Perché dovete correre su Disney+ a (ri)vedere Malcolm, il fratello di mezzo delle family comedy

In occasione dell'arrivo su Disney+ della serie completa di Malcolm, la comedy anni 2000 con Frankie Muniz e Bryan Cranston, andiamo a (ri)scoprire perché (ri)vedere il fratello di mezzo delle family comedy, sopravvissuto negli anni grazie al passaparola.

Yes, no, maybe, I don't know. Can you repeat the question? You're not the boss of me now. And you're not so big

Se mentre leggevate l'avete cantata, magari saltando in piedi, allora siete tra quelli che hanno amato e sono cresciuti con Malcolm (in originale Malcolm in the Middle) la (s)fortunata comedy familiare che ci ha tenuto compagnia per sette anni a inizio 2000. Se non la conoscevate, Disney+ vi dà l'opportunità di recuperare questa perla di comicità seriale, ora che è arrivata nel suo sempre più folto catalogo. Per l'occasione, andiamo a (ri)scoprire cosa ne ha fatto la fortuna e perché è sopravvissuta grazie al passaparola a distanza di anni, insomma perché (rivedere) su Disney+ Malcolm, il fratello di mezzo delle family comedy.

Il fratello di mezzo

Malcolm
Malcolm: una foto del cast della serie

Malcolm era una family comedy con tutte le caratteristiche del genere - famiglia numerosa, commedia degli equivoci, crescita e incomprensioni - ma era anche particolarmente irriverente con una comicità spesso cinica e parlava direttamente agli spettatori, soprattutto i più giovani davanti allo schermo, sfondando la quarta parete, e questo era uno degli elementi che faceva impazzire il pubblico che poi discuteva delle disavventure del protagonista quando si riuniva con gli amici, perché erano un po' anche le sue. Malcolm (al secolo Frankie Muniz, che grazie a questo ruolo vinse premi e ottenne la fama) rappresentava perfettamente il "fratello di mezzo" del titolo, condannato all'essere l'eterno secondo in famiglia (o per la precisione terzo), mai il primogenito e mai "il piccolo di casa". Un ragazzino che si ritrovava con un quoziente intellettivo superiore e una memoria fotografica, e quindi veniva messo nella classe dei ragazzi "dotati" (in originale "gifted" ma chiamati dagli altri studenti in senso dispregiativo "krelboynes" in riferimento al personaggio di Seymour Krelboyne ne La piccola bottega degli orrori), un premio che però non sembrava tale. Un'esistenza precaria e piena di contraddizioni, proprio come la famiglia media americana disfunzionale rappresentata da quella di Malcolm, curiosamente senza cognome fino al finale - una delle peculiarità dello show, per scoprire che si trattava di Nolastname, un inside joke degli autori che si sono sempre preoccupati di darne uno agli altri personaggi, amici e colleghi dei protagonisti, e che significa appunto "senza cognome". Specchio di una generazione piena di dubbi e insicurezze, le sette stagioni e i più di 150 episodi andati in onda dal 2000 al 2006 hanno mostrato gli alti e bassi quotidiani della vita familiare e dei cinque figli.

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Un cast ante litteram

Malcolm In The Middle
Malcolm: una foto promozionale del cast della serie

Gli interpreti di Malcolm, che nel corso degli anni si è portata a casa 7 Emmy Award, un Grammy e 7 nomination ai Golden Globe, sono stati l'altro fattore che ha generato il successo e che hanno trasposto benissimo sullo schermo la comicità caustica e a tratti cattivella degli autori della comedy FOX. Tanto da generare meme e gif nell'epoca di internet e dei social media, come quella celeberrima di Dewey (Erik Per Sullivan), il quasi-piccolo di casa, genio musicale a sorpresa, il più martoriato dai fratelli maggiori: "I expect nothing but I'm still let down" ("Ho zero aspettative eppure rimango comunque deluso"). A capitanare la famiglia la madre iper-autoritaria Lois, commessa al supermercato, fischiettatrice provetta e campionessa di baseball, interpretata da Jane Kaczmarek e il padre sommesso e subissato Hal, impiegato in un'azienda, interpretato da Bryan Cranston - prima di Breaking Bad, mostrando grandissime capacità comiche prima di sfoderare quelle drammatiche, mentre il suo personaggio sfoderava abilità da pattinatore artistico, pittore, marciatore e parrucchiere.

Bryan Cranston in una foto promozionale di Malcolm in the Middle
Bryan Cranston in una foto promozionale di Malcolm in the Middle

Ogni membro della famiglia insomma aveva un talento più o meno nascosto, per ricordarci che in fondo ognuno di noi ha qualcosa di speciale e qualcosa che lo caratterizzi, nonostante la vita a volte sembra faccia di tutto per nasconderlo al mondo. Francis (Christopher Masterson) era il primogenito relegato in accademia militare per aver messo un piercing al naso. Reese (Justin Berfield), subito sopra Malcolm, violento e sciocco, si dimostrerà un ottimo cuoco e poeta. Il più coccolato dai genitori è ovviamente il "piccolo di casa", Jamie, interpretato dai gemelli James e Lukas Rodrigues. Ad un certo punto Lois avrà anche un altro figlio, Jamie, che si rivelerà essere un maschio. Fratelli che si bullizzavano e venivano bullizzati anche tra loro stessi. Malcolm, pur se sottovalutata, ha avuto così tanto successo di passaparola tra i fan da essere entrato nella pop culture di tutti i giorni come citazione e reference, e da aver creato un erede ideale in The Middle (guarda un po' i titoli) la family comedy ABC che rappresentava nuovamente la famiglia della middle class americana, che doveva ogni giorno cavarsela non solo coi tre figli ma anche con i problemi economici e le piccole grandi lotte quotidiane. Così tanto erede, dalla madre maniaca del controllo interpretata da Patricia Heaton al padre taciturno col volto dell'ex inserviente di Scrubs Neil Flynn, da aver visto una comparsata proprio di Jane Kaczmarek in una manciata di episodi. Malcolm è insomma in ognuno di noi.