È stato finalmente pubblicato il trailer ufficiale di Tenet, il nuovo film scritto e diretto da Christopher Nolan, il cui arrivo è previsto nel Luglio 2020 nelle sale statunitensi e, con ogni probabilità, a fine estate in quelle italiane. Un'attesa spasmodica, accresciuta dal tradizionale alone di mistero che circonda la fase di lavorazione dei film del regista e sceneggiatore britannico. Questa volta, però, Nolan si è sbottonato ancora meno del solito: tutto ciò che sappiamo sulla trama, finora, è che il film sarà ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale, ma c'è qualche dettaglio interessante di cui parleremo in questo commento al trailer di Tenet.
Neppure tra le immagini giunte dalle location dove il set si è spostato per le riprese esterne - compresa l'Italia - si è potuto percepire qualcosa di concreto. Ma, nei periodi che hanno preceduto l'uscita dei film di questo autore, l'attesa è assolutamente essenziale per lasciarsi poi sorprendere durante la visione.
Il trailer appena presentato, comunque, propone degli spunti di riflessione. Tante domande, ma nessuna risposta: altrimenti non staremmo parlando di Nolan!
Da quanto abbiamo avuto modo di osservare possiamo evidenziare alcuni aspetti estremamente intriganti.
Fattore tempo
In Memento la ricostruzione narrativa procedeva secondo i ricordi a breve termine della mente tormentata del protagonista, mentre in Inception, il tempo aveva una durata differente rispetto a ciascun livello del sogno condiviso. In Interstellar, il tempo prezioso di Cooper doveva confrontarsi tra le dimensioni e con la teoria della relatività; in Dunkirk, invece, il tempo si intersecava per raggiungere l'obiettivo comune a tutto l'esercito britannico. Il fattore tempo, quindi, è per Nolan un continuo approfondimento, influenza l'esistenza e ogni personaggio dei suoi film deve affrontarlo. In Tenet, il protagonista - interpretato da John David Washington - sembra rincorrerlo, come riporta anche la tagline: "Il tempo sta per scadere". Una volta in avanti, poi all'indietro, muove persone, oggetti e realtà circostante, e da esso occorre difendersi, imparando a utilizzarlo. Un continuo andirivieni all'infinito, un palindromo temporale esattamente come il titolo del film. Tenet, in qualunque verso lo si legga, è sempre uguale a sé stesso.
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Oltre l'esistenza
"Benvenuto nell'aldilà." Dice quella che crediamo essere una figura di spicco nel mondo dello spionaggio, interpretato da Martin Donovan. Si rivolge sempre al protagonista, il quale a sua volta appare come un uomo d'azione, una spia che "ha scelto di morire invece di abbandonare i colleghi". E si è addirittura sottoposto ad un test, superandolo, come se fosse sopravvissuto al trapasso provocato dal cianuro. Questo potrebbe aprirgli "le porte giuste e anche alcune sbagliate", ma soprattutto le prospettive verso possibilità inimmaginabili. La chiave è "Tenet". Ma cosa rappresenta? Forse un nuovo potere? Un ritrovato capace di determinare il tempo e la vita stessa? O un qualcosa di assolutamente imprevedibile? Oppure un riferimento addirittura al Quadrato Magico del Sator (integralmente palindromo, per l'appunto), di cui si era parlato all'annuncio del titolo del film?
Una nuova minaccia
Quello che è certo è che si tratta di una minaccia. Qualcosa da temere incontrovertibilmente, che va evitato: più di una guerra, anzi, più del terrificante "olocausto nucleare." Qualcosa di tremendamente misterioso e pericoloso, tale da dover guardare il Mondo "con nuovi occhi." Possiamo ipotizzare, in ogni caso, che anche tutto questo riguardi la gestione del tempo. Immaginate se qualcuno potesse controllarlo e utilizzasse tale potere - naturale o più probabilmente scientifico - per fini distruttivi o di lotta al controllo dell'umanità. Ecco che un agente addestrato, disposto a tutto, e dalle abilità straordinarie, potrebbe essere il prescelto per affrontare qualunque nemico, forse persino di derivazione soprannaturale o che vada oltre la conoscenza delle persone comuni. E la parte finale del trailer è quantomai sfuggevole, a questo proposito: una vetrata piena di proiettili, con il protagonista che afferma che, quanto accaduto, ancora non si è verificato.
Non sfuggano le citazioni
Abbiamo accennato in precedenza quanto la tematica del tempo sia ricorrente nel cinema di Christopher Nolan. Nel trailer, ad una visione approfondita, si possono notare citazioni evidenti ad altre prestigiose pellicole nolaniane e, perché no, potrebbero essere utilizzate come indizi di ciò che scopriremo in Tenet. L'apertura del trailer richiama il prologo de Il cavaliere oscuro: lì gli uomini mascherati del Joker attraversavano sui cavi i palazzi attorno la banca da rapinare, qui il protagonista e un altro personaggio risalgono un grattacielo. O forse lo discendono? Nulla è come appare...
Ad un tratto vediamo John David Washington in una camera, probabilmente d'albergo, mentre sistema la propria pistola: ricorda molto una foto di scena di Inception, dove Arthur (Joseph Gordon-Levitt) aveva avviato il sogno collettivo per portare il gruppo al livello del sogno inferiore. Entrambi sono al centro dell'inquadratura, ma sono rivolti nella direzione opposta. Continuità di realtà alternative? Infine, nel trailer vi è una scena in mare, con il protagonista e il suo superiore su una nave. Oltre a riconoscere lo stile di ripresa di Nolan, è magnifico il richiamo alle imbarcazioni civili britanniche in Dunkirk. In Tenet, però, anch'esse sembrano procedere a ritroso...
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Vecchi e nuovi amici
Una delle peculiarità della cinematografia di Christopher Nolan è rappresentata dall'imponenza dei cast che il regista assembla ad ogni opera. In Tenet vi è però un deciso elemento novità: i già citati John David Washington e Martin Donovan sono delle new entry nell'universo nolaniano, così come Robert Pattinson (che appare in più momenti del trailer), Elizabeth Debicki, Clémence Poésy, Dimple Kapadia e Aaron Taylor-Johnson. Ma ci sono anche due "vecchie" conoscenze: Kenneth Branagh, già protagonista in Dunkirk, e naturalmente Michael Caine, ormai alla settima collaborazione con Nolan (ottava se si considera l'apparizione come voce fuori campo nella versione originale del capolavoro di guerra del 2017).
Per il suo undicesimo lungometraggio, Christopher Nolan propone, come di consueto, una propria sceneggiatura originale, realizzando il film in IMAX e in pellicola 70mm. Il team creativo è composto dal direttore della fotografia Hoyte van Hoytema, dallo scenografo Nathan Crowley, dalla montatrice Jennifer Lame, dal costumista Jeffrey Kurland e dal supervisore degli effetti visivi Andrew Jackson. La colonna sonora, in questa occasione, non è stata affidata ad Hans Zimmer ma al compositore svedese Ludwig Goransson. La corsa verso Tenet è iniziata.
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