Malin Akerman su Rampage: “Finalmente una villain donna che non ha rimorsi a essere cattiva”

Intervista a Malin Akerman, antagonista di The Rock in Rampage - Furia animale, in cui è una donna d'affari senza scrupoli che dà vita a tre mostri geneticamente modificati. Dal 12 aprile nelle sale italiane.

Rampage - Furia animale: Malin Akerman in una scena del film
Rampage - Furia animale: Malin Akerman in una scena del film

Abiti scuri e fascianti, chioma corvina e nessuna forma di empatia per il prossimo, nemmeno suo fratello: la solare Malin Akerman si è lasciata completamente trasformare in Rampage - Furia animale, film di Brad Peyton dal 12 aprile nelle sale italiane, in cui interpreta Claire Wyden, donna d'affari che sta lavorando a un virus geneticamente modificato da usare come arma.

Qualcosa va però storto e il virus infetta tre animali: un lupo, un coccodrillo e un gorilla, George, ospite dello zoo di San Diego, che ha un rapporto speciale con il primatologo Davis Okoye (Dwayne Johnson), con cui comunica tramite il linguaggio dei segni. Le tre bestie diventano gigantesche e aggressive, ma a Claire sembra non importare, anzi: sono il suo esperimento di laboratorio sul campo.

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Rampage: Dwayne Johnson in una foto del film
Rampage: Dwayne Johnson in una foto del film

Ispirato all'omonimo videogioco anni '80, Rampage ha dovuto creare dal nulla l'antagonista della situazione e il ruolo è andato ad Akerman, che siamo abituati ad associare a un'eroina positiva - memorabile la sua Spettro di Seta in Watchmen di Zack Snyder -, mentre qui è pura malvagità: non esita a sparare e non si fa intimorire nemmeno da The Rock.
Un aspetto del personaggio che ha molto divertito l'attrice, come ci ha raccontato a Londra, all'anteprima europea di Rampage: "È stato così liberatorio e bello! È una cosa strana da dire, ma è stato fantastico non doversi preoccupare, liberarsi da qualsiasi forma di empatia ed essere libera di essere malvagia. Il mio personaggio è molto motivato e ha un obiettivo, che non riflette i miei, ed è per questo che è così divertente, perché mi ha permesso di essere completamente diversa." In più, fa tutto con i tacchi: "È quello che fanno le villain! Gli uomini non sanno farlo. Beh non tutti, alcuni sì".

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Da grandi poteri derivano grandi responsabilità

Rampage - Furia animale: Dwayne Johnson in una scena del film
Rampage - Furia animale: Dwayne Johnson in una scena del film

Claire è il simbolo di un grande potere nelle mani sbagliate: abbiamo chiesto all'attrice perché secondo lei molto spesso qualcosa di positivo come la ricerca scientifica, che potenzialmente potrebbe essere usata per fare del bene, viene invece sfruttata solo per fare profitto: "Non lo so. Vorrei che non lo facessimo. Credo sia un aspetto triste del mondo: andando a scavare si può scoprire chi c'è dietro e in genere la risposta è potere, soldi e persone arrabbiate. La manipolazione genetica è reale, la CRISPR sta accadendo adesso: sono stati sintetizzati dei sieri che aiutano a combattere le malattie autoimmuni, ma se finiscono nelle mani sbagliate chissà cosa potrebbe succedere. Con queste cose il confine è sottile."

Rampage: Dwayne Johnson, Naomie Harris e Jeffrey Dean Morgan in una foto scattata sul set
Rampage: Dwayne Johnson, Naomie Harris e Jeffrey Dean Morgan in una foto scattata sul set

Per rimediare al disastro scatenato da Claire, il personaggio di Johnson, Davis, si ritrova spesso a dover pensare velocemente e a cercare soluzione diverse: è una qualità che ogni buon leader dovrebbe avere? Secondo Akerman: "Una delle cose che ha detto Obama è: conto su di voi, siete le radici. Lavoriamo insieme. Se prendiamo in considerazione dei movimenti, capiamo che è questo che fa cambiare idea alle persone. Credo che un grande leader debba saper ascoltare: devi saper ascoltare le persone. Se non lo fai non sei un leader, ma un dittatore."

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La nostra intervista a Malin Akerman