando alle volte dei problemi perché alcuni membri della troupe portavano oggetti di scena totalmente non necessari o preparavano il set per sequenze che non dovevano essere girate.

Markus e McFeely hanno infine spiegato che alle volte la Marvel avvisa che qualche attore potrebbe non essere disponibile, aggiungendo però di scrivere lo stesso le scene di cui è protagonista perché cercheranno un modo per coinvolgerlo. Markus ha inoltre svelato che la sequenza dello scontro su un treno in corsa presente in Captain America: il primo vendicatore all'inizio veniva considerata troppo costosa, chiedendo di sostituirla con un furgone, per poi considerare la seconda versione in modo negativo e ritornare quindi all'idea iniziale. McFeely ha scherzato: "Scriviamo costantemente delle scene terribili pur di ottenere le sequenze che vogliamo!".