Monarch: Legacy of Monsters, la spiegazione del finale: la serie collante del MonsterVerse

Analizziamo il finale della prima stagione di Monarch: Legacy of Monsters, la serie creata da Chris Black e Matt Fraction, grande esempio di continuità diversificata per media sia in termini qualitativi che concettuali, imperdibile per ogni fan di Godzilla and co.

Monarch: Legacy of Monsters, la spiegazione del finale: la serie collante del MonsterVerse

Una stagione cinematografica e televisiva davvero gloriosa per il mitico Godzilla. Il nuovo take giapponese diretto da Takashi Yamazaki ha impressionato critica e pubblico, scalando la classifica dei lungometraggi più amati e premiati sul kaiju nipponico. Godzilla: Minus One è infatti tra i film più elogiati e chiacchierati del 2023, il tutto mentre Apple TV+ ha pubblicato a cadenza settimanale la riuscita ed encomiabile Monarch: Legacy of Monsters (leggi la nostra recensione), prima serie live-action del cosiddetto MonsterVerse.

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Monarch: Legacy of Monsters, una foto della serie

Un'espansione in dieci ricchissimi episodi che si è rivelata molto più soddisfacente e fondamentale del previsto, anche questa piazzandosi molto in alto nella chart dei prodotti correlati al franchise. Al di là della sua spettacolarità e di uno sforzo produttivo evidentemente significativo, Monarch riesce a dare una grandissima lezione di continuity narrativa diversificata per media, curata tanto nella forma quanto nella sostanza e ideata per essere uno show mainstream votato sì, all'intrattenimento di genere, ma anche per essere un efficace thriller dramma e sfruttare il monster-movie d'appartenenza per raccontare una storia d'eredità emozionante dove la prospettiva sui kaiju è nuovamente inquadrata dal basso, affidata però a un gruppo di personaggi che funzionano e a cui ci si affeziona. E il finale, in definitiva, è un forte collante per l'intero franchise, capace di guardare al passato e pensare contemporaneamente al futuro della saga. Proviamo a capire il perché ripercorrendo tutti gli eventi della serie e analizzando le connessioni tra i vari titoli. [ATTENZIONE, SPOILER A SEGUIRE]

La nascita di Monarch

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Monarch: Legacy of Monsters, una foto della serie

La storia di Monarch: Legacy of Monsters si sviluppa lungo diverse linee temporali, alternate e mai sovrapposte. Per arrivare al finale è necessario almeno allinearle e dare un quadro complessivo dell'evoluzione narrativa. Tutto inizia nel 1952, con il primo incontro nelle Filippine tra il Colonnello Leland Shaw (Wyatt Russell), Keiko Miura (Mari Yamamoto) e Bill Randa (Anders Holm). Il primo è inviato sul posto come scorta di Keiko, che sta indagando su di uno strano picco radioattivo, mentre Bill si trova lì per esplorare il luogo alla ricerca di un leggendario drago sputa-fuoco. È nella giungla che il trio scopre per la prima volta l'esistenza dei Titani, entrando in contatto con quello che verrà poi denominato Ion Dragon, insediatosi nel relitto della USS Lawton come se fosse il suo nido. Da quell'esperienza nasce così Monarch, dall'intento di Keiko, Bill e Leland d'indagare su questi mostri giganteschi e sulla loro origine, domandandosi se sia lecito o meno creare dei sistemi di difesa contro gli stessi. Dopo aver convinto il Generale Puckett (Christopher Heyerdahal) dell'esistenza dei Titani grazie al rilievo di un'impronta di Godzilla, l'esercito stana il kaiju all'Atollo di Bikini grazie a una bomba nucleare nel cosiddetto Test Bravo, che segna di fatto il primo contatto ufficialmente registrato tra Godzilla e Monarch come entità governativa riconosciuta.

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

Siamo nel 1954 e i militari sono convinti di aver ucciso il kaiju grazie alla potenza della bomba, staccando un'assegno in bianco a Monarch per continuare a studiare e rintracciare questi mostri, ma i metodi dell'esercito non convincono Keiko, che è una ricercatrice e punta allo studio dei Titani, non alla loro distruzione. Si crea così uno spacco che Shaw riesce però a risanare nel 1955 grazie all'aiuto di Suzuki, un ricercatore specializzato sugli isotopi. Scoprono che Godzilla è ancora vivo e comprendono come le radiazioni siano in realtà la fonte d'energia dei Titani, cibo di cui nutrirsi. Sahw e Keiko cominciano nel frattempo a provare un forte sentimento reciproco. La mancanza di prove effettive dell'esistenza di altri Titani mette in pericolo l'esistenza di Monarch: Bill e Keiko devono capire come sia possibile che questi esseri giganteschi riescano a scomparire come tanta facilità, risultando irrintracciabili. È Bill a intuire la possibilità che il centro della Terra sia in realtà cavo, così da funzionare come tunnel per i mostri, che a una certa profondità non verrebbero individuati dai radar. Questo apre anche alla possibilità di un mondo dentro al mondo, che però viene accolta con grande scetticismo da Keiko e Shaw. Bill viene poi a conoscenza di Hiroshi, il figlio di Keiko, che decide di adottare in quanto i due cominciano ad innamorarsi l'uno dell'altra.

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

La sopravvivenza di Godzilla viene intanto comunicata a Puckett, che riesce a riportare ingenti finanziamenti a Monarch. Studi e ricerche procedono per anni senza restituire prove o testimonianze della Terra Cava, arrivando al 1959. Bill, Leland e Keiko raggiungono il Kazakistan seguendo una forte scia radioattiva che si rivela però essere solo una copertura per giustificare la scomparsa del reattore di una centrale nucleare in un misterioso buco nel terreno. Le radiazioni nella zona sono infatti pari a zero, motivo che li spinge ad avventurarsi all'interno della centrale e scoprire finalmente l'esistenza di questo enorme e profondo tunnel che scende per km sotto la superficie terrestre, inabissandosi nel nulla. Attorno al buco ci sono delle uova, segno della presenza di un Titano, e queste si schiudono improvvisamente, dando vita a un'orda di creature che trascina Keiko nelle profondità del tunnel, facendola scomparire.

Monarch: Legacy of Monsters, Kurt e Wyatt Russell nel segno di Godzilla

Axis Mundi

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

Quelle sopra descritte sono le origini effettive di Monarch e le basi su cui l'intero MonsterVerse poggia ora ufficialmente. È straordinario il modo in cui Chris Black e Matt Fraction siano riusciti a dare corpo, veridicità e carattere a un background narrativo e una sottospecie di lore non dichiarata inizialmente caotica, disconnessa e senza una vera continuità. È vero che la lore, per sua stessa natura, è un insieme di informazioni esplicite o meno di carattere quasi enciclopedico, per cui non necessita di una coerenza narrativa, eppure il franchise del MonsterVerse è di fatto strutturato in una serie di sequel e di eventi che finora non sono mai stati ordinati e unificati da uno specifico collante concettuale. Monarch crea allora una trama che funziona da fondamenta e colonna portante per la saga ma anche da cemento tra i vari impianti cinematografici del franchise, forse il progetto più importante e imperdibile di tutto il carrozzone. Il solido e resistente intreccio alla base del MonsterVerse si chiude però nel 1962, quando Leland Shaw decide di esplorare la Terra Cava, inviato nel cuore della Terra dall'esercito americano e grazie alle ricerche di Bill Randa in quella che viene denominata Operazione Clessidra.

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Monarch: Legacy of Monsters, una foto della serie

Non avendo la tecnologia adatta a resistere a un viaggio nel centro del mondo, per altro di carattere inter-dimensionale (dato che l'idea è che in realtà i Titani attraversino delle sacche dimensionali), l'escamotage è quello di legare un finto ordigno nucleare a una navicella, richiamare un Titano, fargli aprire il portale e poi entrarci dentro. L'operazione sembra riuscire, ma improvvisamente in superficie uno strano fenomeno fisico risucchia e distrugge container e strumenti dell'esercito, convincendo finanziatori e Puckett dell'inesistenza della Terra Cava e della morte di Shaw e dei restanti membri della spedizione. La verità è che Leland riesce a raggiungere quella che viene definita Axis Mundi, una sorta di reame sospeso tra le dimensioni, più precisamente tra la Superfice e la Terra Cava. Sarebbe il punto di passaggio dei Titani, ciò che unisce il sopra al sotto, per intenderci, ed è importante sottolinearlo perché in molti potrebbero confondere l'Axis Mundi con la Terra Cava vera e propria, generando confusione e incoerenze narrative in realtà inesistenti.

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

Sostanzialmente, il portale viene attraversato ma la navicella squarcia il velo dimensionale aperto dal Titano e si ritrova in questa sorta di mondo-limbo. Shaw e i suoi compagni ci passano un'intera settimana, ma a causa dell'arrivo dell'Ion Dragon è solo il Colonnello a salvarsi, spinto fortuitamente all'interno del passaggio dallo stesso Titano. Scopre però che nell'Axis Mundi il tempo scorre diversamente rispetto a quello della Terra a causa della differente densità gravitazionale (Interstellar docet), ritrovandosi nel 1982 in un mondo dove Bill - considerato pazzo per le sue teorie - è morto durante la spedizione a Skull Island da ormai 9 anni, Monarch esiste ancora e Hiroshi è tra coloro che la guidano. Il problema è che in quegli anni la missione dell'agenzia è quella di non disturbare i Titani e svolgere un semplice lavoro di ricerca, in totale segreto, motivo per cui Shaw viene spedito in un centro governativo e imbottito di pillole per 32 anni, fino al 2015.

Dopo il G-Day

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

L'intreccio riprende proprio un anno dopo la battaglia di Godzilla contro i MUTO a San Francisco, evento che passa alla storia come G-Day, modificativo per l'intera società. In breve, Cate Randa (Anna Sawai) viaggia a Tokyo per recuperare degli oggetti del padre Hiroshi, creduto morto, e qui scopre l'esistenza di Kentaro Randa (Ren Watabe), fratellastro e figlio di un'altra relazione del genitore. I due cominciano a indagare sul passato del padre e scoprono l'esistenza di Monarch, che nonostante la rivelazione di Godzilla continua a restare nell'ombra. Grazie a dei documenti del nonno Bill hackerati dall'amica May (Kiersey Clemons), i tre rintracciano Shaw e con lui partono alla ricerca dell'ultima posizione nota di Hiroshi, in Alaska.

Nel luogo dello schianto dell'aereo del padre entrano in contatto con il Titano noto come Frost Vark, riuscendo a fuggire dopo varie peripezie aiutati da Tim (Joe Tippett) e Duvall (Elisa Lasowski), inviati lì dalla direttrice di Monarch, Natalia Verdugo (Mirelly Taylor). I fronti di spaccano: Shaw unisce le forze con Duvall per chiudere i Rif aperti nel mondo, nient'altro che i tunnell verso la Terra Cava, mentre Cate, Kentaro e May, ormai consapevoli della sopravvivenza di Hiroshi, continuano la sua ricerca. Arrivano in Algeria, nel Sahara, dopo aver scovato nell'ufficio di Hiroshi, a San Francisco, una mappa che si scoprirà indicare gli spostamenti di Godzilla attraverso diversi Rif. In effetti nel deserto incontrano finalmente Hiroshi, che però fugge davanti al risveglio del Predatore Alpha appisolato.

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

A questo punto May viene catturata e condotta a Tacoma, negli uffici della AET (Applied Experimental Techonolgies), società da cui l'hacker era fuggita dopo aver sottratto molti soldi e distrutto una ricerca immorale sugli animali. È l'ex-amica e datrice di lavoro Brenda Holland (Dominique Tipper) a suggerirle di collaborare con la AET rivelando tutto ciò che sa su Godzilla o scegliere di finire in carcere. Quando la Holland viene messa in contatto con la Verdugo, poi, raggiungendo un proficuo accordo, la donna rivela il nuovissimo rebranding della compagnia, che scopriamo essere la Apex Cybernitics, la società villain di Godzilla vs Kong e creatrice di MechaGodzilla. La serie ci tiene a fare chiarezza su tutto, raccontando persino la nascita della compagnia avversaria, capitalista e senza scrupoli che diventerà una delle principali antagoniste del franchise. Da qui, ci muoviamo in conclusione verso il finale.

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Sostituzione

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Godzilla vs. Kong: Godzilla in una scena

Shaw e Duvall tentano di chiudere il varco in Kazakistan, lo stesso dove era scomparsa Keiko, ma vengono raggiunti da Cate, Kentaro, May e Monarch. Shaw spiega a Cate che la sua intenzione è fare in modo che Godzilla resti il Predatore Alpha per eccellenza, che mantenga l'ordine tra Superficie e Terra Cava, parlandone quasi come di un'arma biologica utilizzata come deterrente per i Titani. Fa esplodere allora la bomba per chiudere il Rif ma i danni strutturali fanno cadere dentro il varco Cate, May e anche Shaw, che si risvegliano di conseguenza nell'Axis Mundi. Qui comprendiamo ancora meglio la differenza tra questo reame sospeso e la Terra Cava vista in Godzilla vs Kong, completamente differente dal mondo sotterraneo introdotto nel lungometraggio di Adam Wingard.

Incalzata da un Titano dalle sembianze di un cinghiale, Cate viene salvata da Keiko, ancora viva e intrappolata a sua insaputa da 56 anni nell'Axis Mundi, convinta siano passate quasi 3 settimane. Possiamo allora intuire che nel reame tra i mondi 7 giorni equivalgono all'incirca a 20 anni, questo basandoci anche sulla testimonianza e sull'esperienza di Leland. Keiko, May e Cate riescono a fuggire dall'Axis Mundi utilizzando la navicella con cui Shaw era naufragato lì nel 1962, ma Leland decide di sacrificarsi per aiutare l'amata Keiko e le ragazza a tornare sulla Terra, restando bloccando nel reame sospeso e prendo praticamente il posto della donna.

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Monarch: Legacy of Monsters - una scena della serie TV

Essendo passato un giorno, la distorsione temporale lì catapulta nel 2017, in un'avamposto Monarch finanziato dalla Apex Cybernetics su Skull Island, dove il trio riabbraccia Kentaro ma soprattutto Keiko ritrova il figlio Hiroshi. I racconti devono però attendere, perché Kong si sta avvicinando all'avamposto, chiudendo così la prima stagione della serie. Questo intenso arco narrativo va a riempire una parte di vuoto tra il Godzilla di Gareth Evans e il Godzilla II: King of the Monsters di Michael Dougherty, coprendo una distanza di due anni narrativi nell'economia del franchise e con altri due ancora da riempire.

L'assenza dei protagonisti principali del secondo capitolo della saga, specialmente della Dottoressa Emma Russell (Vera Farmiga), è sintomo della volontà di continuare a raccontare le storie dei Randa e di unire tutti i vari progetti secondo una continuity precisa e articolata. Questo significa che nell'eventuale seconda stagione di Monarch: Legacy of Monsters potremmo scoprire in effetti il destino di Cate, Kentaro e degli altri all'interno dell'intreccio del franchise, come la Russell sia arrivata a Monarch e come la Apex abbia utilizzato l'agenzia per i suoi scopi di lucro, arrivando al 2019 a ridosso dell'inizio di King of the Monsters. Dovesse poi continuare, il distacco tra il secondo e terzo capitolo cinematografico è di cinque anni, che la serie potrebbe quindi coprire con una terza e una quarta stagione, andando a colmare il vuoto narrativo tra i due progetti.

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Godzilla e Kong - Il Nuovo Impero: una foto

La mossa però più astuta della serie è aver piazzato il Leland Shaw di Kurt Russell nell'Axis Mundi, così da poterlo potenzialmente riutilizzare in qualsiasi progetto futuro a loro scelta considerando la dilatazione gravitazione. Dovesse comparire a sorpresa nell'attesissimo Godzilla e Kong: Il nuovo impero, dando per scontata un'ambientazione tra il 2024 (a pochi mesi di distanza dal precedente film) e il 2025, per Shaw sarebbero passati 9 o 10 anni terrestri, che corrispondono più o meno a 3 o 4 giorni nell'Axis Mundi. Molto più probabile, al contrario, che vengo sfruttato più avanti o che torni ad essere centrale nell'economia di Monarch. Vada come vada, quella della serie è davvero una lectio magistralis sull'utilizzo concettuale delle continuity non solo per espandere ma anche per approfondire un franchise e colmare nel frattempo importanti lacune narrative, facendo ovviamente tutto insieme.