Come anticipato il mese scorso parlando dei titoli da Oscar di quest'anno, una sostanziale incertezza caratterizza al momento l'imminente awards season americana: una situazione dovuta anche all'esiguo numero di produzioni hollywoodiane realizzate nell'anno 2024, complici gli scioperi che avevano paralizzato l'industria per diversi mesi. Pertanto, le indicazioni più significative per la corsa agli Oscar 2025 sembrano arrivare dai Festival di Cannes e Venezia, con diversi titoli dal taglio più autoriale che potrebbero farsi strada durante la stagione dei premi.
Nell'assenza di un mega-favorito paragonabile al fenomeno Oppenheimer per la scorsa annata, e con il rinvio al 2025 del film vincitore del Festival di Toronto (The Life of Chuck di Mike Flanagan), vi proponiamo di seguito i nostri consueti pronostici sui favoriti per gli Oscar nelle categorie principali: classifiche con aggiornamenti mensili riguardanti titoli, registi e interpreti con le maggiori possibilità di figurare fra i candidati per la 97esima edizione degli Oscar...
Miglior Film
Ottobre: In un panorama che non presenta un ampio numero di favoriti, per ora quattro titoli beneficiano di un sostegno talmente ampio, da parte della critica, da poter essere considerati contendenti sicuri per l'Oscar come miglior film: la travolgente commedia Anora di Sean Baker, ricompensata con la Palma d'Oro al Festival di Cannes; il dramma carcerario Nickel Boys di RaMell Ross; The Brutalist, cupo dramma sul capitalismo americano firmato da Brady Corbet, Leone d'Argento per la miglior regia alla Mostra di Venezia; e l'amalgama fra crime e musical Emilia Pérez di Jacques Audiard, pluripremiato a Cannes. In assenza di una concorrenza agguerrita, godono di chance eccellenti pure il thriller Conclave di Edward Berger e il kolossal di fantascienza Dune - Parte due di Denis Villeneuve.
In attesa del responso che riceverà a fine anno il biopic su Bob Dylan A Complete Unknown, altre opere che puntano agli Oscar sull'onda dei loro consensi festivalieri risultano essere La stanza accanto di Pedro Almodóvar, Leone d'Oro a Venezia, e I'm Still Here di Walter Salles, mentre è stato accolto con entusiasmi assai più contenuti Blitz, dramma a sfondo bellico diretto da Steve McQueen.
Novembre: Si rafforzano le chance dei favoriti della prima ora nella corsa per il miglior film, con Anora e Conclave che stanno raccogliendo discrete cifre al box-office americano, in attesa dell'uscita a fine anno di altri contendenti di peso quali Nickel Boys, The Brutalist e A Complete Unknown, quest'ultimo accolto positivamente dai primi responsi della critica. A penetrare nella decina dei nominati all'Oscar potrebbe esserci anche il musical fiabesco Wicked, al suo debutto nelle sale e forte dell'enorme interesse che sta attirando in America; un destino simile potrebbe essere riservato a Il gladiatore II, nel caso in cui il sequel di Ridley Scott riesca a guadagnarsi i favori di un'ampia fetta di pubblico.
Dicembre: In questo mese le nomination ai Golden Globe e ai Critics' Choice Award, insieme ai numerosi premi regionali della critica americana, hanno fornito delle importanti indicazioni rispetto alla corsa agli Oscar: in particolare in merito al plebiscito attorno a Conclave e al musical Emilia Pérez (quest'ultimo forte di ben dieci candidature ai Golden Globe), che schizzano in cima alla classifica dei favoriti accanto ad Anora, altro beniamino della critica. In netta crescita pure le quotazioni di Wicked, sull'onda del gigantesco successo di pubblico del musical diretto da Jon M. Chu, e di The Substance, galvanizzato da un ottimo riscontro in questa fase dell'awards season; al contrario, sembra aver perso spinta la campagna di Nickel Boys, che dovrebbe comunque riuscire a ricavarsi un posto nella decina dei candidati dell'Academy.
Gennaio: Il trionfo ai Golden Globe ha consolidato una volta per tutte Emilia Pérez e The Brutalist fra le teste di serie di questa categoria, mentre le nomination agli Screen Actors Guild Award hanno confermato la popolarità trasversale di titoli quali Conclave e Anora, nonché di film come A Complete Unknown e Wicked, che hanno fatto il pieno di candidature. Anche Dune - Parte due, The Substance e A Real Pain hanno la nomination all'Oscar come miglior film ormai a portata di mano, mentre assai più incerta è la gara per l'ultimo posto della categoria: si tratterà probabilmente di un duello fra due drammi carcerari narrati da una prospettiva afroamericana, ovvero Sing Sing e Nickel Boys, con Challengers come potenziale "terzo incomodo".
- 1) Emilia Pérez (Jacques Audiard) [+2]
- 2) Conclave (Edward Berger) [-1]
- 3) Anora (Sean Baker) [-1]
- 4) The Brutalist (Brady Corbet) [=]
- 5) A Complete Unknown (James Mangold) [+1]
- 6) Wicked (Jon M. Chu) [-1]
- 7) Dune - Parte due (Denis Villeneuve) [=]
- 8) The Substance (Coralie Fargeat) [+1]
- 9) A Real Pain (Jesse Eisenberg) [+1]
- 10) Sing Sing (Greg Kwedar) [+1]
- 11) Nickel Boys (RaMell Ross) [-3]
- 12) Challengers (Luca Guadagnino) [+1]
- 13) The Apprentice (Ali Abbasi) [new entry]
- 14) All We Imagine as Light (Payal Kapadia) [new entry]
- 15) The Last Showgirl (Gia Coppola) [new entry]
Anora, la recensione: la sexy, scalmanata ed emotiva rom-com di Sean Baker
Miglior Regista
Ottobre: Analogamente alla competizione per il miglior film, anche per l'Oscar come miglior regista si profila la possibile presenza di diversi cineasti che si sono distinti nei principali festival cinematografici del 2024. Fra questi i più quotati appaiono senz'altro gli americani Brady Corbet, per la sontuosa e immersiva messa in scena di The Brutalist, RaMell Ross, con la duplice soggettiva utilizzata per l'intera durata del suo Nickel Boys, e Sean Baker, che conferisce ad Anora il ritmo dinamico e la vivacità scatenata di una moderna screwball comedy. È assai probabile inoltre che in questa cinquina possa guadagnarsi un posto il cineasta francese Jacques Audiard per l'acclamato Emilia Pérez, o che ricompaia (ventidue anni dopo la nomination per Parla con lei) il maestro spagnolo Pedro Almodóvar grazie a La stanza accanto; ma fra i presunti contendenti non sono da sottovalutare neppure il canadese Denis Villeneuve, che torna alla carica con il sequel del suo fortunatissimo Dune, e l'inossidabile Ridley Scott per Il gladiatore II.
Novembre: Situazione pressoché invariata nella corsa all'Oscar per la regia: una categoria in cui Brady Corbet, RaMell Ross e Sean Baker restano i potenziali favoriti, ma in cui potrebbero trovare posto anche due giganti del cinema d'autore europeo, Jacques Audiard e Pedro Almodóvar. Da non sottovalutare, fra i possibili candidati, il regista tedesco Edward Berger, che in questa categoria aveva già sfiorato una nomination per Niente di nuovo sul fronte occidentale e che quest'anno potrebbe beneficiare dei consensi unanimi per il suo thriller politico Conclave.
Dicembre: Analoga crescita di consensi, nella competizione per la miglior regia, in favore di Jacques Audiard, lanciatissimo grazie all'entusiasmo per il suo Emilia Pérez, e per Edward Berger, che dopo aver mancato la nomination per un soffio due anni fa ora pare avviato a conquistare una candidatura in questa categoria. Conservano ottime chance anche gli statunitensi Brady Corbet e Sean Baker, ma per il resto la partita è apertissima: la nomination a sorpresa ai Golden Globe potrebbe essere un eccellente presagio per la regista indiana Payal Kapadia, autrice di All We Imagine as Light, o per la cineasta francese Coralie Fargeat, per quanto il suo The Substance rischi di risultare un film più divisivo.
Gennaio: Quattro nomi rimangono pressoché certi per la cinquina dell'Oscar, avendo registrato candidature per tutti i premi principali dell'awards season: Brady Corbet, vincitore del Golden Globe per The Brutalist, Jacques Audiard, Edward Berger e Sean Baker. A contendersi il quinto posto saranno probabilmente l'indiana Payal Kapadia, adorata dalla critica per il suo All We Imagine as Light, e la francese Coralie Fargeat, sull'onda del successo di The Substance;la candidatura al BAFTA lascia uno spiraglio di speranze per Denis Villeneuve per il kolossal Dune - Parte due, mentre appare ormai fuori dai giochi RaMell Ross per Nickel Boys.
- 1) Brady Corbet, The Brutalist [+2]
- 2) Jacques Audiard, Emilia Pérez [-1]
- 3) Edward Berger, Conclave [-1]
- 4) Sean Baker, Anora [=]
- 5) Payal Kapadia, All We Imagine as Light [=]
- 6) Coralie Fargeat, The Substance [+1]
- 7) Denis Villeneuve, Dune - Parte due [+3]
- 8) James Mangold, A Complete Unknown [new entry]
- 9) RaMell Ross, Nickel Boys [-3]
- 10) Mohammad Rasoulof, Il seme del fico sacro [-2]
The Brutalist, recensione: Brady Corbet entra nell'Olimpo dei grandi
Miglior Attore
Ottobre: Adrien Brody, l'intenso protagonista di The Brutalist, si prepara a tornare in competizione per l'Oscar come miglior attore ventidue anni dopo il premio ottenuto per Il pianista, mentre Ralph Fiennes, magnetico interprete di Conclave, punta alla terza nomination della propria carriera ventotto anni dopo Il paziente inglese. Due candidati pressoché certi, a cui si aggiunge un terzo che, perlomeno sulla carta, potrebbe rivelarsi un contendente formidabile: Timothée Chalamet, che in A Complete Unknown si immergerà nel ruolo di un giovane Bob Dylan. Il supporto della critica potrebbe portare a una seconda candidatura pure Colman Domingo grazie a una piccola ma apprezzata produzione indipendente, Sing Sing, mentre Sebastian Stan ha ricevuto notevoli consensi per due ruoli molto differenti: un rampante Donald Trump in The Apprentice e un attore in crisi in A Different Man.
Novembre: A oltre due decenni di distanza dalla loro ultima candidatura all'Oscar, sono pronti a tornare nell'agone degli Academy Award l'attore britannico Ralph Fiennes, carismatico protagonista di Conclave, e l'intenso Adrien Brody di The Brutalist; ma ha una nomination sotto ipoteca pure Timothée Chalamet, in virtù dei primi commenti entusiastici sulla sua interpretazione di Bob Dylan in A Complete Unknown. Al di là di questo 'podio', la sfida rimane apertissima: Daniel Craig potrebbe guadagnarsi la prima nomination della propria carriera grazie a Queer (sempre che il film non risulti troppo estremo per i gusti dell'Academy), mentre una tendenza più mainstream potrebbe favorire invece il divo in ascesa Paul Mescal, erede di Russell Crowe ne Il gladiatore II.
Dicembre: Se lo scorso mese ha portato a diversi cambiamenti nelle competizioni per miglior film e regia, la situazione appare invece pressoché invariata nella corsa all'Oscar per il miglior attore, con Ralph Fiennes, Adrien Brody e Timothée Chalamet che si confermano candidati pressoché certi, mentre rafforzano le proprie chance pure Colman Domingo e Daniel Craig, sebbene i loro film abbiano ricevuto minore visibilità. La doppia nomination ai Golden Globe potrebbe costituire un ottimo segnale per Sebastian Stan, che tuttavia potrebbe vedere i voti in suo favore ripartiti tra due film differenti, The Apprentice e A Different Man.
Gennaio: Quattro interpreti hanno fatto il pieno di candidature per tutti i trofei principali dell'awards season e, pertanto, possono essere considerati candidati in pectore anche per l'Oscar come miglior attore: i veterani Ralph Fiennes e Adrien Brody, quest'ultimo vincitore del Golden Globe per The Brutalist, il lanciatissimo Timothée Chalamet e Colman Domingo per Sing Sing. Il quinto posto della cinquina sembrava riservato a Daniel Craig per Queer, ma ai BAFTA Award Craig è stato escluso a favore di Sebastian Stan, candidato per il suo ritratto di Donald Trump in The Apprentice; questo dato, sommato alle lodi riscosse da Stan anche per A Different Man (che gli è valso il Golden Globe), potrebbero portare l'attore di origine rumena a ritagliarsi un posto nella rosa dell'Oscar, proprio a scapito dell'ex 007.
- 1) Ralph Fiennes, Conclave [=]
- 2) Adrien Brody, The Brutalist [=]
- 3) Timothée Chalamet, A Complete Unknown [=]
- 4) Colman Domingo, Sing Sing [=]
- 5) Sebastian Stan, The Apprentice [+1]
- 6) Daniel Craig, Queer [-1]
- 7) Sebastian Stan, A Different Man [=]
- 8) Hugh Grant, Heretic [new entry]
- 9) Glenn Powell, Hit Man [-1]
- 10) Jesse Eisenberg, A Real Pain [-1]
Oscar 2025: da Anora a The Brutalist, i 10 film da tenere d'occhio
Miglior Attrice
Ottobre: Assai più serrata e affollata, almeno a giudicare dalle premesse, è la competizione per l'Oscar come miglior attrice, con una varietà di interpreti lodatissime per le proprie performance. Fra queste, la bravissima protagonista di Anora, la giovane Mikey Madison, è forse l'unica ad aver già messo sotto seria ipoteca la nomination. Ma il plauso ottenuto ai Festival di Cannes e Venezia potrebbe rivelarsi un ottimo punto a favore anche per Angelina Jolie, che in Maria presta il volto alla Callas negli ultimi giorni della sua vitta, per la struggente Fernanda Torres, madre di famiglia nel dramma argentino I'm Still Here e per Karla Sofía Gascón, capofila del cast di Emilia Pérez; occhio però pure a Marianne Jean-Baptiste, apprezzatissima in Hard Truths di Mike Leigh, e a una sorprendente Demi Moore, diva in declino nell'horror The Substance, che sta attirando notevole attenzione pure presso il pubblico e potrebbe valerle la prima candidatura della sua carriera.
Novembre: La rivelazione di Anora, Mikey Madison, e Angelina Jolie, star di Maria, restano le due candidate pressoché certe per l'Oscar come miglior attrice, ma crescono sempre di più anche le quotazioni di Karla Sofía Gascón, personaggio eponimo del musical a tinte noir Emilia Pérez e ponta a diventare la prima interprete dichiaratamente transgender in lizza per un Academy Award. Per il momento non si registrano variazioni significative in questa categoria, con un ampio numero di potenziali candidate (fra cui attrici quali Demi Moore, Tilda Swinton e Nicole Kidman) e l'attesa dei primi precursors in grado di definire maggiormente la situazione.
Dicembre: Se Mikey Madison, Angelina Jolie e Karla Sofía Gascón hanno visto ribadito il proprio statuto di candidate in pectore per l'Oscar come miglior attrice, il successo registrato da The Substance ai Golden Globe, ai Critics' Choice Award, nonché il positivo responso al box-office, dovrebbero aver messo sotto seria ipoteca la nomination per Demi Moore: per la star di Ghost, si tratta del ruolo più acclamato della sua carriera e, con tutta probabilità, del suo debutto agli Oscar in qualità di concorrente. Agguerritissima la sfida per l'ultimo posto della cinquina, che vede in lizza Marianne Jean-Baptiste, lodatissima dalla critica per Hard Truths, Nicole Kidman, premiata alla Mostra di Venezia per il controverso Babygirl, e Cynthia Erivo, nel caso in cui l'entusiasmo per Wicked dovesse contagiare anche i membri dell'Academy.
Gennaio: Tre attrici hanno messo sotto solidissima ipoteca la candidatura all'Oscar: Demi Moore, nuova favorita sull'onda della vittoria del Golden Globe per The Substance, Mikey Madison e Karla Sofía Gascón. Crescono nettamente, nel frattempo, le quotazioni di altre due potenziali nominate: l'attrice brasiliana Fernanda Torres, premiata a sorpresa con il Golden Globe per il dramma Io sono ancora qui, e Cynthia Erivo, in lizza per tutti i trofei più importanti della stagione grazie a Wicked. Da non escludere, però, un colpo di scena in favore di Marianne Jean-Baptiste, che ha appena ottenuto la nomination al BAFTA Award per la sua applauditissima performance in Hard Truths, mentre appare ormai fuori gara la favorita della primissima ora, Angelina Jolie.
- 1) Demi Moore, The Substance [+1]
- 2) Mikey Madison, Anora [-1]
- 3) Karla Sofía Gascón, Emilia Pérez [+1]
- 4) Fernanda Torres, Io sono ancora qui [+3]
- 5) Cynthia Erivo, Wicked [+3]
- 6) Marianne Jean-Baptiste, Hard Truths [-1]
- 7) Nicole Kidman, Babygirl [-1]
- 8) Pamela Anderson, The Last Showgirl [new entry]
- 9) Angelina Jolie, Maria [-6]
- 10) Saoirse Ronan, The Outrun [=]
Anora, amore, sesso, lotta di classe: e se fosse una commedia alternativa?
Miglior Attore Non Protagonista
Novembre: Al momento, due interpreti si possono considerare candidati quasi certi per l'Oscar come miglior attore non protagonista: Guy Pearce per il suo feroce ritratto di un capitalista senza scrupoli in The Brutalist e Kieran Culkin, comprimario di Jesse Eisenberg in A Real Pain. Per il resto, i favori dell'Academy potrebbero puntare verso stimati veterani quali Denzel Washington, istrionico villain de Il gladiatore II, e Stanley Tucci per Conclave, oppure verso i membri del cast di Anora: per ora la campagna promozionale sta spingendo soprattutto su Yura Borisov, ma non sono da sottovalutare né l'esilarante Karren Karagulian, né tantomeno il giovanissimo Mark Eydelshteyn.
Dicembre: Kieran Culkin, che sta facendo incetta di premi della critica per A Real Pain, e Guy Pearce, maschera feroce del capitalismo in The Brutalist, restano i due candidati sicuri come miglior attore non protagonista. Una categoria in cui si rafforzano anche le chance di Yura Borisov, per ora l'unico membro maschile del cast di Anora ad aver raccolto una notevole attenzione nella "stagione dei premi", e in cui potrebbero tornare in gara due veterani di Hollywood quali Edward Norton e Denzel Washington. Non è da escludere, tuttavia, che Jeremy Strong possa guadagnarsi la sua prima nomination all'Oscar grazie al ruolo di Roy Cohn in The Apprentice, mentre gli entusiasmi per Conclave non si stanno traducendo in un analogo consenso nei confronti di Stanley Tucci (ormai sempre più lontana l'ipotesi di una candidatura).
Gennaio: Accanto all'inarrestabile Kieran Culkin, nella cinquina per il miglior attore supporter dovrebbero trovare posto anche due nomi di peso quali Guy Pearce per The Brutalist ed Edward Norton, quest'ultimo già pluricandidato grazie al ruolo del cantautore Pete Seeger in A Complete Unknown, oltre a Yura Borisov per Anora. Si fanno sempre più solide, inoltre, le chance di Jeremy Strong, che ha fatto il pieno di nomination per The Apprentice, ma la sorpresa potrebbe arrivare da Clarence Maclin, intenso comprimario di Colman Domingo in Sing Sing e fresco candidato al BAFTA Award.
- 1) Kieran Culkin, A Real Pain [=]
- 2) Guy Pearce, The Brutalist [=]
- 3) Edward Norton, A Complete Unknown [+1]
- 4) Yura Borisov, Anora [-1]
- 5) Jeremy Strong, The Apprentice [+1]
- 6) Clarence Maclin, Sing Sing [+1]
- 7) Denzel Washington, Il gladiatore II [-2]
- 8) Stanley Tucci, Conclave [=]
- 9) Jonathan Bailey, Wicked [new entry]
- 10) Mark Eydelshteyn, Anora [new entry]
Miglior Attrice Non Protagonista
Novembre: Pur essendo l'interprete con la maggior presenza sullo schermo all'interno del film Emilia Pérez, Zoe Saldaña è stata proposta per l'Oscar come miglior attrice non protagonista: e qualora la maggioranza dei membri dell'Academy dovesse accettare questo (discutibile) piazzamento, ci sarebbero ben pochi dubbi sulla sua presenza nella rosa delle candidate. Fra le attrici co-protagoniste lanciate come supporter si segnalano pure Ariana Grande per Wicked e Saoirse Ronan per Blitz, mentre appartengono a tutti gli effetti a questa categoria alcune fra le contendenti per ora più quotate, fra cui Felicity Jones per The Brutalist, Selena Gomez per Emilia Pérez e la veterana Isabella Rossellini, che ruba la scena con la sua breve ma incisiva apparizione in Conclave.
Dicembre: Zoe Saldaña si conferma la super-favorita della categoria grazie al suo ruolo (da co-protagonista) in Emilia Pérez, tallonata però dalla popstar Ariana Grande, che ha raccolto molte lodi per la sua performance in Wicked (pure in questo caso, si tratta di una parte da co-protagonista). Parlando di autentiche "attrici supporter", invece, hanno buone chance di trovare posto nella cinquina dell'Oscar Felicity Jones per The Brutalist e Isabella Rossellini per Conclave; ma la valanga di consensi per The Substance rende sempre più probabile l'ipotesi di una candidatura anche per Margaret Qualley, comprimaria di Demi Moore e interprete dell'alter ego del suo personaggio.
Gennaio: In una categoria in cui le due candidate più quotate rimangono saldamente Zoe Saldaña, premiata con il Golden Globe, e Ariana Grande, a rafforzare le proprie chance per una candidatura ormai a portata di mano sono anche Felicity Jones e Isabella Rossellini, sull'onda della valanga di consensi per i rispettivi film e delle recenti nomination al BAFTA Award. Nel caso in cui questi quattro nomi fossero confermati, rimarrebbe comunque molta incertezza per il quinto posto della cinquina: le due attrici più accreditate, in virtù della candidatura allo Screen Actors Guild Award, sembrerebbero essere Monica Barbaro, ovvero la Joan Baez di A Complete Unknown, e Jamie Lee Curtis, comprimaria di Pamela Anderson in The Last Showgirl, ma non sono da sottovalutare neppure Margaret Qualley e Selena Gomez, quest'ultima appena candidata al BAFTA Award.
- 1) Zoe Saldaña, Emilia Pérez [=]
- 2) Ariana Grande, Wicked [=]
- 3) Felicity Jones, The Brutalist [=]
- 4) Isabella Rossellini, Conclave [=]
- 5) Monica Barbaro, A Complete Unknown [+5]
- 6) Jamie Lee Curtis, The Last Showgirl [new entry]
- 7) Margaret Qualley, The Substance [-1]
- 8) Selena Gomez, Emilia Pérez [-1]
- 9) Danielle Deadwyler, The Piano Lesson [=]
- 10) Aunjanue Ellis-Taylor, Nickel Boys [-5]
Emilia Pérez, recensione: Breaking Bad incontra Hedwig and the Angry Inch
Miglior Film Internazionale
Novembre: Già dato come probabile candidato in almeno altre tre o quattro categorie di peso, l'originale musical Emilia Pérez, recitato - e cantato - prevalentemente in lingua spagnola, potrebbe riportare la Francia a vincere l'Oscar per il miglior film internazionale dopo ben trentadue anni. A sfidare l'acclamata pellicola di Jacques Audiard, già premiata al Festival di Cannes, troveremo probabilmente due drammi familiari: I'm Still Here di Walter Salles, crudo racconto sulla dittatura in Brasile, e Il seme del fico sacro di Mohammad Rasoulof, affresco della società iraniana, ma in lizza per la Germania. E in un panorama forse un po' meno competitivo del solito, non è da escludere che a conquistarsi un posto nella cinquina possa essere pure l'italiano Vermiglio di Maura Delpero, reduce dal Leone d'Argento a Venezia.
Dicembre: Dopo l'annuncio della shortlist dei quindici semifinalisti dell'Academy, si è delineata con maggiore precisione la corsa all'Oscar per il miglior film internazionale: una categoria in cui, al di là del plebiscito ormai scontato per Emilia Pérez, dovrebbero trovare posto senza difficoltà Il seme del fico sacro dalla Germania e Io sono ancora qui dal Brasile. Inoltre, le nomination ai Golden Globe sembrano aver rafforzato anche le quotazioni del dramma danese The Girl with the Needle e dell'italiano Vermiglio, mentre dalla Lettonia l'apprezzatissimo Flow - Un mondo da salvare potrebbe strappare una doppia candidatura come film internazionale e come film d'animazione.
Gennaio: Considerati i grandi favoriti della categoria fin dall'inizio della stagione, mantengono una posizione di predominio Emilia Pérez, Il seme del fico sacro e Io sono ancora qui, candidati quasi sicuri all'Oscar per il miglior film internazionale. Le chance dell'italiano Vermiglio rimangono nel complesso piuttosto buone, ma a crescere ancora di più, nelle scorse settimane, sono state le quotazioni della commedia irlandese Kneecap, che ha appena ricevuto ben sei nomination ai BAFTA Award. Da non sottovalutare inoltre The Girl with the Needle e Flow, sebbene quest'ultimo abbia più possibilità tra i film d'animazione.
- 1) Emilia Pérez (Francia) [=]
- 2) Il seme del fico sacro (Germania) [=]
- 3) Io sono ancora qui (Brasile) [=]
- 4) Kneecap (Irlanda) [+5]
- 5) Vermiglio (Italia) [=]
- 6) The Girl with the Needle (Danimarca) [-2]
- 7) Flow (Lettonia) [-1]
- 8) Armand (Norvegia) [=]
- 9) Universal Language (Canada) [-2]
- 10) From Ground Zero (Palestina) [=]
I'm Still Here, la recensione: la dignità di una madre nel dramma sui desaparecidos di Walter Salles
Miglior Film d'Animazione
Novembre: Ed eccoci infine alla categoria dell'Oscar per il miglior film d'animazione, che quest'anno dovrebbe essere dominata da due titoli popolarissimi: l'acclamato Il robot selvaggio, grande favorito per la statuetta, e il sequel campione d'incassi Inside Out 2. Fra i sequel da tenere d'occhio c'è poi ovviamente Oceania 2, in procinto di approdare nelle sale, ma accanto alle grandi produzioni americane potrebbe distinguersi pure il delicato Flow - Un mondo da salvare, pellicola della Lettonia proposta anche tra i film internazionali e attualmente nei cinema italiani.
Dicembre: Forte dei riconoscimenti ottenuti da parte della critica, Flow - Un mondo da salvare si sta imponendo come l'altro, grande favorito, accanto al campione d'incassi Il robot selvaggio, nella categoria per il miglior film d'animazione. Nomination a portata di mano pure per il fortunatissimo sequel Inside Out 2, mentre le candidature ai Golden Globe rappresentano un segnale molto incoraggiante per l'australiano Memoir of a Snail e per Wallace & Gromit - Le piume della vendetta. Situazione assai incerta, invece, per Oceania 2: in termini di Oscar, gli altissimi incassi al box-office saranno sufficienti a compensare il tiepido responso della critica?
Gennaio: Situazione pressoché invariata tra i film d'animazione, con quattro titoli pluricandidati che non dovrebbero avere difficoltà a trovare posto nella cinquina dell'Oscar: Flow, vincitore del Golden Globe e di numerosi trofei della critica, Il robot selvaggio, Inside Out 2 e Wallace & Gromit - Le piume della vendetta. Più incerto l'esito del quinto posto a disposizione: a giocarselo potrebbero essere Memoir of a Snail e Oceania 2, ma non è da escludere un colpo di scena...
- 1) Flow [=]
- 2) Il robot selvaggio [=]
- 3) Inside Out 2 [=]
- 4) Wallace & Gromit - Le piume della vendetta [+1]
- 5) Memoir of a Snail [-1]
- 6) Oceania 2 [=]
- 7) Piece by Piece [=]
- 8) Linda e il pollo [=]
- 9) Living Large [=]
- 10) Sultana's Dream [=]