Space Jam New Legends, tra citazioni e nostalgia: La nostra analisi del trailer

Finalmente il sequel-reboot di Space Jam si è mostrato in un trailer strabordante e ricchissimo di riferimenti alla cultura pop: ecco la nostra analisi del trailer.

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Space Jam: A New Legacy, LeBron James in un'immagine del film

Vediamo se si ricordano ancora come si fa. Non ci viene in mente frase migliore per affrontare il nuovo Space Jam New Legends, speriamo degno successore di un piccolo cult che ha segnato una generazione intera. Quella cresciuta negli anni Novanta nel mito assoluto di His Airness Michael Jordan e delle star dell'NBA, seconde soltanto ai cartoni animati dei Looney Tunes. Quello della nostalgia, si sa, è un richiamo invitante, ma è anche un'arma a doppio taglio. Da una parte ci fa tornare indietro a quando eravamo più giovani, dall'altra ci fa capire che non siamo più giovani. Insomma, qualora tutto ci sembri meno bello di un tempo, ricordiamoci una cosa: non è cambiato Space Jam, siamo cambiati noi.

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Space Jam: A New Legacy, una foto di Bugs Bunny

È quello che abbiamo provato davanti al primo trailer ufficiale di Space Jam New Legends, un film che da un parte sembra avere una trama essenziale e ingenua (come quella del primo film), perfetta per i più piccoli, e dall'altra una marea di ammiccamenti pronti a conquistare un pubblico più adulto e nerd. Scopriamo nel dettaglio cosa abbiamo notato nel trailer di questo secondo capitolo ad alto tasso di rischio e malinconia.

Un nuovo titolo

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Il titolo italiano del film

La prima cosa che è saltata agli occhi è il titolo del film. Sapevamo da tempo che non si sarebbe chiamato "Space Jam 2", perché di fatto è ufficialmente un reboot e non sequel (anche se crediamo che qualche rimando al primo film ci sarà). Il titolo originale Space Jam: A New Legacy, ufficializzato la scorsa primavera, in italiano è stato cambiato in New Legends, forse perché il termine "legacy" (ovvero eredità) è ancora poco noto al grande pubblico italiano. Senza dubbio meno immediato e accessibile della parola "legends". Peccato, perché la trama suggerisce che il concetto di eredità, familiare e culturale, sia davvero il tema fondante di questo film.

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Un fatto personale

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Space Jam: A New Legacy, una foto dei protagonisti del film

Dominante in campo, strabordante nei media, icona pop a tutto tondo. È innegabile che LeBron James sia la personalità più vicina a quello che Michael Jordan era e rappresentava negli anni Novanta. Per talento, appeal commerciale e carisma. E visto che il buon LeBron si è messo sulla scia del sommo Jordan, ha deciso di imparare da lui e prenderla sul personale. Sì, perché nel primo Space Jam la miccia che accendeva la storia era la disperazione di Looney Tunes costretti a giocarsi la libertà con una partita a basket. Condizione che li spingeva a risucchiare nel loro mondo sotterraneo il buon Jordan, citando anche il suo addio al basket e il suo ritorno in campo dopo la parentesi del baseball. In questo Space Jam New Legends, invece, la questione sembra diversa. La prospettiva è opposta. È LeBron James che ha bisogno di tuffarsi nel mondo della fantasia, costretto a entrare in un'altra dimensione per ritrovare suo figlio, che si era allontanato dall'ingombrante figura paterna, incapace di lasciare spazio ai suoi desideri.

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Space Jam: A New Legacy, un'immagine del sequel

Insomma, i presupposti fanno immaginare che, per quanto divertente, colorato e folle, questo Space Jam avrà alla base un rapporto padre-figlio da recuperare. Il tutto condito da una sequenza di animazione tradizionale con King James in versione cartoon che rappresenta una bella novità rispetto al primo film. E allora il buon LeBron, che qui indossa il numero 6 come ai tempi dei Miami Hits, si rimetterà in gioco come padre prima che come cestista. Un bel modo per citare la toccante scena d'apertura del primo Space Jam, dove Jordan omaggiò il ricordo del suo papà scomparso tragicamente.

I nuovi avversari

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Damian Lillard in versione Goon

Se il primo Space Jam ha fatto innamorare milioni di persone è anche merito della splendida intuizione dei Monstars, cinque abominevoli avversari alieni, nati grazie al talento rubato da grandi giocatori dell'NBA. Spaventosi, violenti ma anche goffi, i Monstars sono diventati icone-simbolo del film, e adesso abbiamo finalmente visto in faccia i loro successori. Sapevamo da tempo che i nuovi avversari avrebbero avuto le fattezze di Anthony Davies (compagno di LeBron nei Lakers), Damian Lillard dei Blazers, Klay Thompson dei Golden States Warriors, Chris Paul degli Phoenix Suns e alcune giocatrici della lega femminile WNBA, come Diana Taurasi. Adesso sappiamo che la squadra avversaria da battere si chiama Goon Squad e sarà composta da cyborg che, probabilmente, avranno installato dentro i loro corpi bionici il talento dei loro alter ego. A livello estetico, di primo impatto, la scelta non ci fa impazzire, ma speriamo che nel film i personaggi possano essere caratterizzati meglio.

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Il cameo del Gigante di Ferro

Ammettiamolo: guardare il trailer di questo nuovo Space Jam è stato come spalancare le porte di un enorme Luna Park colorato, abitato da una marea di cultura pop pronta a investirci. Il film sulla bocca di tutti, ovviamente, è stato Ready Player One. Perché, come nella caotica opera di Spielberg, anche in questo caso assisteremo a centinaia di apparizioni fugaci di personaggi iconici dell'intrattenimento targato Warner Bros. E così un semplice trailer di 2 minuti e mezzo si è trasformato in una battuta di caccia in cui scovare volti, film e cartoni animati familiari. Il film sarà ambientato all'interno di un server dove sono custodite tutte le proprietà intellettuali dell'azienda, il che solletica inevitabilmente il nostro lato nerd. E allora ammettiamo di aver sorriso più volte quando abbiamo notato il pianeta di Game of Thrones e uno scorcio di Gotham City, di esserci emozionati nel rivedere ancora una volta Il gigante di ferro irrompere in scena al fianco di Drogon, per poi fare spazio a I Flinstones, all'orso Yogi e persino a sua maestà King Kong. Abbiamo sorriso nel leggere Superman e Gandalf nella squadra dei sogni di LeBron e strizzato gli occhi nel riconoscere una marea di citazioni nel folto pubblico a bordo campo.

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L'apparizione dei Drughi in Space Jam New Legends

Tra gli spalti gremiti, infatti, c'è davvero di tutto: da Scooby Doo agli storici nemici di Batman (il Joker di Nicholson e Pinguino), passando per Silente, Morpheus, l'agente Smith, The Mask, i War Boys di Mad Max: Fury Road e chicche assolute come un inquietante Pennywise o persino Mamma Fratelli de I Goonies. Il trailer non si è fatto mancare anche un riferimento a un momento iconico del basket americano, con la citazione di una celebre esultanza di Dwayne Wade quando fece un grande assist per Lebron ai tempi dei Miami Hits, qui richiamata da Lola Bunny. Nota a margine per i Drughi di Arancia meccanica, ben visibili tra i tifosi, che hanno già scatenato centinaia di polemiche e post indignati. Reazioni per noi alquanto sterili, visto che sono personaggi muti sullo sfondo e non ci sarà nessun richiamo esplicito alla loro violenza in un film per bambini. Senza dimenticare che il primo Space Jam citava Pulp Fiction (non proprio un film per famiglie) in modo palese, e nessuno se ne è mai lamentato. Insomma, come dicevamo prima: non è cambiato Space Jam. Siamo cambiati noi.