The Boys 3, recensione del settimo episodio: padri e figli

La recensione del settimo episodio della terza stagione di The Boys (3x07), che pone le basi per un finale a dir poco drammatico.

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The Boys 3: il disclaimer del sesto episodio

Dopo le emozioni forti dell'Eroegasmo della scorsa settimana, il livello rimane alto per il penultimo capitolo della terza stagione, come potete leggere in questa recensione di The Boys 3x07. Un penultimo tassello di questo terzo puzzle costruito da Eric Kripke, che arriva un po' dal nulla per tutti (nel senso che Prime Video aveva fornito in anteprima ai giornalisti solo sei degli otto episodi, preservando la sorpresa di quello che sarebbe accaduto dopo la visita all'orgia dei Super). E, come da tradizione, arriva per rimescolare un'ultima volta le carte in tavola in vista di un finale di stagione altamente drammatico, che rischia di cambiare per sempre le vite dei personaggi che stiamo seguendo da quasi tre anni. Il tutto con la consueta dose di suspense legata alla decisione di non far più uscire le avventure dei Boys in un unico blocco.

Scontri mentali

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The Boys 3: Jensen Ackles in una scena della serie

Negli episodi precedenti di The Boys abbiamo assistito all'accordo tra Soldier Boy e Butcher: il primo accetta di uccidere il Patriota, a patto che il secondo lo aiuti a rintracciare i suoi ex-compagni di squadra, rei di averlo abbandonato al momento della sua presunta morte qualche decennio fa. Mancano all'appello Black Noir, che è impossibile da trovare perché ha rimosso il chip di tracciamento che aveva in corpo, e Mindstorm, che vive da solo in mezzo ai boschi e usa i suoi poteri mentali per allontanare chi dovesse avvicinarsi troppo. E proprio le sue capacità sembrano neutralizzare Butcher, il quale si ritrova temporaneamente in coma e a rivivere i traumi infantili insieme al ricordo di suo fratello. Per quanto riguarda Vought, la diretta Instagram di Starlight che denunciava le malefatte dell'azienda e dei Sette (Homelander in particolare) è stata bollata come fake news, e il rapporto tra lei e la multinazionale si complica ulteriormente quando scopre un dettaglio inquietante sugli effetti collaterali del V provvisorio che stanno usando i Boys...

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Genitori irresponsabili

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The Boys 3: un'immagine della terza stagione

Sui social c'è chi ha scritto che Eric Kripke continua a riciclare, con toni sempre più dark, il rapporto non proprio roseo tra John Winchester e i suoi due figli in Supernatural, e c'è effettivamente sempre stata una parentela tematica tra le due serie curate dallo showrunner in tal senso. Nel caso specifico dell'adattamento del fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, sapevamo già dei trascorsi non felici della famiglia Butcher tramite la seconda stagione, dove appariva il padre del vigilante, e John Noble rifà brevemente capolino in questa sede in modalità onirica, all'interno di un flashback da incubo che approfondisce le sofferenze in modo schietto e spietato, come accade anche per Black Noir che invece è stato maltrattato dalla "famiglia" che è la Vought, al punto da doversi nascondere e conversare mentalmente con allucinazioni animate. Queste a loro volta approfondiscono il passato di lui, che è più interessante nello show che nei fumetti (dove la sua vera identità - un clone mentalmente instabile di Homelander creato per tenere in riga l'originale in caso di emergenza - è tra i colpi di scena dei volumi finali) e a questo giro si ricollega parzialmente alla recente scelta di approfondire l'universo della serie con brevi racconti animati (The Boys Presents: Diabolical).

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The Boys 11
The Boys: una scena della serie con Karl Urban e Jack Quaid

La paternità è sempre stato un elemento importante, anche nel caso del rapporto fra Butcher e Hughie, e queste diverse storyline stanno portando a un unico, grande, disperato finale, almeno a giudicare da dove vanno a parare gli ultimi minuti dell'episodio. Un finale che in teoria non scombussolerà troppo il tutto, perché sappiamo già che c'è la quarta stagione in arrivo e quindi è logico immaginare che non ci sarà un numero eccessivo di cadaveri tra i personaggi principali, ma che ha tutte le carte in regola per essere quello più crudele finora, e ricordiamo che la seconda annata finiva con la morte della moglie di Butcher per mano del figlio (inavvertitamente). Perché come ha insegnato magistralmente il sesto episodio di questa stagione, l'importante non è quanto la serie si possa spingere in là con i contenuti eccessivi, ma quanto sia in grado di far del male ai protagonisti e allo spettatore, emotivamente. Il vero orgasmo è quello emotivo, e l'escalation si annuncia spettacolare.

Conclusioni

Chiudendo la recensione di The Boys 3x07, constatiamo come l'episodio mantenga le promesse di quello precedente in termini di progressione emotiva del racconto, raggiungendo vette struggenti.

Movieplayer.it
5.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • La componente introspettiva è fortissima.
  • Jensen Ackles continua a tenere testa ai veterani dello show.
  • Gli elementi introdotti in vista del finale sono molto promettenti.

Cosa non va

  • Qualcuno potrebbe trovare l'episodio sottotono in termini di action e momenti irriverenti.