Tartarughe Ninja: Caos Mutante, cosa aspettarci dal film

Il nuovo film animato riporta alla luce i quattro rettili combattenti più famosi del mondo. Cosa vedremo in questo inaspettato reboot?

Tartarughe Ninja: Caos Mutante, cosa aspettarci dal film

Le Tartarughe Ninja hanno fatto parte dell'infanzia e della maturità di alcune generazioni, tra chi ha avuto la possibilità di vederle nascere, come fumetto, nel 1984, e chi invece le ha scoperte in uno dei tanti adattamenti animati cinematografici e seriali che si sono alternati tra il 1987 e il 2018, con sempre nuove soluzioni estetiche, cambi narrativi e approcci diversi alla storia originale. Il nucleo fondante dell'opera, però, è sempre rimasto lo stesso: quattro tartarughe che, dopo una prolungata esposizione a dei liquami, nelle fogne di New York, si trasformano in creature antropomorfe con facoltà intellettive pari a quelle dell'uomo. Dopo un duro addestramento con il loro maestro, un topo saggio di nome Splinter, il gruppo di rettili è pronto a combattere il crimine. Le Tartarughe Ninja, dopo un recente dittico cinematografico in live-action (arrivato tra 2014 e il 2016), stanno per tornare con un lungometraggio animato, Tartarughe Ninja: Caos Mutante, diretto da Jeff Rowe e Kyler Spears. Ecco cosa ci aspettiamo da questo interessante ritorno, anche alla luce della pubblicazione del teaser trailer.

Uno stile atipico

Tartarughe Ninja Caos Mutante Teaser Trailer
Tartarughe Ninja: Caos Mutante, una scena

Guardando il brevissimo teaser di Tartarughe Ninja: Caos Mutante salta subito all'occhio lo stile animato scelto per la pellicola, che, già da un primo sguardo, rivela in modo esplicito la sua ispirazione. Dopo Il Gatto con gli Stivali 2, anche questo nuovo progetto richiama la medesima rivoluzione estetica inaugurata da Spider-Man: Un Nuovo Universo, in particolare la peculiare ibridazione 2D-CGI che ha visto la fortuna del cinecomic. Detto questo, come accaduto con il lungometraggio dedicata al felino doppiato da Antonio Banderas, anche in questo caso appare evidente una differenza sostanziale che, se ben sfruttata, potrebbe valorizzare il film. In questa nuova opera, infatti, sembra molto meno palese la coesistenza di animazione in due e tre dimensioni, con un tratto fumettistico volutamente sporco e impreciso che ruba interamente la scena e che sembra assorbire anche la spazialità e la profondità della CGI. Insomma, per quanto il film di Spider-Man abbia fatto scuola, è opportuno sottolineare che ci sono (e saranno) diverse declinazioni di questa tecnica.

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Continuità estetica

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Tartarughe Ninja: Caos Mutante, una scena

Proprio questo approccio senza fronzoli all'immagine, senza nessun tipo di fluidità e con dei modelli tratteggiati e frammentati (specialmente nelle ambientazioni) ha un profondo significato implicito che viene alla luce pensando ai primi anni delle Tartarughe Ninja. Difatti, come abbiamo ricordato nell'introduzione, Raffaello, Michelangelo, Leonardo e Donatello nascono come personaggi di un fumetto, lanciato nel 1984 dai disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird. Nonostante lo spirito delle vignette fosse totalmente agli antipodi rispetto a quanto visto nelle serie e nei film, con una storia più cruda, violenta, grottesca e sboccata, a colpire è proprio il tratto dei disegni, impreciso e grossolano. Un aspetto che, in modo moderno e originale, sembra essere ripreso proprio in Tartarughe Ninja: Caos Mutante, svelando una continuità estetica per certi versi sorprendente se si pensa che i lungometraggi in live-action, ma anche le serie animate, hanno sempre tentato direzioni molto lontane dal fumetto di provenienza.

Un nuovo universo...

Tartarughe Ninja Caos Mutante
Tartarughe Ninja: Caos Mutante, una scena

Passando agli elementi contenutici, è davvero difficile provare a delineare, a livello progettuale, cosa vogliono costruire i produttori di Tartarughe Ninja: Caos Mutante. Il punto di partenza, chiaramente, è immaginare un nuovo corso per questa IP, con un universo reboot che probabilmente avrà l'ambizione di avere diverse diramazioni, anche estranee al mondo dell'intrattenimento tradizionale. Per quanto sembri un prodotto totalmente diverso da questo film, il videogame in arrivo sulle Tartarughe, ispirato alla recente miniserie a fumetti The Last Ronin datata 2020, potrebbe essere parte di questo rilancio. Anche perché bisogna assolutamente ricordare che il concetto di Multiverso va molto di moda attualmente e una contaminazione tra la nuova versione dei rettili rinascimentali e quella vecchia incarnata dal videogame potrebbe essere interessante. D'altro canto, osservando con cura il teaser e soffermandoci su alcuni dettagli del cast, è altrettanto importante mettere in evidenza che alcuni punti saldi della storia anche in questo film rimarranno invariati.

... ma con basi solide

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Tartarughe Ninja: Caos Mutante, una scena

Questi collegamenti solidi alla mitologia di base delle Tartarughe in prima battuta hanno lo scopo di entrare in connessione con gli appassionati più longevi dell'opera, che così possono approcciare in modo familiare alla pellicola. Al tempo stesso, ovviamente, questo ritorno alla tradizione consente, alle nuove generazioni, di scoprire alcuni dettagli fondamentali della storia principale, cercando di diramare un po' di confusione che si è generata nel corso dei quasi quarant'anni di sviluppo del titolo. Difatti, si sono alternate su schermo talmente tante versioni delle Tartarughe Ninja che, se non si conosce approfonditamente l'opera, è decisamente complicato, se non impossibile capire quali sono gli snodi comuni tra le varie trasposizioni. Per tale motivo, già nel teaser sembra essere confermata l'origine classica dei protagonisti, nati dai liquami fognari e anche alcuni classici personaggi come Mondo Gecko (Paul Rudd), Baxter Stockman (Giancarlo Esposito), Bebop (Seth Rogen) e Rocksteady (John Cena).

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Dov'è Shredder?

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Tartarughe Ninja: Caos Mutante, una scena

Tra i personaggi sopracitati, è opportuno sottolineare che siamo sicuri solamente che Rocksteady e Bebop siano antagonisti visto che, all'interno dei vari prodotti dedicati alle Tartarughe Ninja, le varie figure che si sono alternate, sia nei fumetti che su schermo, hanno cambiato spesso fazione. Salta all'occhio, inoltre, un altro elemento che fa riflettere: sembra, per ora, confermata l'assenza del leggendario Shredder, il più forte e temibile avversario di Donatello, Michelangelo, Raffaello e Leonardo. Il potente ninja, a capo del Clan del Piede, è il principale villain dell'universo ed è particolarmente strano che è stato tagliato dal film. Tenendo conto che, banalmente, potrebbe non essere ancora stato annunciato il doppiatore, la scelta forse è stata ponderata per introdurre il personaggio successivamente, magari con i tempi più maturi. Come spesso accade quando si tenta di riavviare un IP, all'inizio si cerca di essere cauti (preparandosi ad un'ipotetica cancellazione dei film futuri) e forse è quello che è accaduto in questo caso. Speriamo che una sua possibile mancanza sia gestita con intelligenza e che non diventi una lacuna grave sul piano narrativo.