Sean Connery: i 10 migliori film dell'attore

Sean Connery compie 90 anni: ripercorriamo i 10 migliori film del primo e inimitabile James Bond e interprete di film come The Untouchables e Caccia a Ottobre Rosso.

Sean Connery e Harrison Ford in una scena di indiana Jones e l'ultima crociata
Sean Connery e Harrison Ford in una scena di indiana Jones e l'ultima crociata

Un'icona di fascino e stile. Un attore superlativo. Il James Bond perfetto. Sir Sean Connery compie 90 anni ed è doveroso rendere omaggio a un interprete che ha fatto la storia del cinema: prima nel ruolo leggendario di 007 in sei film della saga, poi in altre pellicole che hanno appassionato il pubblico, tra i quali Indiana Jones e l'ultima crociata e Caccia a Ottobre Rosso, senza dimenticare quel The Untouchables - Gli intoccabili che è valso all'attore scozzese la vittoria agli Oscar.

Pur essendo lontano dalle scene da oltre quindici anni, la figura di Sean Connery rappresenta ancora oggi un eccezionale connubio tra eleganza antica e moderna: basti pensare ai magnifici abiti che il celebre sarto inglese Anthony Sinclair preparava su misura per l'attore in occasione dei vari film della serie di 007; a quanto fosse straordinaria la classe di Connery nell'indossarli (e pensiamo anche agli accessori, a cominciare dagli orologi); e come essi siano sempre un riferimento nell'immaginario collettivo contemporaneo. La poliedricità di Connery come attore gli ha successivamente permesso, dopo aver abbandonato il ruolo dell'agente segreto britannico nel 1971 (salvo tornare per l'apocrifo e dimenticabile Mai dire mai nel 1983), di trovare una nuova dimensione artistica collaborando con registi del calibro di Lumet, Milius, McTiernan (giusto per citarne solo alcuni) e prendendo parte a film che hanno caratterizzato gli anni '70, '80 e '90.

Sean Connery in una scena de La leggenda degli uomini straordinari
Sean Connery in una scena de La leggenda degli uomini straordinari

Andiamo dunque a ripercorrere la carriera di Sean Connery scegliendo i 10 migliori film che hanno contraddistinto più di tutti il percorso cinematografico dell'attore scozzese. Una selezione non semplice ma che siamo certi possa onorare al meglio i novant'anni di un uomo straordinario (citando il suo ultimo film del 2003) che tutti continuiamo ad ammirare.

1. Agente 007 - Licenza di uccidere (1962)

Dominazione del mondo. Il solito sogno. I manicomi sono pieni di gente che crede di essere Napoleone. O Dio.

Sean Connery in una scena di Agente 007, licenza di uccidere
Sean Connery in una scena di Agente 007, licenza di uccidere

L'agente segreto di Sua Maestà britannica James Bond viene inviato in Giamaica per scoprire la verità dietro l'uccisione di John Strangways e della sua segretaria. L'uomo, sempre per conto dell'MI6 (ovvero il Secret Intelligence Service), era entrato in possesso di documenti riguardanti il misterioso Dr. No e i suoi esperimenti sull'isola di Crab Key. Bond dovrà così arrivare allo scienziato e rivelare i suoi piani, dietro i quali si nasconde una pericolosa organizzazione criminale. Avrà l'aiuto del collega statunitense Felix Leiter, dell'abile collaboratore Quarrel e di una ragazza, Honey Ryder, in cerca di vendetta contro il dottor No.

I tratti distintivi che resero Agente 007 - Licenza di uccidere una novità assoluta nel panorama cinematografico (e che andranno a caratterizzare negli anni la serie tratta dai romanzi di Ian Fleming) erano chiari fin da subito. Già dalla sequenza d'apertura, la cosiddetta gunbarrel, che mostra la canna di una pistola in fondo alla quale un uomo in smoking (ovvero Bond) cammina, si pone al centro e spara a colui che regge quell'arma, dando così avvio ai titoli di testa (ideati da Maurice Binder e arricchiti dalle animazioni di Trevor Bond). Il primo capitolo, oltre ad introdurre Sean Connery nel ruolo (il suo primo davvero importante, dopo gli esordi negli anni '50 e la partecipazione a Il giorno più lungo sempre nel 1962), propone infatti gli elementi che saranno ricorrenti nella saga: dagli abiti in stile british a quelli più esotici ma sempre eleganti dell'attore scozzese, passando per le armi in dotazione (tra cui la pistola Walther PPK) fino all'abilità negli scontri fisici e nell'intuire le mosse dei nemici. Tutte qualità tipiche di 007. Troviamo inoltre il capo della sezione MI6, M (interpretato da Bernard Lee), la splendida Miss Moneypenny (Lois Maxwell), la prima apparizione di Felix (qui impersonato da Jack Lord), il primo storico villain (Dr. No/Joseph Wiseman) e le prime due Bond Girl: la meno ricordata Sylvia Trench di Eunice Gayson e l'iconica Honey di Ursula Andress.

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2. A 007, dalla Russia con amore (1963)

Vino rosso con il pesce. Dovevo capirlo da questo.

Daniela Bianchi in 007, dalla Russia con amore
Daniela Bianchi in 007, dalla Russia con amore

Dopo aver perso i servigi del Dr. No, la SPECTRE medita vendetta nei confronti di James Bond portando avanti i propri piani, che mirano a eludere contemporaneamente i servizi segreti britannici e sovietici. L'organizzazione criminale e il suo Numero Uno intendono mettere le mani sul Lektor, una sofisticata macchina in grado di codificare crittogrammi, in possesso proprio dell'Unione Sovietica. Hanno però lo stesso obiettivo l'MI6 e la CIA, che dovranno anticipare i tempi. Per la missione viene inviato 007, il quale dovrà recarsi a Istanbul e mettersi dapprima in contatto con il diplomatico Ali Kerim Bey, quindi avvicinarsi al Lektor tramite l'agente sovietico Tatiana Romanova, inconsapevole pedina in mano alla SPECTRE poiché manovrata dal Numero Tre Rosa Klebb, ex membro del controspionaggio russo.

Diretto da Terence Young, A 007, dalla Russia con amore amplificò il successo del primo capitolo e fece compiere un salto ulteriore al personaggio di James Bond, anche grazie a un Connery ormai perfettamente a proprio agio nel ruolo e qui accanto a un'interprete femminile quale l'esordiente Daniela Bianchi: la sua Tatiana si innamora davvero di 007, anche se la relazione tra i due agenti durerà giusto il "tempo" tra questo film e il successivo. Aumentano i gadget a disposizione di Bond, ma anche i nemici: la SPECTRE si mostra nella sua struttura e, oltre ai già citati Numero Uno e Numero Tre, 007 dovrà affrontare anche Donald "Red" Grant, un abile e imponente agente dai metodi feroci (interpretato da Robert Shaw).

3. Marnie (1964)

Sai, contrariamente a quello che dicono i film e i giornali umoristici, il campo di battaglia di due persone sposate non è - ripeto: non è - la camera da letto. Il vero campo di battaglia è la stanza da bagno. È nel bagno e per il bagno che si creano le fratture e si combatte senza pietà.

Tippi Hedren e Sean Connery in una sequenza di Marnie
Tippi Hedren e Sean Connery in una sequenza di Marnie

Marnie (Tippi Hedren) è una bellissima ragazza vittima di un trauma infantile che ne ha segnato la personalità, rendendola psicologicamente fragile e spingendola a rubare e mentire senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Nonostante ciò, l'industriale Mark Rutland (Sean Connery), rimasto vedovo, se ne innamora dopo averla incontrata casualmente e dopo alcune vicissitudini la convince a sposarlo, nonostante lei non ricambi i suoi stessi sentimenti. Mark è convinto di avere la determinazione necessaria per permettere a Marnie di superare i traumi che la affliggono e ricevere finalmente l'amore della moglie, ma per farlo dovrà affrontare la diffidenza naturale della ragazza, sfidare le sue paure e affrontarle insieme a lei, prima di risalire all'origine dell'angoscia che la attanaglia da sempre.

Diretto da Alfred Hitchcock, scritto da Jay Presson Allen e tratto dal romanzo di Winston Graham, Marnie segnò una prima svolta nella carriera di Sean Connery, nonostante l'attore fosse ancora pienamente coinvolto nella saga di James Bond. Inizialmente dovette superare qualche incomprensione con Hitchcock (che ormai cambiava protagonista a ogni film dopo le lunghe collaborazioni con James Stewart e Cary Grant tra gli anni '40 e '50), e volle accertarsi della profondità della sceneggiatura, molto complessa e certamente ardua da mettere in scena nei primi anni '60, sia per tematiche affrontate che per l'asprezza di molte scene, necessarie alla resa drammatica del film. Il risultato fu eccellente e Marnie, nonostante una accoglienza iniziale tiepida da parte di critica e pubblico, è stato ampiamente rivalutato nel tempo.

4. Agente 007 - Missione Goldfinger (1964)

Figliola, ci sono delle cose che assolutamente non si fanno. Per esempio, bere Dom Perignon del '53 a una temperatura superiore ai 4 gradi centigradi: sarebbe peggio che ascoltare i Beatles senza tappi nelle orecchie.

Agente 007, Missione Goldfinger: Honor Blackman è l'esuberante Bond Girl Pussy Galore
Agente 007, Missione Goldfinger: Honor Blackman è l'esuberante Bond Girl Pussy Galore

Al termine di una brillante operazione di intelligence ma dopo aver involontariamente provocato l'uccisione della giovane Jill Masterson (Shirley Eaton) a causa della ritorsione del multimilionario Auric Goldfinger (Gert Fröbe) nei suoi confronti, James Bond viene richiamato all'ordine dal proprio capo M e inviato in missione per scoprire i loschi traffici dello stesso Goldfinger, la cui passione per l'oro è divenuta un'occasione per nascondere attività criminali che i servizi segreti britannici e americani intendono fermare. Il piano di Goldfinger è folle: impadronirsi della riserva aurea di Fort Knox per farvi esplodere un ordigno nucleare e vendere a cifre impensabili il proprio oro alle potenze internazionali.

Dapprima a Miami, poi sulle magnifiche Alpi Svizzere, poi ancora in Nord America: Agente 007 - Missione Goldfinger è primo film della saga a essere ambientato negli Stati Uniti ed è ritenuto da molti appassionati il capitolo perfetto della serie. L'ingresso in scena di Q (interpretato da Desmond Llewelyn) potenzia nettamente l'arsenale a disposizione di 007, ma tra tutti gli oggetti di scena il più iconico è certamente la Aston Martin DB5, indimenticabile nelle scene ambientate tra le montagne svizzere e dotata di marchingegni incredibili. Un nemico straordinario, una Bond Girl intrigante (la splendida Pussy Galore di Honor Blackman) e alcune delle sequenze scolpite nella storia della serie. Al terzo film nel ruolo di Bond, Connery era già un mito irraggiungibile.

L'attore scozzese tornerà a interpretare l'agente segreto altre tre volte, quantomeno nella serie ufficiale: in Agente 007, operazione tuono nel 1965, in Agente 007, si vive solo due volte nel 1967 e in Agente 007, una cascata di diamanti nel 1971, dopo aver già abbandonato la prima volta il ruolo a fine anni '60 (venne sostituito da George Lazenby in Agente 007, al servizio segreto di sua maestà del 1969). A 41 anni decise di lasciare definitivamente smoking e pistola per dedicarsi a un cinema differente da quello che lo ha comunque reso una delle figure più amate del grande schermo.

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5. Assassinio sull'Orient Express (1974)

Miss Debenham non è una donna! È una signora.

Assassinio sull'Orient Express: una momento del film
Assassinio sull'Orient Express: una momento del film

Sul treno Orient Express in viaggio da Istanbul a Londra, si trova il celebre investigatore Hercule Poirot e una serie di personalità notevoli, che saranno tutte coinvolte nel misterioso omicidio di Samuel Edward Ratchett, la cui vera identità è quella del criminale italiano-americano Cassetti, ritenuto il responsabile di un grave fatto di cronaca avvenuto qualche anno prima e che portò alla tragica morte di un'intera famiglia. Accoltellato nella propria cuccetta, dell'uccisione di Cassetti i tredici sospettati sembrano infatti soltanto apparentemente disinteressati.

Diretto da Sidney Lumet e scritto da Paul Dehn, Assassinio sull'Orient Express è ancora oggi uno dei migliori adattamenti mai realizzati dalle opere letterarie di Agatha Christie, con una regia maestra nel destreggiarsi tra le pieghe di un giallo straordinario e intramontabile. Ad interpretare Poirot un magnifico Albert Finney, punta di diamante di un cast del quale fanno parte anche Lauren Bacall, Ingrid Bergman (premiata con l'Oscar che sancì la pace tra la diva e Hollywood), Jacqueline Bisset, Michael York, Richard Widmark, Vanessa Redgrave, Martin Balsam, George Colouris, Jean-Pierre Cassel, Wendy Hiller e, naturalmente, Sean Connery nel ruolo del colonnello britannico Arbuthnot, ufficiale di ritorno da una permanenza in India, austero e integerrimo. Connery si calò perfettamente nel personaggio arricchendo il patrimonio artistico dell'opera.

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6. Il vento e il leone (1975)

Io ruggisco con sprezzo ma tu non senti; tuttavia come il leone io devo rimanere al mio posto, mentre tu non conoscerai mai il tuo.

Tangeri, 1904. Mulay Achmed Mohammed el-Raisuli, detto il Magnifico, sceicco delle tribù berbere del Riff, decide di rapire la vedova americana Eden Pedecàris (Candice Bergen) e i suoi due figli, chiedendo un alto riscatto e la testa del sultano del Marocco, a suo avviso prostrato alle potenze colonialiste europee. Nella contesa si inseriscono gli Stati Uniti del Presidente Theodore Roosevelt, che hanno così l'occasione per inserirsi nella questione nordafricana ma non prima di aver tentato di liberare gli ostaggi.

Nonostante qualche sostanziale differenza tra gli avvenimenti reali e quanto invece narrato nel film, Il vento e il leone è tra le produzioni più imponenti degli anni Settanta. Scritto e diretto da John Milius, la pellicola si impernia moltissimo sulla presenza scenica di Sean Connery, sfavillante nei costumi di Richard La Motte, ed evidenzia l'impostazione d'avventura propria del regista, a suo agio nelle location iberiche, pienamente fedeli all'ambientazione in Marocco.

7. Il nome della rosa (1986)

La sola prova dell'esistenza del diavolo è il nostro desiderio di vederlo all'opera.

Sean Connery ne Il nome della rosa
Sean Connery ne Il nome della rosa

Nel 1327, una serie di efferati delitti sconvolge la disputa sull'Ordine francescano che sta per svolgersi in una abazia sulle Alpi. Così, l'abate benedettino a capo del monastero invoca l'aiuto di Guglielmo di Baskerville (Sean Connery) e del suo novizio, Adso da Melk (Christian Slater), per scoprire chi si cela dietro le misteriose uccisioni. Spaventati dalla possibilità che tutto questo possa essere opera del maligno, i monaci sperano che Guglielmo possa risalire alla verità dei fatti. Nel frattempo, il dubbio sul proprio ruolo sembra attanagliare il giovane Adso; Guglielmo, invece, non riesce ancora a trovare una prova che possa condurlo al responsabile dei tragici accadimenti. Ma quando, finalmente, Guglielmo e Adso appaiono sulla strada giusta, l'abate toglie loro l'incarico per affidarlo all'inquisitore Bernando Gui (F. Murray Abraham).

Realizzato tra Cinecittà e l'Abbazia di Eberbach in Germania, Il nome della rosa non ottenne grande riscontro negli Stati Uniti ma realizzò uno degli incassi più alti degli anni '80 in Italia, registrando inoltre un record di ascolti (oltre 14 milioni di spettatori) al primo passaggio televisivo del 1988. Diretto da Jean-Jacques Annaud, tratto dal romanzo di Umberto Eco e scritto da Andrew Birkin, Gérard Brach, Howard Franklin e Alain Godard, il film si ricorda per la sua complessità di scrittura e per l'interpretazione vigorosa di Sean Connery, premiato per l'occasione con il BAFTA.

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8. The Untouchables - Gli Intoccabili (1987)

È proprio degno di uno come te: venire con un coltello ad uno scontro a fuoco.

Andy Garcia, Sean Connery e Kevin Costner in una scena de Gli Intoccabili.
Andy Garcia, Sean Connery e Kevin Costner in una scena de Gli Intoccabili.

Chicago, 1930. Durante l'epoca del Proibizionismo, il boss mafioso Al Capone (Robert De Niro) spadroneggia indisturbato, gestendo ogni tipo di malaffare e il traffico illegale dell'alcol. Per farlo, corrompe anche le istituzioni cittadine e si fa beffe delle forze dell'ordine, che non riescono ad opporre resistenza. Tutto cambia quando l'agente del Tesoro Eliott Ness (Kevin Costner) viene incaricato di formare una squadra per combattere il criminale e i suoi accoliti. Dopo i fallimenti iniziali, la svolta arriverà con l'incontro tra Elliott e Jimmy Malone (Sean Connery), un poliziotto irlandese dai metodi persuasivi e dall'inattaccabile integrità morale. Così, Ness lo nomina suo collaboratore e insieme a Malone recluta il giovane agente George Stone (Andy Garcia), abile e perspicace, e Oscar Wallace (Charles Martin Smith), un contabile inviato da Washington che cerca di risalire agli affari loschi di Capone utilizzando i suoi movimenti finanziari.

Un cult degli anni '80 per la regia di Brian De Palma. Scritto da David Mamet, Gli Intoccabili - The Untouchables è un film che affronta tematiche come la ricerca della giustizia, il sacrificio determinato dal proprio ruolo e l'amicizia, attraverso sequenze d'azione memorabili (compresa una celebre citazione a La corazzata Potëmkin), dialoghi scolpiti nell'immaginario collettivo (Tu non hai trovato niente, tu sei solo chiacchiere e distintivo!) e un'altissima resa spettacolare e altrettanto drammatica, suggellata dalla colonna sonora di Ennio Morricone. Il film rappresentò, soprattutto, la definitiva consacrazione di Sean Connery, che per la straordinaria interpretazione di Jimmy Malone ottenne il Premio Oscar e il Golden Globe come miglior attore non protagonista.

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9. Indiana Jones e l'ultima crociata (1989)

Mi ero sbagliato a giudicarti, Walter! Sapevo che avresti venduto anche tua madre per un'anfora etrusca, ma non sapevo che avresti venduto il tuo paese e la tua anima alla feccia del genere umano.

Harrison Ford  e Sean Connery in una scena di indiana Jones e l'ultima crociata
Harrison Ford e Sean Connery in una scena di indiana Jones e l'ultima crociata

Europa, 1938. Mentre si trovava sulle tracce del Santo Graal, il calice con il quale Gesù Cristo celebrò l'Ultima Cena e con cui venne raccolto il sangue del Redentore, l'archeologo e professore Henry Jones sparisce. Così il figlio Henry Jones Jr., ovvero il nostro già conosciuto Indiana Jones, deve partire alla sua ricerca. Con l'aiuto di una collega, rintraccia a Venezia la tomba di un crociato che gli fornisce alcune indicazioni ma soprattutto ritrova il padre, caduto prigioniero dei nazisti che vorrebbero mettere per primi le mani sul Graal e sfruttare le leggendarie e straordinarie peculiarità che si dice possieda, tra cui quello di donare l'immortalità...

Prima dell'epico finale in Medio Oriente, già dal prologo Indiana Jones e l'ultima crociata regala sequenze di straordinario impatto visivo e spettacolare che lo caratterizzano per tutta la durata. Scritto da Jeffrey Boam, esso è indubbiamente il capitolo più amato della saga diretta da Steven Spielberg e prodotta da Lucasfilm. Soprattutto per il duetto indimenticabile composto da Harrison Ford e Sean Connery: padre e figlio che si ritrovano, si scontrano e si sostengono, uniti dalla passione per l'archeologia che da sempre li ha animati. Senza mai prendersi troppo sul serio, Junior (come lo chiama affettuosamente il padre) e il vecchio professor Jones andranno a caccia del reperto più prezioso che possa esistere, e forse per questo giustamente inaccessibile per gli uomini.

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10. Caccia a Ottobre Rosso (1990)

Là dove vado, non mi puoi seguire.

Caccia
Una scena di Caccia a ottobre rosso

Nel 1984, mentre la Guerra Fredda tra Stati Uniti e Russia è al culmine, nel nord dell'Oceano Atlantico prende il mare il sottomarino nucleare Ottobre Rosso, l'ultimo ritrovato tecnologico e militare dell'Unione Sovietica. A comandarla è Marco Ramius, il più anziano e rispettato ufficiale della marina sovietica. L'Ottobre Rosso sta testando un nuovo metodo di propulsione silenziosa che gli consente di muoversi senza alcun rumore, diventando inafferrabile per i nemici. I servizi segreti della CIA, messi sull'avviso da alcune prove fotografiche, chiamano a rapporto l'analista Jack Ryan, esperto di tattica militare marina e profondo conoscitore di Ramius. Le intenzioni di quest'ultimo sono assolutamente imprevedibili, anche per i russi: egli intende infatti disertare e consegnare l'Ottobre Rosso agli americani, essendo ormai stanco e disilluso dopo anni in mare. Ryan, unendo gli indizi a sua disposizione, è l'unico ad aver compreso realmente le intenzioni di Ramius. Incaricato dal viceammiraglio James Greer di cercare di risolvere la pericolosa questione, Ryan dovrà affrontare le alte cariche politiche e militari statunitensi e imbarcarsi in una missione apparentemente impossibile, per evitare l'esplosione di una guerra nucleare.

Diretto da John McTiernan, scritto da Larry Ferguson, Donald E. Stewart e tratto dal romanzo di Tom Clancy, Caccia a Ottobre Rosso è tra i migliori film di Sean Connery oltre che tra i film d'azione più importanti e imponenti del cinema contemporaneo: può vantare una regia straordinaria, un comparto tecnico e visivo di prim'ordine e un cast sensazionale, oltre a una verosimiglianza narrativa frutto in particolare dell'abilità dello scrittore statunitense. Tra Alec Baldwin, James Earl Jones, Scott Glenn, Sam Neill, Joss Ackland, Richard Jordan, Tim Curry e Stellan Skarsgard, spicca ovviamente Sean Connery nel ruolo del protagonista Marco Ramius: probabilmente il personaggio che, insieme al Malone di The Untouchables, più di tutti ha caratterizzato la carriera dell'attore scozzese dopo gli anni fantastici di 007. Difficile inoltre, anche tra i film più recenti, trovare un action più strutturato e ben realizzato come quello diretto da McTiernan.

"E il mare concederà a ogni uomo nuove speranze, come il sonno porta i sogni". Be'... Cristoforo Colombo.

Benvenuto nel Nuovo Mondo, signore.