Sfondamento dei cieli Gurren-Lagann: supera i limiti e perfora il cielo, di nuovo!

Sfondamento dei cieli Gurren Lagann, l'anime cult della Gainax che raccolse il testimone di Evangelion e lanciò lo studio Trigger, arriva in edizione completa su Prime Video per la gioia degli appassionati dei robottoni giganti.

Sfondamento dei cieli Gurren-Lagann: supera i limiti e perfora il cielo, di nuovo!

Su Prime Video torna disponibile Sfondamento dei cieli Gurren Lagann in edizione completa, inclusi i due film cinematografici: l'anime cult che ha segnato l'apoteosi, e probabilmente il canto del cigno (almeno fino a oggi), del genere super-robotico.

La trama di Gurren Lagann

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

In un futuro imprecisato la razza umana è ridotta a poche migliaia di individui, costretti a sopravvivere in villaggi nel sottosuolo e costantemente sotto la minaccia di una razza di uomini-bestia al comando del Re Genome, l'assoluto monarca di questo nuovo mondo.
In uno di questi villaggi vive un ragazzino, Simon, che passa la sua vita a scavare tunnel, costantemente vittima di bullismo e angherie. L'unico amico di Simon è il giovane e impetuoso Kamina, un ragazzo che sogna di poter tornare in superficie nonostante l'impresa sembri senza speranza. Durante uno scavo, Simon trova uno strano oggetto, una piccola trivella e, subito dopo, uno strano veicolo che sembra una testa di un automa.

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

Immediatamente dopo questa scoperta il villaggio viene attaccato e Simon scopre che la piccola trivella che ha trovato funziona come chiave di attivazione per la testa robotica, e che lui riesce a pilotarla. Soccorsi dalla bella cacciatrice Yoko, Simon, Kamina e il robot/testa ribattezzato Lagann riescono a scampare al mostro che ha distrutto il loro villaggio e a raggiungere la superficie, dove iniziano un lungo viaggio che li condurrà prima allo scontro diretto contro Re Genome e il suo esercito e, in seguito, a scoprire la terribile verità che si nasconde dietro la schiavitù della razza umana, in un crescendo di battaglie apocalittiche che li condurrà fino nelle profondità dello spazio.

Perfora il cielo con la tua trivella!

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

Per capire l'importanza di un anime come Sfondamento dei cieli Gurren-Lagann (Tengen toppa Gurren-Lagann) bisogna partire da un altro anime famosissimo, Neon Genesis Evangelion, realizzato solo poco tempo prima dallo studio Gainax sotto la direzione di Hideaki Anno.
Dopo un periodo in cui il genere robotico aveva perso attrattiva, Evangelion lo riportò in auge rielaborandone lo stile con una trama drammatica, zeppa di riferimenti mistici e tecno-esoterici più o meno sensati e un design innovativo dei personaggi, sia dal punto di vista grafico che caratteriale, rendendoli complessi e tormentati.
Evangelion ebbe un riscontro di pubblico straordinario, diventando in brevissimo tempo il punto di riferimento di altre produzioni e settando il mood della "nuova generazione" di robot giganti enfatizzando la complessità della storia, i dilemmi morali dei protagonisti e dando più importanza al dramma che all'azione fine a sé stessa.
Questo fino al 2006, quando lo stesso studio Gainax annunciò di essere all'opera su un nuovo anime robotico.

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

L'anno successivo, nell'Aprile del 2007, il primo episodio di Gurren-Lagann fece la sua apparizione sugli schermi dell'emittente TV Tokyo... lasciando di sasso chi si aspettava un "clone" di Evangelion.
Il regista e principale autore di Gurren Lagann è Hiroyuki Imaishi, animatore e in precedenza direttore di alcuni episodi di Eva, che si avvale della sceneggiatura di Kazuki Nakashima, con cui aveva già lavorato al remake di Cutie Honey.
Entrambi sono grandi appassionati del genere robotico, e se Evangelion attinge a piene mani dall'immaginario di opere come Devilman e Space Runaway Ideon, loro si ispirano dichiaratamente alla mastodontica Getter Saga, vero e proprio caposaldo del genere rimasta purtroppo incompiuta dopo la prematura scomparsa dell'autore Ken Ishikawa.
Dall'opera di Ishikawa lo staff di Gurren-Lagann prende lo spunto per costruire un'epopea che parte in piccolo, da un minuscolo villaggio nel sottosuolo e con un robottino/testa che è alto poco meno del suo pilota, per arrivare, in una incessante progressione geometrica, ad uno scontro che coinvolge -letteralmente- l'intero universo e robot grandi come interi sistemi solari... o peggio.
Il nuovo corso dettato da Imaishi e Nakashima seppe conquistarsi immediatamente l'approvazione degli appassionati, dando a questo team di autori la spinta per abbandonare Gainax e fondare un proprio studio d'animazione, lo Studio Trigger, che è diventato uno dei più influenti e importanti del panorama del cinema d'animazione, con opere che spaziano da Kill la Kill a SSSS Gridman fino all'ultimo Cyberpunk: Edgerunners.

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Ci serve un robot più grosso

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

Ci sono diversi elementi che hanno segnato il successo di Gurren-Lagann.
Iniziamo dallo stile grafico, che è una vera e propria rivoluzione per lo studio Gainax: abbandonato il tratto pulito, essenziale ed elegante di Evangelion, creato dal grande Yoshiyuki Sadamoto, il character designer della serie, Atsushi Nishigori, crea personaggi incredibilmente espressivi e al tempo stesso perfetti per la resa in animazione, in un tripudio di colori brillanti, anatomie esagerate e deformazioni prospettiche.
Tutta l'enfasi è sull'azione, ipercinetica ed esaltante.
Messi da parte tutti gli ultra-complessi riferimenti esoterici o le battaglie viste come metafora della debolezza dello spirito umano, Gurren-Lagann torna gioiosamente agli scontri furiosi e spettacolari tra gli avversari, con tanto di ritorno in pompa magna delle hissatsu, le "tecniche finali" che avevano fatto la gioia degli spettatori dei super-robot (che qui, ovviamente, è un colpo di super-trivella), il tutto meravigliosamente sottolineato da una colonna sonora semplicemente strepitosa, con brani che spaziano dall'hip-hop alle esaltanti sinfonie epiche, senza dimenticare la bellissima Sorairo Days, opening della serie cantata da Shoko Nakagawa.

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Gurren Lagann: una scena dell'anime

Soprattutto, Gurren-Lagann è la crescita di un piccolo e debole ragazzino che, usando solo la sua incrollabile tenacia, diventa un uomo e un eroe capace di superare ogni dolore e ogni avversità e spingersi, un passo alla volta, un po' più in là.
Simon è uno scavatore, una piccola figura sepolta dalle tenebre. Non può fare molto se non prendere una piccola trivella (appunto: il vero filo conduttore e simbolo emblematico di tutta la storia) e scavare, e scavare, e scavare verso l'alto, mantenendo viva la speranza di uscire all'esterno, per poi andare ancora oltre.
Diventando, così, l'emblema della spinta umana a superarsi, a procedere e progredire fino a diffondersi al di fuori dei confini, che siano quelli di un villaggio, di un paese, di un pianeta o di una galassia.
Ed è proprio questa spinta, questa incessante spirale di crescita, iscritta nel nostro DNA (che è, guarda caso, una doppia spirale), perfettamente rappresentata dalla progressiva crescita delle dimensioni e della potenza del robot principale, a terrorizzare gli antagonisti della serie, gli Anti-Spiral, in un conflitto perpetuo tra evoluzione e stasi, tra progressione e stagnazione.
Ma, come suol dirsi, c'è ben poco di metaforico: Gurren-Lagann non lascia questa metafora sullo sfondo, avvolgendola in simbolismi astrusi e trame inutilmente involute. Simon e il suo gruppo, nel corso degli anni in cui si sviluppa la storia, non esitano a urlare in faccia ai loro avversari le loro intenzioni, a mettersi in posa eroica di fronte ai nemici, spudoratamente orgogliosi della propria natura e delle proprie ambizioni.
E così la bandiera della Brigata Gurren, intrisa dello spirito di Kamina e di tutti coloro che si sono sacrificati lungo il percorso, viene portata avanti con l'orgoglio di tutta l'umanità, fino al limite estremo dello spazio.
E oltre.