Con l'uscita di Spider-Man: Far From Home siamo giunti alla fine della Fase Tre del Marvel Cinematic Universe, una sorta di piccolo epilogo dopo l'epica sovradimensionata di Avengers: Endgame. Lontani dalle battaglie spaziali e dai viaggi nel tempo, Peter Parker e i suoi amici vogliono semplicemente divertirsi in Europa, tra uscite a teatro e discussioni filosofiche sui significati molteplici dell'espressione italiana "Boh". E parte del divertimento è anche il consueto giochino Marvel a base di curiosità e rimandi, che si tratti di fumetti, altri film del franchise o elementi della cultura popolare americana in generale. Consueto anche il nostro approfondimento in merito, con una panoramica degli Easter Eggs più significativi. N.B. L'articolo contiene spoiler !
1. Tema musicale non pervenuto
Al netto di quanto promesso a livello musicale in entrambi i trailer, questa volta manca all'appello la rielaborazione orchestrale del celebre tema musicale di Spider-Man, che ha quasi sempre fatto capolino nelle trasposizioni cinematografiche del personaggio. In Spider-Man: Homecoming accompagnava il logo Marvel Studios, cosa che avrebbe dovuto fare anche in questa sede, stando a un tweet del compositore Michael Giacchino. È stato invece deciso di utilizzare la canzone I Will Always Love You, dato che la sequenza introduce direttamente il video realizzato dagli studenti per ricordare Iron Man, Black Widow, Visione e Captain America (il quale, a quanto pare, è ufficialmente defunto - agli occhi del pubblico - dopo la battaglia finale in Avengers: Endgame).
2. Un anno simbolico
Il film - a proposito, qui potete leggere la nostra recensione di Spider-Man: Far From Home - chiarisce che, a causa della Decimazione, tutti quelli che furono eliminati da Thanos hanno tecnicamente cinque anni in più, pur non essendo invecchiati fisicamente. Questo genera una gag simpatica nella scena dell'aereo, quando MJ fa notare alla hostess che Flash non dovrebbe bere alcolici perché in teoria ha ancora sedici anni anziché ventuno. Essendo il film ambientato nel 2023, questo significherebbe che Peter e i suoi amici sono nati nel 2002, l'anno in cui è uscito al cinema il primo Spider-Man di Sam Raimi. Altrettanto significativo il fatto che il nuovo film sia uscito negli Stati Uniti quasi esattamente quindici anni dopo Spider-Man 2, che in un'altra realtà avrebbe potuto essere il primo lungometraggio Marvel interpretato da Jake Gyllenhaal: fu considerato ai tempi per sostituire Tobey Maguire quando quest'ultimo fu quasi costretto a rinunciare per motivi di salute.
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3. Questione di Terre
Quando spiega di essere un presunto viaggiatore proveniente da un'altra dimensione, Quentin Beck afferma che noi viviamo su Terra-616. Questo è l'appellativo ufficiale dell'universo Marvel classico nei fumetti, nonché quello del mondo principale in qualunque adattamento cinematografico o televisivo. Beck sostiene invece di essere originario di Terra-833, un mondo introdotto nella miniserie Spider-Verse nel 2014. Tale menzione è significativa perché in quell'universo Spider-Man, che si chiama Billy Braddock, è noto come Spider-UK e attivo nel Regno Unito in quanto membro dei Captain Britain Corps. Non a caso la battaglia finale tra Spidey e Mysterio ha luogo a Londra, che è anche il luogo di nascita di Tom Holland.
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4. Captain Marvel e l'importanza dei nomi
Quando Nick Fury cerca di reclutare Peter, questi si oppone facendo i nomi di altri eroi più qualificati: Thor, Doctor Strange e Captain Marvel. Alla terza menzione Fury si scalda, il che ha un doppio livello di lettura: col senno di poi è un primo indizio del fatto che Fury sia in realtà Talos sotto mentite spoglie, mentre a livello metacinematografico è un inside joke poiché è la prima volta che Carol Danvers è stata chiamata con il suo nome da supereroina all'interno del MCU. Sempre a proposito di nomi, anche la prima scena suggerisce, molto sottilmente, che Fury e Maria Hill siano degli impostori: quando arrivano in Messico lei lo chiama "Nick" e lui non reagisce, mentre in Captain Marvel abbiamo scoperto che lui si fa chiamare "Fury" da tutti, parenti e amici inclusi.
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5. L'eredità di Tony Stark
Il film insiste più volte sul fatto che Peter debba prendere il posto di Iron Man, a livello simbolico, ed è quindi riempito di piccoli omaggi, tra cui il ritorno in scena di un personaggio minore del primissimo lungometraggio del MCU e l'uso dei brani degli AC/DC (che Peter scambia per i Led Zeppelin, che abbiamo invece udito in Thor: Ragnarok). Tra i vari rimandi ce n'è uno particolarmente sottile, legato alla relazione tra Happy Hogan e May Parker: nei fumetti, la zia di Spider-Man frequentò per un po' Edwin Jarvis, il maggiordomo di Tony Stark (visto sullo schermo in Agent Carter, dove invece è al servizio del padre di Tony).
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6. Il ritorno della guerra civile
Il passato di Quentin Beck, come scopriamo nel film, è legato agli eventi di Captain America: Civil War: è stato lui a inventare la tecnologia olografica usata da Stark per rivivere l'ultima conversazione con la madre, e vuole vendicarsi per il torto subito dal suo ormai defunto datore di lavoro. Quello era anche il primo film del MCU in cui appariva Spider-Man, ed era basato sulla celebre storyline dei fumetti in cui il governo costringe i supereroi a rinunciare alle identità segrete, pena il carcere. Guarda caso, nel mid-credits del nuovo film, grazie a un inganno di Beck l'identità di Spidey è ora nota a tutti, una sorta di chiusura del cerchio per quanto riguarda il legame tra film e fumetto.
7. La prima volta
Il film contiene due omaggi espliciti ad Amazing Fantasy #15, la testata dove Spider-Man fece il suo debutto nel 1962. O meglio, uno dei due sta nel trailer: il passaporto di Peter indica che è nato il 10 agosto, giorno in cui fu dato alle stampe il fascicolo in questione (la sequenza dei preparativi del viaggio sarà presente come cortometraggio a sé nell'edizione home video). Altrove vediamo un poster promozionale del wrestler Crusher Hogan, il cui ruolo nella vita di Spider-Man è molto importante: fu dopo averlo affrontato per soldi che Peter lasciò scappare il ladro che successivamente uccise Ben Parker (omaggiato nel film tramite la valigia che il nipote usa per il viaggio in Europa).
8. Un nuovo Jonah Jameson
Il mid-credits contiene un debutto notevole: la versione MCU di J. Jonah Jameson, sempre con le fattezze di J.K. Simmons ma con un nuovo look e una nuova funzione. Il produttore Kevin Feige ha parlato di una reinvenzione del personaggio in chiave meno apertamente comica, il che si può evincere da alcuni elementi visivi: l'aspetto fisico di Jameson ricorda quello di Alex Jones, noto complottista americano, e l'estetica del Daily Bugle, ora un sito internet che gode di poco credito e non più un quotidiano, richiama apertamente quella di InfoWars. Una scelta logica per i tempi in cui viviamo, che suggerisce anche un ruolo più esplicitamente antagonistico per Jonah nei prossimi film.
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9. Vecchi cattivi in una nuova veste
Pur essendo dei personaggi che esistono nei fumetti, gli Elementali sono stati parzialmente reinventati per il cinema, traendo ispirazione da quattro nemici storici di Spider-Man: Hydro-Man (acqua), Sandman (terra), Molten Man (fuoco) e Cyclone (aria). Questo collegamento è menzionato, en passant, durante la trasferta veneziana, alludendo a un marinaio di nome Morris Bench. Questi divenne Hydro-Man in seguito a un incidente ed è un antagonista ricorrente dal 1981. Nei fumetti lui e Sandman sono anche stati membri dei Sinistri Sei, di cui abbiamo visto tre reclute storiche in questo film e nel precedente: Mysterio, l'Avvoltoio e Mac Gargan (il primo Scorpione e terzo Venom).
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10. Una nuova voce
Dopo la morte di Tony Stark, Peter eredita i suoi occhiali tecnologici, con annessa una nuova intelligenza artificiale nota come E.D.I.T.H (Even Dead, I'm The Hero). Nei film precedenti del MCU, personaggi simili hanno avuto voci di attori famosi: Paul Bettany, Kerry Condon e Jennifer Connelly. Questa volta invece il ruolo è andato a Dawn Michelle King, veterana del franchise ma dietro le quinte: dal 2008 a oggi è stata assistente al montaggio per sei lungometraggi Marvel, incluso questo. Una scelta simbolicamente potente, poiché il lascito di Stark viene tramandato da una persona che contribuì alla nascita dell'intero universo cinematografico della Casa delle Idee.