Stranger Things 3, analisi del finale: come si prospetta il futuro per Hawkins?

Stranger Things 3, le nostre considerazioni sul finale della terza stagione della serie Netflix e su cosa possiamo aspettarci quando la serie tornerà.

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Stranger Things: una scena della terza stagione con Gaten Matarazzo

Con l'arrivo di Stranger Things 3 siamo in piena estate anche su Netflix, nella realtà e nella serie che ci riporta nel mondo del Sottosopra e della piccola città dell'Indiana durante le celebrazioni del 4 luglio, tra gioia patriottica, paranoia e minacce di ogni tipo (inclusi i sovietici, la cui inclusione nella terza annata è simbolica per tutta una serie di ragioni). Un cocktail di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Stranger Things 3 e che ha conquistato i fan dopo quello che alcuni avevano giudicato il "passo falso" della seconda stagione, appesantita soprattutto dall'episodio della trasferta a Chicago, una sorta di tradimento di tutto ciò che amiamo dello show. Ora non resta che aspettare la conferma del quarto ciclo, di cui abbiamo alcuni indizi nel finale di Stranger Things 3, un epilogo sorprendente e a tratti tragico, che ha stravolto non poco le carte in tavola. Ecco le nostre considerazioni in merito, con la classica avvertenza: questo articolo contiene spoiler !

Addio, Hawkins?

La principale novità, in vista di una quarta stagione, riguarda la situazione di Joyce Byers, dei suoi due figli e di Eleven, rimasta a vivere con loro dopo la scomparsa di Jim Hopper (su cui ritorneremo). Il quartetto lascia del tutto Hawkins, scelta abbastanza logica per lasciarsi alle spalle le esperienze negative degli ultimi anni, principalmente per Joyce e Eleven che hanno appena perso Hopper, nonché per Will che era stato il principale escamotage narrativo della prima stagione tramite la sua scomparsa misteriosa. Già durante l'arrivederci di Mike e Eleven, con i due che si sono finalmente dichiarati reciprocamente, è emerso che non si tratta di un addio definitivo, e che in un modo o nell'altro li rivedremo nel luogo che è il centro nevralgico dello show. L'incognita maggiore, a questo punto, è se la lontananza influirà in qualche modo sul ritorno dei poteri di Eleven, inattivi dopo la battaglia finale nel centro commerciale. È possibile anche un ritorno a lungo termine per il quartetto, legato principalmente a due fattori scatenanti.

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Quo vadis, Hopper?

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Stranger Things: una scena della terza stagione con David Harbour

Ufficialmente Jim Hopper è morto, distrutto dalla stessa esplosione che ha chiuso il passaggio tra i due mondi. Una scelta logica sul piano narrativo, culmine dell'evoluzione del burbero poliziotto che compie il gesto estremo per proteggere i propri cari, e in parte anche su quello produttivo, qualora David Harbour necessitasse di una presenza limitata nelle stagioni a venire (i Duffer Brothers hanno affermato di voler chiudere lo show intorno alla quinta stagione, idealmente). Qualora fosse davvero morto, è comunque probabile che appaia sotto forma di flashback o allucinazione, come hanno già fatto gli altri defunti illustri della serie (vedi Matthew Modine nella seconda stagione e Sean Astin nella terza). Non è però da escludere che Hopper sia ancora da qualche parte, soprattutto in assenza di un cadavere (regola non scritta delle produzioni di genere, dove a volte anche la certificazione del decesso è da prendere con le pinze). Potrebbe essere finito nel Sottosopra, perso da qualche parte senza veramente sapere come tornare a casa. Oppure l'esplosione potrebbe averlo trasportato altrove, ma sempre nel nostro mondo. Per esempio in Russia, dove le due guardie della base segreta di Kamchatka, prima di scegliere il prigioniero sovietico a cui riservare un destino infausto, dicono "Non l'americano." D'altronde, dati gli eventi all'interno dello Starcourt Mall, sarebbe logico che Jim Hopper sia noto alle autorità russe.

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E alla fine arriva il Demogorgone...

Stranger Things: Millie Bobby Brown combatte con il mostro nel finale della prima stagione
Stranger Things: Millie Bobby Brown combatte con il mostro nel finale della prima stagione

La sorpresa più grande della stagione è arrivata nei minuti conclusivi, in una sequenza collocata a metà dei titoli di coda dell'episodio conclusivo, nella suddetta base a Kamchatka: il malcapitato prigioniero viene dato in pasto al Demogorgone, ancora vivo dopo gli eventi della prima annata e finito, non si sa come, in mano ai sovietici. E l'idea che i russi decidano di riportarlo sul suolo americano, e in particolare a Hawkins, non è tanto campata per aria dato che, come abbiamo scoperto negli otto episodi più recenti dello show, hanno costruito la loro base segreta sotto il centro commerciale proprio per sfruttare il legame preesistente tra la cittadina dell'Indiana e il mondo del Sottosopra. C'è solo da sperare, in questo caso, che Eleven sia in grado di affrontarlo come si deve, anche perché sarà passato più o meno un anno: mentre non sappiamo quando rivedremo i nostri eroi, in linea di massima gli eventi della quarta stagione dovrebbero svolgersi nel 1986, seguendo la logica delle annate precedenti (novembre 1983, ottobre 1984 e luglio 1985). Prepariamoci per gli omaggi a Top Gun, Una pazza giornata di vacanza e, presumibilmente per quanto riguarda la famelica creatura, Aliens - Scontro finale.

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