Prima parte della nostra rubrica mensile di recensioni homevideo con apertura all'insegna dell'horror con Obbligo o verità, che da gioco si trasforma in tragedia truculenta. Spazio poi al cinema italiano da scoprire: prima con La terra dell'abbastanza, il bellissimo film d'esordio dei gemelli D'Innocenzo, e poi con Tito e gli alieni, curiosa incursione della commedia nella fantascienza. A seguire l'inquietante Respiri con Alessio Boni e il lungo affresco di amori estivi Mektoub, My Love: Canto Uno, firmato da Abdellatif Kechiche. A chiudere The Brits Are Coming, bizzarra commedia ricca di star, e l'intenso Cosa dirà la gente.
Quando il gioco diventa mortale: Obbligo o verità
IL FILM. Sul modello di Final Destination, dove protagonista è la morte e le tortuose strade che percorre per giungere al suo fine, Obbligo o verità ripropone il tema partendo dal famoso gioco tra amici che dà il titolo al film, e che stavolta si trasforma in una micidiale trappola perché chi dice una bugia o si rifiuta di compiere un'azione è destinato a una fine atroce. Nel film targato Blumhouse e diretto da Jeff Wadlow, a restare incastrato in questo incubo mortale è un gruppo di amici che vuole godersi l'ultimo spring break insieme tra alcool e un gioco in apparenza innocente. Quando scopriranno di essere al centro di un'oscura maledizione, sarà però troppo tardi.
IL BLU-RAY. Obbligo o verità è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray Universal Pictures Home Entertainment Italia che offre una versione estesa e di buona fattura tecnica, ma poco più che sufficiente negli extra. Il video è di buon livello, con un dettaglio sempre medio-alto, ottimo soprattutto negli elementi in primo piano e sugli incarnati, e un quadro compatto quasi in ogni circostanza. Anche nelle scene scure, a parte un lieve rumore, la tenuta è buona, ma vanno registrati dei neri un po' alti e piatti, che tolgono smalto e profondità al quadro. Per il resto il croma è piacevolmente naturale, senza mai esuberanze esagerate. Ancora più convincente l'audio, mentre gli extra, oltre al commento audio di Jeff Wadlow e Lucy Hale, contengono due contributi: Che il gioco abbia inizio: il retroscena di Obbligo e verità (7'), in pratica uno sguardo dietro le quinte su trama e personaggi con interventi di cast e troupe, e La regia delle morti (4'), su come le scene sui modi di morire riguardino anche i demoni interiori dei personaggi.
DA NON PERDERE. La parte più esaltante dell'edizione è comunque quella audio. Già il DTS 5.1 italiano è notevole per immergere lo spettatore nelle atmosfere tese e angoscianti del film, ma il DTS HD 5.1 inglese è ancora più efficace sotto questo aspetto. La traccia italiana comunque è ottima e frizzante, con la musica che con grande energia avvolge da tutti i diffusori durante la festa iniziale, lasciando integri i dialoghi. Anche le varie scene di morte, soprattutto quelle con una certa azione, offrono profondità e spazialità con buoni effetti dai surround e bassi decisamente profondi. La traccia originale permette però di viaggiare a una marcia in più, soprattutto per potenza e dinamica, oltre che per microdettaglio sonoro.
Crimine e periferia romana: La terra dell'abbondanza
IL FILM. Con la loro dura, intensa e cupa storia di criminalità, disperazione e periferia romana, presentata a Berlino 2018, i gemelli Fabio e Damiano D'Innocenzo hanno davvero conquistato tutti. Soprattutto pensando che La terra dell'abbastanza è stato il loro film d'esordio. Nel film, che vede Matteo Olivetti e Andrea Carpenzano bravissimi protagonisti, due ragazzi una notte investono involontariamente un uomo uccidendolo. Scappano, ma in realtà l'ammazzato era un pentito di un clan criminale della zona, al quale hanno in pratica fatto un favore. A quel punto avranno accesso al clan, entrando nel mondo del crimine e del denaro facile. Che però presenta i suoi pericoli.
IL BLU-RAY. La terra dell'abbastanza è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato CG Entertainment-Adler Entertainment. Il video presenta un quadro incisivo e ben dettagliato in tutte le immagini ben illuminate, soprattutto nelle scene diurne esterne, ma sconta qualche sbavatura in alcune sequenze più scure, che risultano decisamente più morbide, con incarnati piuttosto piatti. Il tutto comunque in linea con la fotografia e le atmosfere cupe del film. Più convincente l'audio, mentre gli extra presentano il trailer, 8 minuti di scene tagliate, e poi brevi interviste ai fratelli D'Innocenzo (3'), Luca Zingaretti (2') e Max Tortora (1' e mezzo).
DA NON PERDERE. Come detto, l'audio è la parte più convincente dell'edizione. La traccia in DTS HD 5.1 è davvero ottima: da apprezzare soprattutto la capacità di catturare effetti sonori anche leggeri con precisa direzionalità e creare una bella spazialità di insieme grazie a un asse posteriore sempre presente e incisivo. Buono l'impatto anche nei momenti di maggior energia, come gli spari, una corsa in moto o altre sequenze più movimentate, ma anche la colonna sonora ha un forte senso avvolgente, riuscendo a trasmettere ancora più angoscia alle vicende sullo schermo.
Quando la commedia incontra la fantascienza: Tito e gli alieni
IL FILM. Commedia e fantascienza, ironia napoletana e la misteriosa Area 51: un frullato curioso, originale e certamente suggestivo quello proposto da Paola Randi, che in Tito e gli alieni, grazie anche a un sempre efficace Valerio Mastandrea, riesce a divertire e anche commuovere. Il protagonista, uno scienziato napoletano solitario e disperato dopo la scomparsa della moglie, lavora in Nevada, nella zona dell'Area 51, e da anni è impegnato senza successo in una ricerca. A riscuoterlo dal torpore e dalle uniche visite di una collega francese, l'arrivo da Napoli dei suoi nipoti, rimasti orfani, che gli vengono lasciati in eredità dal fratello.
IL BLU-RAY. Tito e gli alieni è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray Lucky Red distribuito da Koch Media. Buono il video che esalta la bella fotografia ed è capace di catturare bene nel dettaglio sia gli elementi ravvicinati e i volti dei protagonisti, sia gli sterminati paesaggi del Nevada. Qualche leggera flessione si registra nelle scene più scure: il nero è profondo e compatto, ma affiora un lieve rumore dentro il sotterraneo che toglie smalto al quadro, comunque poca cosa. Ottimo anche l'audio, mentre negli extra, oltre al trailer, è presente un buon backstage di 20 minuti con momenti sul set e interviste a regista e cast.
DA NON PERDERE. L'audio in DTS HD 5.1 è molto convincente. Soprattutto le belle parti musicali sono coinvolgenti, con un deciso e massiccio utilizzo dell'asse posteriore a creare una bella sensazione di spazialità, nella quale anche i bassi piuttosto pronunciati fanno la loro parte. Anche l'ambienza è però ben curata, sia nei particolari sonori del deserto che nel macchinario inventato dal protagonista, come anche nei velivoli che compaiono. Qualche perplessità su alcuni passaggi dei dialoghi, un po' ovattati, ma comunque chiari e con precisi sottotitoli italiani nei parlati in inglese.
Quel dolore che non se ne va e deforma la realtà: Respiri
IL FILM. Il dolore che non passa, che si insinua dentro e deforma la realtà: senza svelare troppo, è questo il tema di Respiri, inquietante film di Alfredo Fiorillo che vede assoluto protagonista un Alessio Boni capace di interpretare un personaggio tormentato e dalla mille sfumature, su cui aleggia un evento tragico. L'uomo, a seguito di una misteriosa disgrazia, vive con la piccola figlia in una villa sul lago d'Iseo, attorno alla quale si avvertono però presenze misteriose. Mentre in una stanza viene accudita una donna, di cui si avvertono solamente dei rumori attraverso il respiratore che la tiene in vita. Nel cast anche Eva Grimaldi e Milena Vukotic.
IL BLU-RAY. Respiri è arrivato in homevideo anche in alta definizione grazie al blu-ray CG Entertainment. Il video a dire il vero all'inizio è un pò problematico, con interni molto pastosi e poco definiti. Poi però si riprende, anche se nelle scene scure il quadro resta troppo piatto con un nero fangoso e un dettaglio poco incisivo. Decisamente migliori gli esterni ben illuminati. Convincente invece l'audio, mentre gli extra contengono un backstage di 4' minuti con immagini sul set, interviste al cast (7' e mezzo), alcune scene tagliate (10') e il trailer.
DA NON PERDERE. L'audio è proposto anche con una traccia DTS HD 5.1 di ottimo livello, che riesce a riprodurre con indubbia efficacia i molti effetti stranianti del sonoro, particolarmente adatti a far vivere le angoscianti e misteriose sensazioni provate dal protagonista. Rumori furtivi, scatti improvvisi, urla ed effetti di ambienza, creano una notevole sensazione di spazialità che avvolge lo spettatore grazie a un asse posteriore particolarmente attivo e a un sub presente e puntuale nel sottolineare i bassi.
L'estate tra amore e destino: Mektoub, My Love: Canto uno
IL FILM. Quanto a naturalezza e capacità di ritrarre momenti di vita vissuta, Abdellatif Kechiche aveva già dimostrato di saperci fare bene: la conferma arriva da Mektoub, My Love: Canto Uno, grande affresco di amicizie e amori estivi, vissuti durante la vacanza nella sua città natale da un aspirante sceneggiatore che vive a Parigi. Ritroverà famiglia e amici, ma si ritroverà circondato da ragazze e da rapporti che hanno il sapore dell'effimero. Nel quale il destino, il mektoub del titolo, ha però un ruolo decisivo.
IL BLU-RAY. Mektoub, My Love: Canto Uno è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray CG/Vision/Good Films di ottimo livello tecnico, ma solo sufficiente negli extra. Il video è di buon livello: nonostante una certa morbidezza generale nel dettaglio, mai davvero incisivo, il quadro resta compatto e pulito in ogni circostanza, anche nelle scene scure o in quelle piò caotiche dei vari balli. La parte migliore è il croma intenso nelle tante scene sul mare e dei bagni dei protagonisti. Ancora più convincente l'audio, mentre il reparto degli extra contiene solo il trailer e un'intervista al regista (21').
DA NON PERDERE. Molto coinvolgente l'audio, proposto in DTS HD 5.1 sia in italiano che in originale. Il film non è certo di azione, ma ci sono numerose scene movimentate sull'acqua, tra giochi e flirt, e poi tante sequenze scatenate di musica, canzoni e balli. Ebbene l'audio valorizza tutto con un'ambienza davvero molto frizzante e ricca di particolari, sia negli effetti che nella musica, con un asse posteriore piacevolmente avvolgente e un sub che non si tira indietro quando si tratta di esaltare i bassi. Buoni i dialoghi, anche se il doppiaggio italiano non permette di apprezzare tutte le sfumature dei parlati originali.
Tante star per una bizzarra commedia: The Brits are coming
IL FILM. Una vera pioggia di star per The Brits Are Coming, bizzarra commedia che arriva direct to video diretta da James Oakley, e che può contare nel cast attori come Uma Thurman, Tim Roth, Alice Eve, Sofía Vergara, Maggie Q e Stephen Fry, giusto per citarne alcuni. Al centro della vicenda un'eccentrica coppia di truffatori, che per evitare di pagare un debito di gioco a una temibile criminale in Inghilterra, scappa a Los Angeles e progetta un furto di gioielli coinvolgendo l'ex moglie dell'uomo e il suo nuovo marito, ma anche un ex socio disposto ai doppi giochi.
IL BLU-RAY. The Brits Are Coming è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray Koch Media tecnicamente buono ma povero di extra, visto che è presente solamente il trailer. Ottimo il reparto video, sempre capace di mantenere un buon livello in ogni circostanza, mentre l'audio in DTS HD 5.1 presente nelle tracce italiana e inglese, fa discretamente il suo lavoro, con dialoghi chiari e puliti e una spazialità soddisfacente, ma che privilegia soprattutto l'asse anteriore e fa entrare in azione i rear soprattutto per la colonna sonora, più che per gli effetti ambientali, che rimangono un po' sottotono.
DA NON PERDERE. Come detto, la parte video sembra la più convincente. Il dettaglio infatti resta sempre medio-alto, sconta qualche flessione in alcune delle scene più scure, ma offre anche istantanee di egregio livello su incarnati ed elementi in primo piano, pur non raggiungendo picchi di incisività di altri prodotti. In sostanza il quadro mantiene sempre una sua apprezzabile solidità e compattezza, anche sui fondali e nei momenti di luminosità più critica, permettendo una visione sempre piacevole.
La libertà contro le tradizioni ottuse: Cosa dirà la gente?
IL FILM. Una drammatica vicenda autobiografica che la regista Iram Haq porta alla luce, un desiderio irrefrenabile di libertà contro culture e tradizioni ottuse, che portano addirittura i genitori a odiare le proprie figlie. In Cosa dirà la gente la protagonista è la sedicenne Nisha (Maria Mozhdah), che vive un'adolescenza normale in Norvegia con i suoi coetanei, mentre a casa la famiglia pakistana è molto rigida. Quando però suo padre scopre un ragazzo nella camera da letto della figlia, per la ragazza inizierà un incubo: verrà portata in Pakistan da alcuni parenti per essere richiamata ai valori tradizionali, in un mondo che lei non ha mai conosciuto.
IL BLU-RAY. Cosa dirà la gente è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray targato Lucky Red e distribuito da Koch Media. Il video rivela un quadro piuttosto morbido e un dettaglio che pur soddisfacente (buoni soprattutto alcuni primi piani), non riesce mai a emergere in maniera prepotente, anche a causa di precise scelte fotografiche. In qualche scena molto scura c'è una lieve flessione e affiorano grana e un po' di rumore. Più convincente l'audio, mentre gli extra contengono due featurette: Come difendersi dai matrimoni precoci in Pakistan (6' e mezzo) e Libere di scegliere (8') con intervento di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
DA NON PERDERE. La traccia DTS HD Master Audio 5.1 presente sia in italiano che in originale, riesce a sorprendere pur nel contesto di un film a lungo tranquillo sul piano sonoro. I tocchi di ambienza, sia prima in Norvegia che nel villaggio pakistano, sono catturati in maniera precisa con puntuali interventi dei rear. Ma dove l'audio dà il suo meglio è in occasione della musica del locale in cui va la ragazza all'inizio in una sua fuga notturna, con bassi davvero esuberanti e molto intensi.