Mozzarella Stories: una 'guerra bianca' per Edoardo De Angelis

La nostra intervista esclusiva al giovane regista, che attualmente è impegnato sul set del suo lungometraggio d'esordio, che vede tra i produttori Emir Kusturica. Storie di tutti i colori, che si intrecciano sullo scenario di una guerra bianca, combattuta per avidità e sopravvivenza.

La scorsa primavera, durante il Festival di Cannes, una notizia curiosa si fece strada nel fitto buzzing cinematografico che riempiva il web, quella della collaborazione tra un giovane autore campano, Edoardo De Angelis, ed Emir Kusturica, autore di Gatto nero, gatto bianco, Underground e del più recente Promettilo!. Il progetto - le cui riprese sono iniziate poche settimane fa a Caserta - si intitola Mozzarella Stories e vedrà De Angelis alla regia, e Kusturica alla produzione. Per saperne di più abbiamo fatto due chiacchiere con il regista, che ci ha parlato delle origini del progetto, del cast che ha a disposizione, e ci ha anticipato che nella sua "guerra bianca" ne vedremo di tutti i colori.

Alcuni anni fa Emir Kusturica ha realizzato un documentario su Maradona, che è un'icona del calcio ma anche un'icona culturale (oserei dire quasi religiosa) di Napoli. Ora si occupa della produzione del tuo film, che stai girando a Caserta. Come ti spieghi questa fascinazione del regista di Sarajevo per la Campania, che sarà lo scenario di Mozzarella Stories? Edoardo De Angelis: Credo che Emir Kusturica sia comprensibilmente affascinato dal sensazionale. Maradona e la mozzarella hanno in comune tale caratteristica.

Immagino che tu e Kusturica vi siate conosciuti al Kustendorf Film Festival, dove hai presentato il cortometraggio Mistero e Passione di Gino Pacino, che in quell'occasione ha vinto anche un riconoscimento da parte della critica. Come vi siete approdati all'attuale collaborazione per Mozzarella Stories? Edoardo De Angelis: A Kustendorf, Kusturica mi disse di non smettere mai di fare film che mi assomigliassero, nel bene e nel male. Mozzarella stories è la mia reazione a questo consiglio. La collaborazione è stata sancita a Nizza, grazie alla preziosa mediazione della produttrice argentina Paula Alvarez Vaccaro.

Hai a disposizione un cast quasi internazionale, per il tuo film, da Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo fino a Aida Turturro. Su che basi è stato fatto il casting del film, conoscevi qualcuno degli interpreti, prima di iniziare il progetto?

Edoardo De Angelis: Sono molto orgoglioso di questo cast di ensemble, si tratta di tutti attori straordinari. Stimo prondamente la punta di follia che li ha portati ad accettare questo film. Quanto alla Turturro, vederla passare dai miei DVD consumati dei Sopranos al mio obiettivo, mi ha provocato un certo vuoto d'aria.

In questi ultimi mesi, di mozzarelle in cronaca se ne sono viste davvero di tutti i colori: prevalentemente azzurre, ma anche verdi e rosa. Di che colori sarà il tuo Mozzarella Stories? Edoardo De Angelis: In questo film le mozzarelle saranno tutte rigorosamente bianche, anche se le storie raccontate saranno di tutti i colori.

Nel 2007 hai scritto un lungometraggio dal titolo Caserta Stories: ha qualcosa a che vedere con l'attuale progetto al quale stai lavorando, ne ha influenzato in qualche modo la genesi, oppure si tratta di due lavori separati? Edoardo De Angelis: Caserta Stories è il progetto originario, divenuto poi Mozzarella Stories.

In che modo hai concepito la storia del tuo film? Cosa ha dato la scintilla creativa per il progetto? Edoardo De Angelis: Caserta e il modo in cui l'ha raccontata Antonio Pascale ne La città distratta sono il terreno in cui nasce e cresce questo film.

Durante lo scorso Festival di Cannes il tuo film è stato annunciato come una mafia comedy, più recentemente invece si è parlato dello scontro tra produttori italiani e cinesi di mozzarelle. Chi farà il gioco più sporco, in questa "guerra bianca" tra le due fazioni, e soprattutto, tu da che parte stai?

Edoardo De Angelis: Qui si raccontano storie di uomini legati alla terra e alle bufale. Ma anche legate ai soldi e al possesso. Qualcuno giocherà sporco per avidità, qualcuno per sopravvivere. Io sto dalla parte di chi deve sopravvivere.

Nel tuo profilo su MySpace ti presenti come un giovane nato "in un comune ai piedi del Vesuvio che è il più sovrappopolato del mondo dopo Hong Kong". Tra i tantissimi cult cinematografici nati alle falde del vulcano ce n'è uno al quale sei particolarmente legato, oppure no?
Edoardo De Angelis: L'uomo in più.