The New Pope, la serie di Paolo Sorrentino trasmessa da Sky Atlantic, si è appena conclusa con un intenso e commovente finale di stagione (come potete leggere nella nostra recensione dell'episodio 1x09). E Paolo Sorrentino ha firmato un'altra opera destinata a rimanere. La sua storia dei due Papi, Sir John Brannox (John Malkovich) e Lenny Belardo (Jude Law), così insolita, vibrante, attuale probabilmente resterà a lungo negli occhi e nei cuori di chi l'ha vista. Dopo avervi raccontato settimana per settimana i vari episodi della serie, e ad aver provato a ragionare sul significato del finale di stagione, ci è venuta voglia di soffermarci un po' di più sui personaggi che hanno dato vita a questa storia. Ve li presentiamo in una carrellata, in una classifica che in fondo non lo è. È più un percorso, un viaggio che va dai personaggi principali, sfaccettati e tridimensionali, a personaggi curiosi, appena abbozzati ma in grado di cogliere la nostra attenzione, fino alle due star che mettono in scena sé stesse in un cortocircuito tra finzione e realtà.
1. Lenny Belardo (Jude Law)
È il protagonista assoluto della serie, quello che, in linea con la sua santità - o presunta tale - illumina The New Pope ogni volta che appare in scena. Ed è quello che, una volta riapparso definitivamente, fa svoltare una serie già molto emozionante. Jude Law riesce a dare un corpo (come Sorrentino, nelle sequenze in costume da bagno, sottolinea) e un volto, pieno di intensità e intelligenza, al personaggio di un Papa che, per sua natura, è considerato puramente spirituale. Lenny Belardo, alias Pio XIII, nel passaggio da The Young Pope a The New Pope, ha un'evoluzione importante: da Papa che sceglieva di non apparire, come i Daft Punk e Salinger, a Papa che sceglie di apparire, di esserci, di metterci la faccia, di donare il suo corpo alla folla. Ma il personaggio ha un'evoluzione anche nell'economia della nuova stagione, nella quale sembra prima rifiutare e poi accettare la sua aura di santità. Da antologia il suo occhiolino mentre guarda in macchina durante la sigla, ripreso da quella della prima stagione, i suoi "make him a man" dell'episodio 7, quando si rivolge a Dio, e il commovente monologo alla fine dell'episodio 9. Da guardare in lingua originale, per apprezzarne il lavoro sulla voce, oltre che quello sulla mimica facciale.
2. John Brannox (John Malkovich)
Il Papa di John Malkovich è il Papa nuovo, quel The New Pope che dà il titolo alla serie. Ma finisce, per le scelte di sceneggiatura di Sorrentino e per la natura del personaggio, che (come ci ha svelato Sorrentino in questa intervista) è stato modellato proprio su Malkovich, per diventare quasi un personaggio secondario quando rientra in scena Lenny Belardo. John Brannox, alias Giovanni Paolo III, è un personaggio gentile, colto, nobile, dai modi suadenti. È un carattere con una backstory complessa, dolorosa, costruita molto bene, in modo da farci entrare nel personaggio. Un personaggio fragile, non all'altezza, o che almeno non si sente tale. È il personaggio che ci ricorda il diritto alla fragilità in un mondo, come quello di oggi, in cui non sembra ammesso. È il personaggio che porta alla luce il diritto all'amore e a una sessualità sana dei preti. A questo proposito, da antologia la scena in cui confessa il cardinal Gutierrez per un atto sessuale e sembra immaginarne uno, mentre Sofia, in montaggio alternato, si appresa a farlo. Ma sono da antologia anche il suo discorso dopo un attentato a Lourdes, fatto di una serie di "no", e il suo Angelus nell'ultima puntata, centrato sulla diversità: anche questo da guardare in lingua originale.
3. Sofia Dubois (Cecile De France)
Se abbiamo sposato da subito la profonda umanità di John Brannox è probabilmente perché abbiamo da subito condiviso il suo desiderio per Sofia Dubois (Cécile De France). Un personaggio che in The Young Pope era solamente di contorno (è la responsabile della comunicazione del Vaticano). Impeccabile in tailleur, irresistibile nuda, in The New Pope Sofia Dubois ha messo a nudo il suo corpo, ma anche la sua anima, scoprendo i suoi desideri, i suoi dubbi, la sua umanità. Solare, luminosa, intelligente, il personaggio di Cecile De France è il simbolo del grande spazio al femminile che Sorrentino ha creato in The New Pope, ed è uno dei motori della storia. Da antologia la scena di autoerotismo, ma anche lo scambio di confidenze e l'immediata complicità con John Brannox nell'episodio 2, e la scena - tra realtà immaginazione - durante la confessione di Gutierrez al Papa John Brannox. Sta accadendo davvero, o è tutto nell'immaginazione dei Brannox?
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4. Il cardinal Voiello (Silvio Orlando)
Il cardinal Voiello di Silvio Orlando è la Ragion di Stato, è la politica del Vaticano. Voiello è l'Andreotti del Vaticano, un personaggio machiavellico. In politica siamo abituati a vedere tutto esplicitato, nella Chiesa la politica resta chiusa dentro le mura del Vaticano. Il pregio del cardinal Voiello è quello di provare a svelare, a farci immaginare gli intrighi del palazzo. È uno dei personaggi più importanti della carriera di Silvio Orlando e lo porta in luoghi finora sconosciuti, dimostrandoci che d'ora in poi potrebbe fare qualsiasi cosa. Paolo Sorrentino lo aiuta scrivendo un personaggio estremamente sfaccettato, che ama il calcio e il suo Napoli, e si dedica con amore a Girolamo, un ragazzo disabile. La scena da antologia che scegliamo è proprio questa, l'elogio funebre per Girolamo nell'episodio finale della serie.
5. Ester (Ludivine Sagnier)
Abbiamo conosciuto Ludivine Sagnier, sfrontata e sensuale in bikini, in Swimming Pool, il film del 2003 di Francois Ozon. La ritroviamo in bikini nell'incipit del monumentale episodio 7 di The New Pope, quello in cui Lenny Belardo, in un'immagine onirica, sorge dalle acque e le chiede una sigaretta. Sono passati diciassette anni da Swimming Pool e Ludivine Sagnier è ancora molto bella. La sua Ester è l'altro grande personaggio femminile di The New Pope, quello più sfortunato, senza pace, senza un posto nel mondo. Se Sofia è sicura di sé, ha una posizione, ha tutto, Ester non ha nulla, né un marito, né un lavoro né una casa. Ha solo Pio, un figlio, che è anche - secondo lei - un miracolo del "Papa giovane" e per questo si chiama come lui. Paolo Sorrentino la disegna in modo diverso rispetto a Sofia. Se dal corpo di Ester traspare la sua sensualità, dal viso appare una bellezza sfiorita, sfinita, sfiduciata dalla vita. È un personaggio che, fino alla fine, ci sembra vagare irrisolto, eppure, lo capiremo, è proprio la sua irrisolutezza la chiave. Quella che la porterà a prendere la strada che prende. La sorpresa del finale di stagione è legata proprio a lei. E il suo personaggio ha anche il pregio di sollevare il problema del diritto alla sessualità dei disabili.
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6. Ewa (Yuliya Snigir)
Nella galleria delle donne di The New Pope entra anche questo colpo di fulmine. Yuliya Snigir appare solamente nel più volte citato episodio 7 (anche se la ritroveremo, in un flash, alla fine dell'episodio 9, e ne saremo felicissimi). Ewa è la moglie del medico che cura Pio XIII e vive con lui e il figlio gravemente malato in una grande casa a Venezia. Quando il marito ospita Pio XIII, appena risvegliato dal coma, in casa propria, lo riceve in vestaglia. Ma Lenny Belardo fa notare che una donna come lei dovrebbe stare in abito da sera. Ewa è una Madonna addolorata, una donna bellissima e piena di vita che ha smesso di vivere dopo la nascita e la malattia del figlio. Lenny Belardo la prende a cuore. Forse non riuscirà nel miracolo di guarire il bambino, ma riuscirà in quello di ridare una vita, e una fiducia, a Ewa e al marito. Non conoscevamo Yuliya Snigir prima di The New Pope, anche se l'attrice russa è nello show business da un po'. Al suo attivo ha un ruolo in Die Hard - Un buon giorno per morire e molti film nel suo paese. Il suo volto austero e sensuale allo stesso tempo, i suoi profondi occhi blu ci regalano un'immagine da incorniciare, proprio come quella di una Madonna fissata in un'icona. C'è lei nell'iconica immagine di una delle scene più belle dell'intera serie: quella scena in cui riprende la Pietà di Michelangelo, tenendo a sé il figlio per fargli il bagno.
7. Il cardinal Assente (Maurizio Lombardi)
Se gli "intrighi di corte" del Vaticano sono appannaggio del cardinal Voiello, un altro importante tassello del racconto è il Cardinal Assente, ambiguo personaggio al centro delle vicende politiche di The New Pope. È un personaggio viscido, lascivo. È colui che prova a prendere il posto di Voiello come Segretario di Stato, ma ne ha solo l'ambizione, non certo la statura politica. È colui che, nell'episodio 2, bullizza il cardinal Gutierrez conoscendo le sue pulsioni omosessuali. È, soprattutto, un altro personaggio memorabile disegnato da un attore davvero notevole come Maurizio Lombardi, versatile, pungente, a tratti geniale. Non a caso è stato protagonista di un'altra grande serie italiana, 1994, dove è il protagonista dell'episodio 5, il migliore, che racconta da morto come in Viale del tramonto.
8. Il cardinal Gutierrez (Javier Camara)
È uno dei personaggi più sensibili della storia, e sta benissimo accanto al Papa fragile di John Malkovich. Il cardinal Gutierrez è Javier Cámara, il confessore dei cardinali che hanno bisogno di confessione. È dolce, è comprensivo, è umano, è omosessuale. E ha bisogno d'amore. Una delle scene più belle della serie è la famosa confessione davanti a Papa Brannox di cui abbiamo parlato qui sopra. Ma è degna di nota anche la sua commozione davanti all'ultimo Angelus di Brannox. Mentre scorrono i titoli di coda, lo vediamo nudo, e forse finalmente sereno, mentre beve un bicchiere d'acqua. E immaginiamo che abbia, finalmente, trovato una sua soddisfazione.
9. Bauer ed Essence
Accanto ai personaggi principali il mondo di The New Pope è costellato di personaggi strani e insoliti. Siamo in un'opera di Sorrentino e non potrebbe essere altrimenti. Ne abbiamo scelti due. Bauer (Mark Ivanir) è un uomo che sa tutto di tutti, prima di tutti, e passa le sue giornate a mangiare vongole in un ristorante in attesa di notizie. Scopriremo che è un agente dell'Intelligence americana, e che ama, ricambiato, una bellissima escort olandese. Un personaggio che passa velocemente, in un paio di puntate, è David Essence (J. David Hinze): aria lugubre, volto spaventoso, benda nera sugli occhi, Essence è un personaggio che sembra uscito da un film di David Lynch. E la sua funzione è esattamente quella per cui sembra fatto: mettere paura alle persone.
10. Marilyn Manson e Sharon Stone
In quel cortocircuito tra realtà e finzione che è The New Pope, non vanno dimenticati due personaggi che entrano in scena facendo se stessi, due divertissement di Paolo Sorrentino. Marilyn Manson è uno degli idoli di John Brannox: ne parla con Sofia prima ancora di diventare Papa, sperando che, una volta assurto a quel rango, potrà incontrarlo. Puntualmente la cosa avviene, ma Manson pensa che lui sia ancora il Papa precedente. Sharon Stone, nell'episodio 5, fa se tessa: arriva al Vaticano per perorare la causa dei matrimoni fra gay. E il gioco metacinematografico che si instaura è meraviglioso. "Le sarei grata se non accavallasse le gambe" le dice John Brannox, citando Basic Instinct. La Stone, che si toglie le scarpe per regalarle al Santo Padre, sta al gioco divertita, e mostra imbarazzo perché non può accavallare le gambe. Ma, nel momento in cui non può esimersi dal cambiare posizione, Brannox e tutti gli altri prelati presenti devono girare il volto dall'altra parte. Geniale. È anche da questi particolari che si vede un grande regista.