Supernatural, la recensione dell'episodio 300 col ritorno di John Winchester

La recensione di Supernatural 14x13: la serie festeggia il traguardo della puntata 300 con Jeffrey Dean Morgan che torna per una emozionante reunion familiare.

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Supernatural: la famigliw Winchester in una scena dell'episodio Lebanon

Ci sono pochissime serie tv moderne che possono vantarsi di aver superato il prestigioso traguardo della trecentesima puntata. Supernatural, pur coi suoi alti e bassi, è una di esse. Abbiamo seguito le avventure di Sam e Dean Winchester per quattordici anni, fino a questa puntata 300, che segna un traguardo importante. Li abbiamo visti salvare il mondo, sacrificare le loro vite, morire e resuscitare a più riprese. I due cacciatori sono stati posseduti, hanno viaggiato nel tempo, hanno perduto e ritrovato amici e parenti, sono stati nell'Aldilà, hanno incontrato Dio in persona e sono diventati addirittura un cartone animato. E nonostante tutte queste peripezie, non sono mai riusciti a chiudere col passato e con l'ombra che il padre, John Winchester, ha continuato a proiettare su di loro dopo essere scomparso definitivamente nel finale della seconda stagione.

Un episodio, di cui ci accingiamo a parlare in questa recensione di Supernatural 14x13, che rappresenta l'occasione perfetta per festeggiare la longevità della serie, col ritorno, seppur temporaneo, di John Winchester e dell'attore che lo ha interpretato nelle prime stagioni: Jeffrey Dean Morgan. Una guest star d'eccezione - anzi, eccezionale - che è servita anche a ricordarci uno dei migliori aspetti della serie televisiva ideata da Eric Kripke, grazie anche alla regia di uno dei suoi principali genitori, Robert Singer.

Paradossi temporali a Lebanon

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Supernatural: Jeffrey Dean Morgan e Jared Padalecki nell'episodio Lebanon

L'episodio, che si intitola Lebanon, inizia in modo abbastanza banale per essere un'occasione speciale, e forse indugia un po' troppo sull'antefatto: Sam (Jared Padalecki) e Dean (Jensen Ackles) hanno trovato un rigattiere che ha assassinato un cacciatore e rubato tutti i suoi manufatti esoterici. Il caso vuole che una ragazzina da poco in città rubi Baby, la macchina dei Winchester, con tutto il malloppo, costringendo i fratelli a inseguirla e, in seguito, a salvare lei e i suoi amici dal fantasma di John Gacy. Recuperata la refurtiva, Sam e Dean scoprono che essa comprende un'antica perla cinese in grado di avverare i desideri. Sembrerebbe il mezzo perfetto per liberare Dean dall'arcangelo Michele che ha imprigionato nella sua mente poche puntate prima ed evitare, quindi, di mettere in atto un piano suicida per sconfiggerlo.

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Supernatural: Jeffrey Dean Morgan nell'episodio Lebanon

In realtà, la perla esaudisce i desideri più profondi del suo portatore, e salta fuori che il desiderio di Dean è quello di rivedere suo padre. Ecco quindi che John Winchester compare nel bunker degli Umanisti, strappato al 2003 - un paio di anni prima della sua morte - per ritrovarsi di fronte ai figli che, intanto, sono cresciuti e ne hanno viste di cotte e di crude. È una riunione impacciata, all'inizio, che diventa più commovente man mano che i protagonisti riprendono confidenza e si aprono gli uni con gli altri. A completare il quadretto ci pensa Mary (Samantha Smith) che, col suo arrivo, ridà una parvenza di normalità alla famiglia Winchester, divisa troppo spesso e mai riuscita a sedersi intorno a un tavolo per cena dalla fatidica notte in cui il demone con gli occhi gialli la divise per sempre.

Tutte le cose belle devono finire

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Supernatural: Jensen Ackles e Jeffrey Dean Morgan nell'episodio Lebanon

Purtroppo il desiderio di Dean ha avuto un effetto collaterale: trasportando John dal passato, ha generato una realtà alternativa in cui molte cose non sono accadute e le vite dei protagonisti hanno preso strade completamente diverse. Dean è un ricercato, Sam un avvocato di successo, Castiel (Misha Collins) non li ha conosciuti: l'angelo torna in scena insieme a una vecchia conoscenza, il potente Zaccaria (Kurt Fuller) che era morto nella quinta stagione della serie. Lo scontro coi due angeli è violento - e una volta tanto ci ricorda quanto fosse potente Castiel - e costringe Sam e Dean a prendere una difficile decisione: per rimettere a posto le cose, dovranno distruggere la perla e rimandare indietro John.

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Supernatural: Jaredk Padalecki nell'episodio Lebanon

Lebanon non indugia eccessivamente sull'espediente trito e ritrito del paradosso temporale, limitandosi a sfruttarlo solo per incastrare qualche scena d'azione nell'episodio e alzare la posta in gioco. Alla fine, tutto si riduce a una cena in famiglia e a una serie di addii davvero commoventi, grazie anche all'impegno degli attori - e specialmente di Jeffrey Dean Morgan - che riescono a veicolare con grande intensità l'importanza e il significato di questi momenti di chiusura. Sono in particolare il chiarimento tra Sam e suo padre e l'ultimo abbraccio tra i Winchester a ricordarci come mai abbiamo continuato a seguire le disavventure di questi personaggi per tutto questo tempo, nonostante la qualità altalenante della scrittura.

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Supernatural: Samantha Smith e Jeffrey Dean Morgan nell'episodio Lebanon

E insomma Lebanon chiude una breve ma apprezzata parentesi che non deve diventare necessariamente un secondo addio: Jeffrey Dean Morgan ha già affermato di voler tornare in Supernatural quantomeno per il series finale, quando sarà il momento. L'episodio 300, alla fine, non aggiunge nulla alla storyline di questa stagione, e dobbiamo ammettere che avremmo apprezzato la presenza di qualche altra guest star: sarebbe stato bello rivedere insieme John e Bobby (Jim Beaver) anche se questo avrebbe creato un difficile triangolo sentimentale che è meglio resti irrisolto. Alla fine, questo giro di boa voleva emozionare chi segue Supernatural da anni. Inutile dire che Kripke e Singer hanno fatto centro.

Movieplayer.it

4.0/5