Supernatural - Stagione 5, episodio 4: The End

Non perdono tempo gli autori di Supernatural, e con The End dispiegano già le potenzialità narrative e interpretative degli ultimi sviluppi del plot. Il risultato è un episodio avvincente dall'atmosfera minacciosa e dark.

Lo scenario della futura, decisiva battaglia è ormai delineato: angeli e demoni si fronteggiano sulla Terra inerme in un universo senza Dio, e il ruolo dei due Winchester è centrale e umiliante allo stesso tempo. Il loro destino, infatti, è quello di annullarsi prestando sembianze umane ai leader dei rispettivi schieramenti, Lucifero e l'arcangelo Michele. Quando Dean viene a sapere della rivelazione impartita da Lucifero a suo fratello, vede rinforzarsi la propria convinzione che lui e Sam - che vorrebbe riunirsi a lui per riprendere la caccia - stanno molto meglio separati: "Siamo l'uno il punto debole dell'altro, e tutti continueranno ad approfittarne finché possono."

Nel frattempo, però, qualcun altro è riuscito a rintracciare il maggiore dei Winchester a Kansas City con spirito meno solidale: è Zachariah, che ha un piano niente male per convincerlo ad accettare di "ospitare" Michele. Così un Dean esausto, dopo aver dato appuntamento a Castiel per il mattino successivo, si risveglia in un mondo post-apocalittico. E' il 2014 e un ampio settore della città è in quarantena per la diffusione di un virus (chiamato Croatoan dall'episodio omonimo della seconda stagione), che riduce le persone allo stato di automi assetati di sangue ed è evidentemente dono di Lucifero e dei suoi. Attraverso un tentativo fallito di rintracciare Bobby, Dean riesce a scovare una sorta di resistenza, un manipolo di cacciatori di demoni e affini superstiti che stanno ancora cercando di far fuori il Maligno: tra di loro ci sono anche il profeta Carver Endlund, un Castiel che ha perso i suoi poteri dopo la sparizione degli angeli e che ha subito una desolante umanizzazione, e... Dean Winchester. Il

futuro Dean non riserva un'accoglienza particolarmente benevola per il suo doppio del 2009, ma gli rivela di aver ritrovato l'unica arma in grado di uccidere Lucifero, la famosa Colt creduta perduta dai Winchester, e decide di trascinarlo con sé nell'ultima missione suicida - vuole che veda quello che è stato di Sam, perché, nel passato, dica di sì a Michele e cambi il destino della battaglia, visto che per lui è troppo tardi - durante la quale manda a morire i suoi amici, Cass incluso, senza troppi convenevoli, e poi affronta il nemico. Il Dean del 2009, messo KO dal suo gemello dopo un tentativo di ribellione, fa in tempo ad assistere alla brutale conclusione del duello: il leader dei cacciatori superstiti è al tappeto, e un uomo alto e biancovestito gli spezza il collo con il piede. E il trionfatore, in questo rovesciamento dell'iconografia di Michele e il serpente, è Sam (o meglio, Lucifer Sam per i fan dei Pink Floyd di Syd Barrett!).

Di fronte all'evidenza della propria sconfitta, della capitolazione di suo fratello e della caduta dell'umanità, Dean non si perde d'animo e giura a Lucifero che cambierà il corso delle cose. Il Gran Nemico, per parte sua, gli spiega con logica ineccepibile quanto sia nel torto: "Non dirai mai di sì a Michele. Non ucciderai mai Sam. Ci ritroveremo qui, tra cinque anni".
Così, Dean si ritrova in compagnia di Zach, che ora non si aspetta certo un diniego. Il tramite umano di Michele ha le prove di cosa accadrà se cotinuerà ad opporre un rifiuto, del trionfo inevitabile del male. Con Michele in campo, invece, gli angeli potrebbero colpire prima che sia troppo tardi, prima che Lucifero giunga all'apice del suo potere impossessandosi di Sam Winchester. C'è un momento lacerante in cui siamo certi che Dean dirà di sì - perché qual è l'alternativa, dopo aver sentito sé stesso implorare per una capitolazione? - ma l'impareggiabile ha per Zachariah solo un beffardo "Nah." L'angelo, furente, si prepara a ricorrere nuovamente alla tortura, visto che ora Dean non può sfuggirgli - ma ha fatto i conti senza Castiel. "Avevamo un appuntamento", dice questi impassibile, dopo aver teletrasportato miglia e miglia lontano il suo alleato umano. "Non cambiare mai!", ribatte Dean, memore dell'inedito, disilluso Cass del 2014.
Ma prima di rimettersi in azione con l'angelo ribelle, c'è una cosa urgente da fare. Dean contatta sua fratello e gli chiede di riunire le forze: "E' vero che siamo l'uno il tallone di Achille dell'altro, ma siamo anche tutto quel che abbiamo al mondo. Siamo ciò che ci rende umani."

Sulla ricostituzione del duo si chiude The End, episodio avvincente che porta la firma illustre del veterano di Supernatural Ben Endlund. Decisamente Dean-centrico, regala però a Sam e a Jared Padalecki una parentesi da brividi grazie al suo Lucifero, confermando così le nuove possibilità interpretative che questa storyline principale sembra offrire ai due protagonisti dello show: Jensen Ackles, infatti, fa altrettanto bene in un ostico doppio ruolo.
L'appuntamento per la prossima settimana è con Fallen Idol, che si preannuncia surreale divertissement nella migliore tradizione del serial di Eric Kripke e che vedrà impegnata nel ruolo di guest star la famigerata ma autoironica Paris Hilton.