Che Amandla Stenberg avesse talento era evidente già da Noi siamo tutto, film del 2017 in cui interpreta una ragazza che non può uscire di casa a causa del proprio sistema immunitario inefficace. Grazie al doppio ruolo in The Acolyte: La seguace però dimostra di essere davvero brava. La sfida non era facile: l'attrice ha infatti un doppio ruolo, quello delle gemelle Osha e Mae. Separate da piccole, una è più incline al Lato Chiaro, l'altra al Lato Oscuro.
La nuova serie dell'universo di Star Wars, disponibile su Disney+ dal 5 giugno, pone una domanda coraggiosa: i Jedi sono davvero i buoni della storia? Ne vediamo tanti negli 8 episodi di cui è composta The Acolyte: La seguace, a cominciare da Sol, maestro interpretato da Lee Jung-jae, star di Squid Game, che in passato ha addestrato proprio Osha.
C'è poi Indara, che ha la presenza scenica di Carrie-Anne Moss. Inutile dire che, con tutti questi Jedi a disposizione, ci sono altrettante spade laser di cui godere appieno. Nella nostra intervista Amandla Stenberg ci spiega come si è allenata per maneggiarle e quanto la serie rispetti la narrativa di George Lucas.
The Acolyte: intervista ad Amandla Stenberg
È inutile negarlo: quando chi ama Star Wars vede una spada laser impazzisce. In The Acolyte ne vediamo finalmente moltissime e di tutti i colori. Anche la protagonista si è fatta prendere dall'entusiasmo: "È stato fantastico! La penso allo stesso modo: nel primo teaser trailer c'è una scena alla fine con nove spade laser. Ho urlato".
Le coreografie dei combattimenti con le spade laser sono molto buoni. Quanto lavoro ci è voluto? L'attrice: "Ci abbiamo lavorato molto! Ci siamo allenati per sei settimane prima dell'inizio della produzione. Che secondo me era troppo poco tempo. Ricordo che sono andata dalla produttrice dicendo: Hayden Christensen si è allenato per 12 settimane, io solo sei, cosa sta succedendo?! E lei mi ha detto: rilassati, non ti lamentare! Abbiamo girato per 9 mesi in totale e contemporaneamente ci allenavamo".
The Acolyte: chi sono Osha e Mae?
Osha e Mae non potrebbero essere più diverse, anche se hanno lo stesso aspetto. C'è stato qualche momento di confusione emotiva sul set? In stile Gollum che parla con se stesso con più personalità? Stenberg si fa una risata: "È così divertente! Non voglio rivelare troppo, ma è stato molto interessante recitare contro me stessa. In questo modo penso di aver imparato molto di me stessa. A volte è stato difficile tenere traccia delle emozioni. Quando reciti sfrutti la chimica con il tuo compagno, ti aiuta a prendere delle decisioni, a essere vero. Sono stata fortunata: ho avuto una controfigura fantastica, si chiama Shanice Archer, mi ha aiutato moltissimo nelle scene. Abbiamo costruito questi personaggi insieme".
Dopo tanti mesi a interpretare due personalità opposte, cosa vede ora Amandla Stenberg quando si guarda allo specchio? "Non è cambiato nulla. Tendo a interpretare personaggi molto diversi da me. Forse perché interpretare te stesso è più difficile che essere un'altra persona. È una bella sfida e mi aiuta a non perdermi troppo in un personaggio".
The Acolyte: i Jedi sono davvero i buoni?
La madre di Osha e Mae, Aniseya (Jodie Turner-Smith), dice: "Non è questione di bene o male, ma di potere e come si usa". Cos'è il vero potere secondo l'attrice? "Penso che il vero potere sia abbandonarsi al momento presente, senza preoccuparsi troppo del futuro e del risultato. E non essere troppo attaccati al proprio ego".
The Acolyte: La seguace è una serie coraggiosa dicevamo, perché mette in discussione i Jedi. Sono davvero i buoni dell'universo di Star Wars? Per Stenberg: "È interessante: ci viene chiesto spesso, ma quando penso alla storia creata da George Lucas mi rendo conto che già mette in discussione in molti modi cosa siano i Jedi. Una delle domande principali poste da George è cosa succede quando un sistema di governo si rilassa al punto da smettere di riconoscere il pericolo? E la corruzione. La storia di Anakin Skywalker mostra come, purtroppo, la corruzione si insinui attraverso la paura. Anche la nostra storia parla di questo".