The Boys 3: Soldier Boy è l’incarnazione di un’America violenta e decadente

Soldier Boy, il personaggio di The Boys 3 interpretato da Jensen Ackles, è il ritratto malvagio e meschino dei vecchi Stati Uniti.

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The Boys: un'immagine promozionale della prima stagione

The Boys, fin dalla prima stagione, ha cercato sempre di tratteggiare una linea di demarcazione con il fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, visto come un modello da reinterpretare e non da seguire alla lettera. L'elemento che più differisce dalla versione cartacea, al di là di piccoli dettagli sparsi qua e là, è il profondo valore che viene attribuito alla riflessione e alla critica, con al centro il mondo occidentale messo più volte in discussione. Il pubblico può mettere da parte finalmente le edulcorazioni e le normalizzazioni di molte serie tv del piccolo schermo e lasciarsi trasportare da una narrazione matura e intensa, accompagnata da un linguaggio visivo impressionante ed esplosivo. Le tante figure che popolano gli episodi, sia persone comuni dal passato burrascoso sia Super difficili da gestire, sono dei punti nevralgici della storia. E Soldier Boy, la new entry della terza stagione, riesce ad essere la massima espressione dello spirito critico e cinico dell'opera Amazon.
Questa nostra riflessione contiene degli spoiler sugli episodi già disponibili di The Boys 3.

Una nuova minaccia da sconfiggere

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The Boys: Jensen Ackles con indosso il costume di Soldier Boy

Il nuovo personaggio, in italiano noto come Soldatino, ha il volto di Jensen Ackles, una vecchia conoscenza del creatore di The Boys, Eric Kripke, che lo ha fortemente voluto dopo la sua militanza in Supernatural, dove ha incarnato il ruolo di Dean Winchester. Questo terrificante Super è in parte ispirato a due Soldier Boy che appaiono nei fumetti, uno che ha combattuto nella seconda guerra mondiale - e che per la sua arroganza ha fatto uccidere tutta la sua squadra - e l'altro che, invece, milita nei Payback nel presente e che fondamentalmente è la versione parodistica di Captain America (contrariamente al suo alter ego degli anni '40, che invece è la versione maligna e sadica di Steve Rogers). Probabilmente la scelta degli sceneggiatori di portare avanti solo la personalità crudele (con qualche rimando anche alla forma ridicola) è dettata dal fatto che c'era bisogno di una nuova minaccia da sconfiggere e di un contraltare di Patriota (Antony Starr).

The Boys, Patriota: il volto oscuro dell'America

Un'arma contro Patriota?

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The Boys 3: Antony Starr nei panni di Patriota

Dato per morto nei primi episodi della terza stagione di The Boys, nel corso delle puntate si scopre che in realtà l'eroe dall'imponente scudo è tenuto prigioniero dai russi che lo hanno sottoposto a una moltitudine di esperimenti per sfruttarlo come arma di distruzione di massa. Fermo restando che tutto questo aspetto è preso a piene mani dal complicato passato di Captain America nei fumetti Marvel, lo scopo della scrittura era quella di giocare su due diversi livelli antitetici: presentarlo come un avversario temibile per i nostri protagonisti ma anche come possibile alleato temporaneo per sconfiggere una volta per tutte Patriota. Tra questi estremi, che sono più riconducibili alla funzionalità della trama, prendono piede anche degli elementi caratteriali del personaggio che rafforzano la direzione critica e riflessiva della serie. Soldier Boy è infatti il ritratto di un'America violenta e decadente, l'esatto opposto del nuovo ordine statunitense che invece calza a pennello con la rappresentazione di Homelander.

Perché The Boys e Invincible si assomigliano

Il fantasma americano

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The Boys 3: Jensen Ackles in una scena della serie

Soldatino è un Super del passato, un vecchio relitto, un sopravvissuto che non riesce ad integrarsi nella società americana dei nostri giorni. Non è un caso che si faccia continuamente riferimento a vecchi conflitti statunitensi o si evochi la potenza bellica dello Stato a stelle e strisce in sua presenza: il personaggio sembra la reincarnazione della vecchia America, espansionista, tronfia dei propri successi, ma anche contraddittoria nelle prese di posizione politiche. Un fantasma guerrafondaio e meschino, che non ha problemi a definire Bill Crosby un vero eroe statunitense, che sorseggia whisky e che paventa più di una volta le sue amicizie di comodo e i suoi rapporti con lo star system. Il supereroe racchiude dentro di sé tutti i peggiori difetti di un paese che, sotto l'apparenza di una gloriosa e scintillante democrazia, nasconde degli inquietanti e terrificanti scheletri in un armadio senza fondo.

Non solo difetti, ma anche fragilità

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The Boys 3: Jensen Ackles anticipa il look di Soldier Boy

Detto questo, la caratterizzazione di Soldier Boy non è volta a demolire solamente, ma anche a ricostruire un territorio ferito e, in maniera più universale se vogliamo, a ripartire da zero con la società occidentale. Per ricominciare da capo, però, è necessario in primis riconoscere le proprie fragilità, cosa che il supereroe non fa, nonostante i suoi errori siano la conseguenza di un elemento in particolare: l'eroe americano soffre di un disturbo post-traumatico da stress che non gli dà tregua e che non migliora con il suo continuo abuso di alcool, marijuana e pasticche. Un ritratto ben delineato che ci fa venire in mente, a primo impatto, i veterani di guerra, tormentati da vecchi demoni che difficilmente riescono ad accettare il cambiamento, perché emotivamente e mentalmente legati al passato. Così appare anche il personaggio di The Boys e nessuno sembra dargli un valido aiuto, perché la sua cattiveria, che più volte sfocia nella violenza più animalesca e bestiale, maschera i suoi problemi interiori.

The Boys 3 e l'importanza di Herogasm

Le colpe dei padri ricadono sui figli

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The Boys: Homelander e Soldier Boy

In conclusione, un altro insegnamento che passa attraverso l'analisi di Soldier Boy (che possiamo trarre dall'episodio 7 di The Boys) è che le colpe dei padri ricadono sui figli. Nelle ultime battute della puntata, scopriamo infatti che Homelander è figlio di Soldatino, in quanto quest'ultimo ha fornito involontariamente il materiale genetico a Vogelbaum per creare, con la scienza, proprio Patriota. Tale aspetto, se ci pensate bene, è perfettamente integrato con la costruzione dei due personaggi: Soldier Boy è la versione primigenia del biondo supereroe con il quale condivide spavalderia, disumanità ed ego smisurato. Ma una profonda differenza li separa: anche se entrambi condividono lo stesso DNA, sono figli di tempi dissimili, di due Americhe opposte, che però sono la faccia della stessa medaglia. Il modo forse più poetico per vedere fallire il sogno americano definitivamente nella serie sarebbe una loro sconfitta reciproca. Ma poi quale potrebbe essere il bersaglio delle critiche dello show?

The Boys 3, recensione del settimo episodio: padri e figli