"Le nostre sono storie coraggiose perché toccano argomenti controversi e provocatori, sfidando tabù, pregiudizi e convenzioni; sono storie uniche, che, messe insieme, compongono un ricco mosaico che si rivolge a pubblici diversi e alle diverse necessità di trovare divertimento, curiosità, provocazione". Sono le parole di Tinny Andreatta, Vicepresidente dei contenuti italiani di Netflix, in apertura del corposo evento See What's Next, dedicato alle novità seriali e filmiche che vedremo appunto su Netflix. Così, tra annunci e sorprese (trovate tutto qui), eccoci arrivati ad uno dei titoli di punta delle produzioni italiane del colosso streaming. Di cosa parliamo? Ovvio, di Supersex, serie in 7 episodi prodotta da Lorenzo Mieli e Matteo Rovere, con la storia liberamente tratta dalla vita di Rocco Siffredi.
Durante l'evento è stato mostrato un veloce trailer, nel quale abbiamo visto - fugacemente - Alessandro Borghi nei panni del leggendario porno attore italiano. Ad oggi, quello che sappiamo sulla serie, in verità, è tutto stringato e limitato, ma la presentazione durante il See What's Next 2023 ci ha anticipato diversi elementi, a cominciare dal plot che dovrebbe mettere al centro del racconto "aspetti inediti della pornostar in un racconto profondo che attraversa la sua vita, fin dall'infanzia". Ci sarà spazio per "la sua famiglia, le sue origini, il rapporto con l'amore, oltre al contesto che lo ha portato ad essere uno dei più famosi attori hard".
Supersex, quando esce la serie Netflix
Tuttavia, nel corso del panel dedicato a Supersex, Netflix non ha ancora diramato una data d'uscita ufficiale (azzardiamo: presumibilmente primo quadrimestre 2024). Se c'è ancora da aspettare, il See What's Next ha visto però salire sul palco Lorenzo Mieli (che con The Apartment sta rivoluzionando il modo e il mondo di produrre in Italia), l'altro produttore nonché regista Matteo Rovere (stesso discorso, la sua Groenlandia è sinonimo di alta qualità) e la showrunner Francesca Manieri, che ha spiegato quanto "fosse stimolante scrivere la serie, in quanto la distanza tra me e Rocco era la cosa più interessante". Curiosità forte, in quanto la Manieri è la sceneggiatrice di Veloce come il vento, de Il Primo Re, e di molti progetti targati Matteo Rovere & Sydney Sibilia. Oltre che de Il miracolo, una delle migliori serie italiane degli ultimi anni (guarda caso prodotta da Lorenzo Mieli per Sky).
Insomma, in Supersex ne vedremo delle belle, come spiega Matteo Rovere "Ho fatto un viaggio all'interno del progetto, dando una mia visione. Un racconto sorprendente e imprevedibile, scoprendo il lato umano e sfaccettato. C'è poi il racconto del contemporaneo, offrendo uno sguardo sulla nostra società. Ci sono elementi drammatici come leggeri. Abbiamo rispettato la sceneggiatura, sia io che gli altri due registi con cui ho lavorato, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni". Invece, Lorenzo Mieli ha dichiarato che "Supersex è stata una strada lunga. L'ho poi scoperto tramite documentati, e libri. Dietro Rocco c'è una storia vera. Poteva essere un soggetto che riguardava tutti. Quando ho pensato questa cosa è iniziato un percorso di ricerca. Una serie solo apparentemente controversa".
Supersex, bentornati Anni 90!
Basandoci sul rapido teaser trailer, e sulle foto rilasciate da Netflix, Supersex è ambientata agli inizi degli Anni 90. Una scelta ben precisa, e sicuramente efficace. È indubbio, infatti, che oggi le produzioni cinematografiche e televisive stiano spostando l'attenzione verso l'ultima decade del Novecento (finalmente, aggiungiamo noi), superando la narrazione ancorata agli Anni Ottanta, e così trovando negli Over 30 parte del pubblico di riferimento. Over 30 come Alessandro Borghi, simbolo del cinema italiano e ipotetico incipit per la creazione di un vero star system.
Tra l'altro, l'attore, in una delle prime interviste rilasciate durante la produzione, spiegò di aver accettato il ruolo anche perché poco sopportava "il bigottismo del nostro paese". Attenzione, però: in Supersex Alessandro Borghi è il protagonista, ma con lui c'è un cast letteralmente all-star. Troviamo Jasmine Trinca, Adriano Giannini e Linda Caridi, oltre un gruppo di formidabili interpreti che rappresentato il meglio delle nuove produzioni audiovisive italiane: Enrico Borello, Vincenzo Nemolato (nel ruolo di Riccardo Schicchi!), Jade Pedri, Gaia Messerklinger (che interpreta Moana Pozzi) e la rivelazione Saul Nanni, nel ruolo di Rocco da ragazzo.
In fine, un dettaglio: il titolo non è casuale, anzi. Supersex era il nome di una rivista di fotoromanzi hard in vendita in Italia tra gli Anni Settanta e Ottanta. Il protagonista, che dava il nome al fotoromanzo, era interpretato da Gabriel Pontello: un alieno schiantato sulla terra, che per sopravvivere doveva necessariamente occupare il corpo degli umani. Uno sfondo pulp (vicende investigative al centro delle storie) con il pretesto pornografico (vintage), dove hanno fatto una comparsata anche Marilyn Jess e Cicciolina. Ma questa è un'altra (bollente) storia.