Risate natalizie con 5 commedie italiane da recuperare in streaming su Infinity+

Su Infinity+, è arrivata la Collection Bianco, rosso e Natale: una collezione di commedie italiane per passare le feste in famiglia con tanti sorrisi. Tra film prettamente natalizi, commedie cult entrate nella storia e grandi successi degli ultimi anni, ecco 5 commedie da non perdere.

Risate natalizie con 5 commedie italiane da recuperare in streaming su Infinity+

C'era una volta il Natale al cinema. Era abitudine di tanti di noi, il 25 o il 26, di alzarsi da tavola e di andare al cinema. E di solito a vedere una commedia italiana, che fosse il classico Cinepanettone o altre commedie leggermente più raffinate. Oggi ci sono i servizi in streaming, e tante delle commedie che vedevamo a Natale si possono vedere da casa (ma, attenzione, in sala ci sono dei grandi film, quindi andate anche al cinema!). Su Infinity+, infatti, è arrivata la Collection Bianco, rosso e Natale. Il titolo è un chiaro omaggio a un film che amiamo molto, ma, soprattutto, vuole significare che è una collezione di commedie italiane. Ci sono dei titoli strettamente legati al Natale, come Il primo Natale, Natale da Chef, Un Natale al Sud, Indovina chi viene a Natale?, Il peggior Natale della mia vita, A Natale mi sposo. Ci sono dei titoli che, pur non prettamente natalizi, sono commedie perfette da gustare a Natale. E poi ci sono dei titoli che sono semplicemente nella storia della nostra commedia. Ecco allora 5 commedie italiane da recuperare in streaming.

1. Il primo Natale

Il Primo Natale Ficarra Picone
Il primo Natale: Ficarra e Picone in una scena del film

Lo avevamo definito il "Cinecannolo", su Movieplayer, in occasione della sua uscita. Perché Il primo Natale, il film di Ficarra e Picone del 2019, è un film di Natale completamente diverso dai Cinepanettoni. È divertente senza essere mai volgare, è delicato, è legato alla realtà. Non poteva essere altrimenti, visto che è stato scritto da Nicola Guaglianone e Fabio Testini insieme al duo comico. E Guaglianone ha sempre uno sguardo molto particolare sugli ultimi, che dà al film un tocco speciale. Oltre ad essere un grande fan del cinema anni Ottanta. E così Il primo Natale, come Non ci resta che piangere, porta i due protagonisti indietro nel tempo, molto indietro, fino a quel "primo Natale", negli anni in cui è nato Gesù, in Palestina. Quello che ne esce così è un "presepe vivente" dove la gag nascono soprattutto dal fatto che Salvo e Valentino - che interpretano un ladro e un prete - vengano dal futuro e sappiano cosa sarebbe accaduto in seguito. I due degli opposti che si attraggono funziona: Salvo e Valentino sono il diavolo e l'acqua santa, il cinico e l'appassionato, l'uomo di ragione e l'uomo di fede. E hanno a che fare con un villain da antologia, il Re Erode di Massimo Popolizio. E attenzione a quel cannolo... Se vi piace Il primo Natale, nella collection di Infinity+ trovate anche altri film di Ficarra e Picone, come L'ora legale e Andiamo a quel paese.

Il primo Natale, la recensione: Ficarra e Picone ci portano nel loro presepe vivente

2. Tolo Tolo

Tolo Tolo 4
Tolo Tolo: Checco Zaolne e Manda Tourè in una scena del film

Se Ficarra e Picone confezionavano il "Cinecannolo", possiamo dire che Checco Zalone, a ogni festività, preparava sempre un gustoso "Cinepanzerotto". La definizione, al di là della provenienza geografica del nostro Luca Medici, ha un senso: i suoi film sono un po' più saporiti e piccanti, ed erano soliti arrivare dopo Natale, saltando l'agone natalizio e sbancando puntualmente il botteghino. È stato così anche per questo Tolo Tolo, che arrivava al cinema il 1° gennaio del 2020, finendo per essere l'ultimo grande incasso al cinema prima della pandemia. La formula dei film di Checco Zalone è la stessa, quella del "Candido" che si trova in un mondo più grande di lui e che non capisce appieno. Stavolta, però, è anche un Checco completamente nuovo: il film nasce da un soggetto di Paolo Virzì che poi ha lasciato la palla completamente all'attore pugliese. La storia è quella di un uomo che, dopo il fallimento della sua attività, si rifugia in Kenya, dove fa il cameriere in un resort. L'improvviso scoppio di una guerra lo costringe a scappare e a tornare in Italia, compiendo quello che è il viaggio di molti migranti attraverso il deserto, la Libia, e il mare aperto. È un Checco Zalone diverso, più duro, coraggioso, con momenti spiazzanti. Ma anche le solite, tante, risate, che da anni assicura Checco. Per una maratona, andate anche a rivedervi, nella collection di Infinity+, Che bella giornata e Quo Vado?.

Tolo Tolo, la recensione: Checco Zalone e quel fascismo che è come la candida

3. Odio l'estate

4216 Paologalletta
Odio l'estate: una divertente foto dal set

A gennaio 2020, ma alla fine del mese, usciva anche un altro piccolo grande film. Odio l'estate è un gioiellino che ci riporta Aldo, Giovanni e Giacomo come li avevamo conosciuti. Con la loro comicità legata alla realtà e alle piccole cose, quella in cui mettono in scena loro tre, i loro classici personaggi con i loro caratteri, i loro pregi e i loro difetti. In Odio l'estate Aldo, Giovanni e Giacomo sono tre uomini che non si conoscono tra loro: ognuno parte con la propria famiglia per una casa al mare, ma i tre capiscono ben presto di aver prenotato la stessa casa. E allora tocca sperimentare la convivenza. Aldo, Giovanni e Giacomo, nonostante gli anni passino, ci regalano un film che ha la freschezza degli esordi, quelli di Tre uomini e una gamba, Così è la vita, Chiedimi se sono felice. Il loro è un po' buddy movie e un po' road movie, con (auto)citazioni gustosissime, che ci fanno ritornare ragazzi, quando li guardavamo a Mai dire Gol e al cinema coi loro primi film. I loro personaggi sono cresciuti con loro, e ora, nella storia, anche le mogli e i figli hanno il loro spazio, dando vita a un film corale. Nella collection di Infinity+, se vi piacciono Aldo, Giovanni e Giacomo, trovate anche La banda dei Babbi Natale e Fuga da Reuma Park.

Odio l'estate: Aldo, Giovanni e Giacomo di nuovo in gran forma, parola di Brunori Sas

4. Bianco, rosso e Verdone

La locandina di Bianco, rosso e Verdone
La locandina di Bianco, rosso e Verdone

Insieme a tre dei maggiori successi italiani degli ultimi anni vi presentiamo due film che hanno fatto la Storia della nostra commedia, dando il là a fortunatissime carriere. La prima è quella di Carlo Verdone. Bianco, rosso e Verdone (1981) è il film che, dopo i fortunati inizi in tv e a teatro e al film d'esordio, Un sacco bello, ha contribuito a dare il via alla carriera cinematografica di Carlo Verdone. E ancora oggi è un cult da vedere e rivedere, pronunciando le batture a memoria. Un sacco bello è ancora un film di personaggi: Furio, il pignolo, Mimmo, il tontolone, che riprende il Leo di Un sacco bello, e Pasquale Amitrano, l'emigrante italiano, un personaggio che non parla, ma comunica attraverso le sue espressioni. I tre personaggi si spostano in macchina per andare a votare. Accanto ai tre protagonisti, tutti interpretati da Verdone, ecco Sora Lella nella parte della nonna di Mimmo, e Mario Brega, nella parte del camionista Principe, quello di "sta mano po' esse fero e po' esse piuma", che fu scritta apposta per lui. Sembra incredibile, ma Sergio Leone, produttore del film, non amava il personaggio di Furio. Per testare la sua riuscita Verdone organizzò una proiezione a casa sua con Alberto Sordi, Monica Vitti e Paulo Roberto Falcao per cercare di capire le reazioni di quel pubblico privilegiato. Alla fine della proiezione Alberto Sordi abbracciò Carlo Verdone. E gli disse: "Abbracciami, amore mio... quel marito è una cosa straordinaria!". E così Furio entrò nella Storia del cinema italiano.

Bianco, rosso e Verdone: la galleria dei freak tricolori di Carlo Verdone

5. Fantozzi (versione restaurata)

Fanto1
Fantozzi: una scena del film

Nella collezione Bianco, rosso e Natale trovata un altro film cult. È quel Fantozzi (in versione restaurata), il film del 1975 di Luciano Salce, con Paolo Villaggio, che diede il via alla saga di uno dei personaggi più riusciti e amati della nostra commedia. Nato dai libri di Paolo Villaggio, Fantozzi ha dato il via a una serie fulminante di film: Fantozzi, Il secondo tragico Fantozzi, Fantozzi contro tutti e Fantozzi subisce ancora. Poi sarebbe diventato un po' una macchietta, un cartoon. Ma nel primo film, e nei tre che seguirono, Paolo Villaggio riuscì a mettere a punto una miscela esplosiva di gag irresistibili ed esilaranti e di satira sociale e politica inedita. Il ragionier Ugo Fantozzi è solo l'apice di una galleria di personaggi grotteschi, iperbolici, eppure allo stesso tempo tremendamente reali: la signora Pina, la figlia Mariangela, il ragionier Filini, il ragioner Calboni, la signorina Silvani e molti altri. È un altro film da non perdere, e da guardare tutti insieme a Natale.

Fantozzi torna al cinema: intervista a Paolo Villaggio e Anna Mazzamauro