Loki 2: che ruolo narrativo avrà la serie all'interno dell'MCU?

Una delle serie televisive più apprezzate della Casa delle Idee torna con tante novità e un compito fondamentale: essere un punto d'incontro con l'universo cinematografico Marvel.

Loki 2: che ruolo narrativo avrà la serie all'interno dell'MCU?

Loki, fin dal suo annuncio da parte di Bob Iger nel 2018, è apparsa come un unicum all'interno piano strategico Marvel, in prima battuta perché vede come protagonista un antieroe, quindi un personaggio dalla moralità dubbia e fluida; in seconda, poiché esprime appieno il nucleo tematico fondante della Fase 4 e 5 dell'MCU, ovvero il Multiverso, caricandosi di un difficile fardello: esplicare questo concetto in modo chiaro ed esaustivo.

Unnamed13
Loki: il nuovo poster della stagione 2

La prima stagione dello show, tra molti alti e pochi bassi, è riuscita perfettamente nel suo scopo, spiegando dettagliatamente il funzionamento del tempo nel Marvel Cinematic Universe e al contempo seminando una serie di collegamenti diretti all'universo supereroistico di riferimento, apparendo infine come uno snodo fondamentale per lo sviluppo della trama orizzontale dell'MCU. Ecco che sta per tornare Loki con la Stagione 2, precisamente dal 6 ottobre 2023 su Disney+, e viene quindi spontaneo chiedersi quale ruolo narrativo avranno anche i nuovi episodi.

Il lancio di nuovi personaggi

Loki2
Loki 2: un'immagine dal trailer della seconda stagione

Proprio perché Loki, come abbiamo già sottolineato, è una serie che, almeno in teoria, può essere vista come una delle basi fondanti dell'attuale percorso contenutistico intrapreso da La Casa delle Idee, non è da sottovalutare il fatto che i personaggi presenti nello show possano avere delle importanti implicazioni future che vanno oltre l'opera stessa. Già il trailer dell'opera (che abbiamo analizzato in modo completo qui) ci dà qualche importante suggerimento su alcune new entries di spessore. Tra i personaggi più interessanti spicca certamente Ouroboros (chiamato affettuosamente O.B.), un agente della TVA, interpretato da Ke Huy Quan, che può essere visto come la mente tecnologica dell'organizzazione, che progetta e ripara ogni cosa. Oltre a lui sembra esserci un riferimento a Zaniac, un particolare villain di Thor proveniente dalla Dimensione Oscura che prende possesso dei corpi altrui ed infine torna anche l'iconico Kang (Jonathan Majors), questa volta nei panni della sua variante Victor Timely (che abbiamo già visto apparire nella scena post-credits di Ant-Man and The Wasp: Quantumania).

Loki: tutti i rimandi all'universo Marvel nella serie

Verso la Dinastia di Kang

Loki9
Loki 2: un'immagine dal trailer della seconda stagione

Proprio parlando di Timely, non deve affatto sfuggire che rappresenta il collante più vicino ad uno dei prossimi film Marvel corali in uscita nel 2026, Avengers: The Kang Dynasty, dove i Vendicatori si misureranno contro un atipico (e particolarmente potente) gruppo di Varianti. Facendo un passo indietro, sempre nel terzo capitolo di Ant-Man, veniamo a conoscenza proprio del fatto che esiste un Concilio di Kang pronto a fare guerra al Multiverso, che però perde sicuramente di potenza in mancanza di un artefatto indispensabile ovvero la macchina del tempo: è questa che consente a Kang di "sdoppiarsi" nelle varie realtà e l'inventore di tale oggetto è proprio Victor Timely, il primo Kang che viene dal 19esimo secolo. Probabile quindi che i nostri eroi siano incaricati di fermarlo, ancor prima del collaudo dell'invenzione stessa, una caccia che quindi sarà una parte fondamentale della trama della seconda stagione, come confermato dal produttore Kevin Knight.

Un ponte tra le epoche

Zaniac Loki Screenshot
Loki 2: un'immagine dal trailer della seconda stagione

La prima stagione di Loki ci ha abituato che fare un salto indietro o avanti nel tempo è piuttosto semplice se si hanno in squadra degli agenti che si occupano di salvaguardare il normale flusso temporale degli eventi e, al di là di questa serie, non è affatto la prima volta che vediamo dei viaggi nel passato e nel futuro nell'MCU (basta pensare all'attraversamento del Regno Quantico visto in Avengers: Endgame). Proprio per questo motivo, la seconda stagione di Loki potrebbe essere il contesto perfetto per spiegare di più come interagiscono tra loro queste realtà così diverse, oltre al possibile valore citazionistico che determinate scene possono avere nei riguardi degli amanti dei fumetti. Dopo che nella stagione precedente abbiamo visto tante epoche tirate in ballo senza in alcuni casi vedere una linea di collegamento, le nuove puntate potrebbero chiarire meglio l'esistenza e l'importanza di queste dimensioni alternative, ad ora considerate alla stregua di semplici easter-egg.

Anche il Multiverso richiede razionalità e precisione

Loki Trailer 01
Loki: un'immagine tratta dal trailer della serie

Dopo quello che abbiamo visto nel finale della prima stagione di Loki, con Sylvie (Sophia Di Martino) che ha scelto di eliminare Colui che Rimane, permettendo alla Sacra Linea Temporale di dividersi in infinite ramificazioni, dando vita quindi al Multiverso, è chiaro che, ad ora, l'universo della serie (così come anche la narrazione) è ancora più confusa e difficile da leggere. Detto questo, però, anche il caos dimensionale richiede, a livello narrativo, una gestione razionale e precisa, con delle regole, delle leggi e delle conseguenze. Se così non fosse, lo show perderebbe il suo ruolo cardine dell'MCU e non sarebbe più utile a comprendere la direzione ultima che stanno seguendo sia la Fase 4 che la 5. In tal senso è probabile che la prima stagione abbia posto solamente le basi, una vera e propria introduzione esauriente relativa al Multiverso ma che, dal finale in poi, sia passata ad una spiegazione più concreta e tangibile, andando direttamente a collegarsi a tutto il resto del Marvel Cinematic Universe.

Loki, la spiegazione del finale: la fine è il nuovo inizio

Una maggiore coesione

Loki3
Loki 2: un'immagine dal trailer della seconda stagione

Infine, c'è un'altra necessità urgente che il piano cinematografico e seriale di Kevin Feige richiede e che forse solo Loki può risolvere, ovvero una maggiore coesione contenutistica. Da qualche tempo sembra che i vari prodotti de La Casa delle Idee brancolino nel buio più assoluto e l'unico faro sembra essere proprio l'opera ideata da Michael Waldron (Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Rick and Morty). Mettendo da parte la questione Multiverso, infatti, ad ora non si riesce bene a comprendere la relazione tra alcune serie o film, fermo restando che alcuni titoli sono l'immediata conseguenza di altri come il caso di Doctor Strange 2 che è di fatto un sequel di WandaVision o Captain America: Brave New World che vede poste le basi all'interno di The Falcon and the Winter Soldier. Proprio perché Loki sembra gettare ramificazioni un po' ovunque nel mondo Marvel, potrebbe, all'interno di questa Stagione 2, arrivare ad un punto di svolta che risolva tutti quei punti rimasti insoluti fino ad ora.