Modalità Aereo: intervista a Paolo Ruffini e Lillo: "Ci candidiamo come nuovi Batman e Due Facce"

Intervista video a Paolo Ruffini, Lillo e Dino Abbrescia su Modalità Aereo, commedia in cui la perdita di un cellulare rischia di rovinare la vita di un imprenditore.

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Modalità aereo: Paolo Ruffini e Dino Abbrescia in una foto

I sogni, che sembravano folli, degli autori di fantascienza si sono avverati: tutta la vita di un uomo oggi è contenuta in un solo oggetto, il cellulare. Vera e propria finestra sul mondo, nel telefono c'è tutto: contatti, soldi, reputazione. Quando Diego Gardini (Paolo Ruffini), ricco imprenditore a capo di un'azienda vinicola, lo perde, rischia di essere rovinato per sempre. Parte da questo spunto Modalità Aereo, nuovo film di Fausto Brizzi in sala dal 21 febbraio, che può contare sulla verve comica di Lillo e Dino Abbrescia, due addetti alle pulizie dell'aeroporto di Fiumicino che, grazie al cellulare del più fortunato connazionale, danno il via a una macchina del fango social.

L'importanza che i social hanno nelle nostre vite, la percezione che gli altri hanno di noi, le grandi insidie che la comunicazione ci presenta oggi, in tempi in cui ogni parola va dosata e soppesata prima di esprimere un pensiero: Modalità aereo si interroga su tutti questi temi, ma lo fa con leggerezza, contando soprattutto sulla fisicità di Lillo, ormai lanciatissimo verso i musical, dando prova anche qui delle sue abilità danzerecce.

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Modalità aereo: una scena del film

Nella rubrica di Diego Gardini c'è anche Ben Affleck: l'attore americano ha ufficialmente detto addio al ruolo di Batman e, visto che Paolo Ruffini in questo film è un po' la risposta italiana a Bruce Wayne, dato che interpreta un imprenditore raffinato e fascinoso, ha pensato di proporsi per il ruolo? "Magari!" ci ha detto l'attore, grande appassionato di fumetti e tatuaggi, amore che ha fuso sul suo corpo tatuandosi vari eroi sulla pelle. "Più che avere una seconda vita però Diego Gardini è uno che ha una vita soltanto di apparenze, non di sostanza" ha spiegato Ruffini, continuando: "Nel momento in cui perde il telefono si accorge della vita, che è fatta anche di incomprensioni e incidenti. Non tutto si può comprare, non tutto si può gestire col denaro, soprattutto l'affetto nei confronti di suo figlio e l'amicizia. Questo film è un percorso formativo, la scoperta di valori importanti: non il social ma il sociale, l'affettività e questa piccola grande cosa che oggi manca tantissimo, la gentilezza." Anche Lillo ha detto la sua: "A me piacerebbe molto interpretare un cattivo di Batman: il Joker è scontato, poi amo molto Due Facce. Comunque vi do questa notizia: mi hanno veramente chiamato per il prossimo Batman, ma ho dovuto dire di no perché sarò in tournée con lo spettacolo di School of Rock."

La nostra intervista a Paolo Ruffini, Lillo e Dino Abbrescia su Modalità Aereo