The Beautiful Life: La CW ci porta nel mondo della moda

Arriva sugli schermi americani The Beautiful Life: TBL, la tanto attesa serie tv creata da Ashton Kutcher, che vede la partecipazione di numerose personalità dello star system, prima tra tutti la bella Mischa Barton. La moda e la città di New York tornano ancora una volta ad essere le protagoniste indiscusse, anche se il pilot non ha del tutto convinto il pubblico statunitense, che ha riservato alla serie un'accoglienza piuttosto fredda.

Da tempo si parlava del grande ritorno sul piccolo schermo di Mischa Barton e quale occasione migliore se non una nuova serie TV confezionata su misura secondo i nuovi gusti del drama che tanto piace ai poco più che teenager? L'idea è venuta all'eclettico Ashton Kutcher che non solo vanta un curriculum di modello, attore, produttore e musicista (oltre ad essere marito di Demi Moore) ma che sembra essere stato spinto a diventare anche autore dall'interesse verso nuovi prodotti d'intrattenimento. Da qui nasce The Beautiful Life: TBL, la nuova serie televisiva in onda sul network statunitense CW, già noto grazie a numerosi teen-drama di successo tra i quali 90210, One Tree Hill e Gossip Girl. Ashton, quindi, decide di mettere in piedi uno staff di abili sceneggiatori, tra cui Anna Fricke (Dawson's Creek, Privileged) e Mike Kelley (The O.C.), i quali hanno già una discreta esperienza con prodotti adatti ad un pubblico giovane, destinando la regia ad altrettanti esperti del settore, come Michael Lehmann (True Blood, Californication) e Norman Buckley (The O.C., Chuck).

Ciò che viene fuori è un prodotto con un alto potenziale: TBL parla di moda, di modelli, di agenti e, dunque, di tutto quello che gira intorno all'ambiente che più di tutti riesce ad emozionare, stupire, influenzare, affascinare. Le passerelle vengono accompagnate dall'immancabile New York City, scenario di altre serie di successo che con la moda e la città hanno molto a che fare; il tutto fa da sfondo alle vicende di un gruppo di modelli, ovviamente stupendi, impegnati a far carriera nello spietato fashion world.

Le scarpe di Jimmy Choo e gli abiti di Christian Lacroix, le immagini della splendida città, l'interessante colonna sonora che spazia dai pezzi estremamente teen come Time to pretend degli Mgmt ai grandi classici come Sweet home Alabama dei Lynyrd Skynyrd, non hanno comunque convinto il pubblico statunitense: seguita da soli 1.5 milioni di telespettatori, TBL è già stata giudicata come una serie destinata ad avere una breve durata.

La debolezza di questa prima puntata è riscontrabile infatti in alcune scelte a livello di sceneggiatura, che rendono la storia in alcuni punti piuttosto banale. Una cosa però è certa, TBL ha un grande potenziale che potrebbe essere sfruttato al meglio, considerando anche la presenza di importanti guest stars che, nel corso degli episodi, faranno al loro comparsa: la fashion director di Marie Claire e giudice del reality show Project Runway Nina Garcia, i designers Matthew Williamson ed Erin Fetherstone, oltre alle modelle Jessica Stam ed Irina Lazareanu.

Le prime scene del pilot sono subito d'impatto: è la settimana della moda a New York e gli stilisti sono impegnati a presentare al pubblico le loro nuove creazioni. Le modelle fanno a gara per emergere e tra tutte spicca Raina (Sara Paxton), una bellezza che ricorda molto le altissime e magrissime ragazze dell'est che siamo abituati a vedere nelle sfilate europee. Lei non è solo bellissima ma ha anche un cuore d'oro ed è simpatica, disponibile e altruista; il suo opposto è rappresentato invece dall'antipatica Sonja Stone (Mischa Burton), una top model di altri tempi che ha abbandonato da mesi le passerelle per disintossicarsi, questo almeno è ciò che si vocifera nell'ambiente. Tra le due si crea subito competizione: Raina viene scelta dallo stilista al posto di Sonja per indossare l'abito di chiusura, cioè quello più importante. Nel frattempo abbiamo modo di conoscere colui che sicuramente diventerà uno dei personaggi maschili di maggior interesse, Chris Andrews (Ben Hollingsworth), un bel contadinotto proveniente dall'Iowa ed in gita nella city con mamma, papà e sorellina al seguito; notato in un ristorante dall'agente di moda Simon Lockridge (Dusan Dukic), il ragazzo viene invitato ad un casting presso l'agenzia Covet Model.

Qui Chris conosce Raina grazie ad un banalissimo incontro-scontro, espediente che permette ai due di stringere subito amicizia.
C'è fermento in agenzia in quanto un acclamato fotografo deve scegliere il nuovo volto per Versace, ecco perché Sonja si presenta sicura di essere scelta; anche Raina e l'amica Marissa (Ashley Madekwe, già vista ne Diario di una squillo perbene) sono in lista per la prestigiosa opportunità, ma la nostra protagonista sembra essere più interessata alle avventure del nuovo amico Chris, il quale viene sottoposto ad un casting da parte dell'agente Claudia (Elle Macpherson, la modella e attrice australiana già vista recitare anni fa nella sitcom Friends) che gli chiede di spogliarsi davanti a tutto l'ufficio. I nostri protagonisti modelli, però, non finiscono qui, ci sono anche Cole (Nico Tortorella), l'indossatore-dj Isaac (Corbin Bleu, uno dei beniamini di High School Musical) ed Egan (Jordan Woolley), tutti piuttosto altezzosi ed impegnati a diventare famosi, non importa se per farlo devono scendere a compromessi vari.
A Chris, nonostante i pessimi risultati ottenuti durante il casting, viene data una chance e così si reca da un fotografo per fare il suo primo book, accompagnato da Raina; il ragazzo è timido ed impacciato ma l'amica lo aiuta e gli spiega come sentirsi a suo agio durante gli scatti. Dopodiché i due si spostano verso quella che, così ci viene detto, i modelli considerano la loro casa: il Model Coed Dormitory, un disordinatissimo palazzo suddiviso per piani (maschi da una parte e femmine dall'altra) che ospita tutti i volti emergenti e non della moda newyorkese.
Nonostante Chris non abbia ancora un contratto si divide dalla famiglia con un patetico addio che fa intravedere futuri scontri con il burbero padre, per trasferirsi quindi nell'appartamento e dare avvio alla sua nuova carriera. L'accoglienza da parte dei colleghi non è però delle più calorose, motivo per il quale è costretto ad alloggiare a casa dell'agente Simon, che dimostra invece una sospettosa simpatia nei suoi riguardi.
Al party di Claudia tutti i nodi vengono al pettine: Raina capisce che Sonja non è solo altezzosa ed antipatica ma è una ragazza triste e problematica con molti segreti tenuti nascosti (lo dimostra la foto nell'Iphone che la ritrae con un bimbo in braccio), così decide di aiutarla ricattando il fotografo di Versace e facendo in modo che la modella prescelta per la campagna sia proprio Sonja. Simon si dimostra invece fin troppo interessato a Chris, il quale non accetta le sue avances e lo prende letteralmente a pugni davanti al direttore creativo del magazine GQ, ma il gesto, anziché metterlo in cattiva luce, impressiona positivamente i suoi interlocutori. Isaac, dopo aver precedentemente respinto le proposte della wardrobe stylist Vivienne (Jaime Murray, la folle Lila di Dexter), si rende conto che per arrivare al successo e poter quindi diventare un importante dj, deve cedere alle lusinghe della donna. Egan, spacciatore abituale dei fashion party, viene incastrato da una poliziotta in borghese e quindi arrestato.
La lunga notte si conclude al Model Coed Dormitory, quando Raina incontra Chris e, dopo interminabili momenti di silenziosa complicità, lo accompagna nella sua stanza offrendogli un posto dove dormire.

I punti di forza di questa nuova serie sono molteplici: il contesto del fashion word, la possibilità di inserire guest stars legate a tale ambiente e che possono quindi dare il loro contributo per rendere il tutto più credibile, le situazioni da teen-drama che tanto appassionano il pubblico. Quello che però non va sono i dialoghi di un livello piuttosto basso e le scene che sfociano nel già visto e nel cliché, i rapporti tra alcuni personaggi, soprattutto le situazioni familiari banalizzate fino all'estremo (oltre a Chris anche Raina sembra avere un legame burrascoso con il padre) e le scene che avvicinano questa serie alle più classiche soap opera. Il potenziale dunque c'è, bisognerà aspettare un po' per vedere se gli autori saranno in grado di sfruttarlo al meglio. Noi un'occasione gliela vogliamo dare.