American Sniper: Michael Moore e Seth Rogen sparano a zero sul film

Il film di Clint Eastwood continua a far discutere, subito dopo i tweet di Michael Moore, arrivano quelli di Seth Rogen, che paragona la pellicola al terzo atto di 'Bastardi senza gloria': un film di propaganda nazista.

Candidato a sei premi Oscar, un successo incredibile al boxoffice, ma anche tante polemiche (soprattutto sui social) per l'ultimo film di Clint Eastwood che continua a far discutere sia per i temi affrontati sia per il personaggio al centro della pellicola. American Sniper racconta la storia di Chris Kyle, un cecchino dell'esercito americano dalla fama leggendaria, tanto che i nemici lo avevano soprannominato "il diavolo". Una figura controversa, quella del NAVY Seal che prestò servizio in Iraq per quattro volte e morì in Texas, ucciso da un suo commilitone psicologicamente segnato dalla guerra, la cui vicenda - sia pur rivisitata per il cinema - ha diviso gli spettatori e la critica.

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Come è facile immaginare, uno di quelli che si è scagliato apertamente contro il film di Eastwood è Michael Moore, che senza troppi giri di parole, via Twitter ha detto che "I cecchini non sono eroi. Ci hanno insegnato che sono vigliacchi" aggiungendo che suo zio fu ucciso durante la Seconda Guerra Mondiale da un cecchino. Un'affermazione che ha suscitato una discussione molto accesa, sulla quale il documentarista ha gettato benzina nel momento in cui ha sottolineato l'ipocrisia di un paese che stava celebrando la memoria di Martin Luther King, un uomo ucciso da un cecchino.

Seth Rogen in una scena di 50/50
Seth Rogen in una scena di 50/50

Al coro dei detrattori del film si è aggiunto Seth Rogen, con un commento forse meno "emotivo", ma ugualmente ficcante: a lui American Sniper ha ricordato "il film che si vede nel terzo atto di Bastardi senza gloria", un finto film di propaganda nazista intitolato Orgoglio della Nazione incentrato su un cecchino tedesco che ha ucciso centinaia di soldati, interpretato da Daniel Brühl. Anche in questa occasione le polemiche non sono mancate, e l'attore ha provato a giustificarsi dicendo che a lui il film di Eastwood è piaciuto, ma gli ha ricordato quella scena del film di Tarantino. "C'è una bella differenza tra fare un paragone e dire una cosa ne ricorda un'altra. Le mele mi ricordano le arance, ma non posso metterle a paragone" - ma intanto la mela della discordia l'aveva già lanciata, e molti non l'hanno mandata giù facilmente.