Le indagini di Lolita Lobosco 2: la seconda stagione mostra Lolita come personaggio "aspirazionale"

L'incontro con il cast de Le indagini di Lolita Lobosco, che torna con una seconda stagione in prima serata su Rai1 dall'8 gennaio e promette un mix tra noir e commedia con la spregiudicatezza e la solarità della vicequestore interpretata da Luisa Ranieri.

Le indagini di Lolita Lobosco 2: la seconda stagione mostra Lolita come personaggio 'aspirazionale'

Dopo il successo della prima stagione vista al suo debutto nel febbraio 2021 da circa 7 milioni 535 mila spettatori, nella prima serata di Rai1, dall'8 gennaio 2023 per 6 serate tornano, per una seconda stagione, le avventure del vicequestore del commissariato di polizia a Bari, Lolita Lobosco, interpretata da Luisa Ranieri. Liberamente tratto dai romanzi di Gabriella Genisi, Le indagini di Lolita Lobosco è diretto da Luca Miniero, prodotto dalla Bibi Film di Angelo Barbagallo e da Luca Zingaretti per la Zocotoco. Avevamo lasciato Lolita determinata a mantenere una promessa: trovare l'assassino del padre, appurata la sua morte per omicidio ad opera della malavita organizzata di Bari. La ritroviamo con la stessa determinazione mentre allo stesso tempo porta avanti indefessa le indagini su nuovi e sempre più complicati casi di omicidio che richiedono flessibilità e creatività nella loro risoluzione.

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Le indagini di Lolita LoBosco 2: una scena della serie

La vita sentimentale di Lolita intanto, oscillerà tra quasi consolidati amori, quello con Danilo (Filippo Scicchitano) e apparizioni di vecchie fiamme. Non solo Lolita in questa seconda stagione ma anche tanta coralità, a partire da una seconda possibilità per la madre Nunzia (Lunetta Savino) a nuovi risvolti nelle vite dei fidi collaboratori di Lolita, Forte ed Esposito e la migliore amica Marietta (Bianca Nappi). Noir e commedia tra tradizione e modernità per la seconda stagione di Le Indagini di Lolita Lobosco, il tutto raccontato dal regista Luca Miniero, i produttori Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti e tutto il cast che abbiamo incontrato alla conferenza stampa di presentazione di questi nuovi 6 episodi.

L'inferno può aspettare

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Le indagini di Lolita LoBosco 2: un momento della serie

Il primo a prendere la parola dopo gli elogi della direttrice di Rai1, Maria Pia Ammirati, è Luca Zingaretti, in veste di produttore invece delle sue vesti abituali da attore e marito di Luisa Ranieri. La sua Zocotoco è fiera di questa nuova impresa: "Non è mai scontato il risultato di una seconda stagione soprattutto se una serie, nella sua prima stagione, è stata molto amata. Qualcuno, mi pare Mattia Torre, ha detto che l'inferno è pieno di seconde stagioni. Per quanto ci riguarda credo che l'inferno possa aspettare perché il regista Luca Miniero ha dato una cifra narrativa alla stagione ed è riuscito a fare anche meglio della prima". Conclude poi con un'ode alla sua compagna Luca Zingaretti, prima di lasciare l'attenzione in mano agli interpreti: "Lasciatemi salutare Luisa e il suo talento. Ha donato al personaggio una malinconia ma anche un'ironia, una voglia di vivere e un calore di cui c'era bisogno e che io avevo intravisto già nel personaggio letterario. Lolita è una donna accogliente, mediterranea, solidamente ancorata alla sua cultura e tradizioni ma è una donna moderna, proiettata nel futuro".

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Lolita Lobosco e Luisa Ranieri: Somiglianze e differenze

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Le indagini di Lolita LoBosco 2: Luisa Ranieri in una scena

Abbiamo cominciato a conoscere Lolita per 4 episodi nella prima stagione, la seconda con i suoi due episodi in più, lascia spazio per approfondirne la conoscenza e Luisa Ranieri ci guida attraverso ciò che è l'essenza del suo personaggio: "Lolita ha di bello che il lavoro nella sua vita è centrale ma non è centrale nel nostro racconto, per il pubblico. Ciò che interessa di più è il mondo di questa donna. Una donna del sud non come il cliché del passato ma proiettata in avanti che non è pentita delle scelte fatte, ha messo l'amore accanto a sé e non al centro. È donna imperfetta che ha delle fragilità, è disfunzionale a livello sentimentale, è una donna come tutti noi, una donna di oggi. Le sue imperfezioni la fanno sentire vicina alle altre donne, molte giovanissime si identificano con il mio personaggio". Come non aveva fatto a febbraio del 2021, a più riprese Ranieri si trova a dover spiegare quanto Lolita Lobosco sia simile a lei e cosa le invidia. Una sola parola per indicare ciò che vorrebbe acquisire dalla vicequestore: "La spregiudicatezza - risponde sicura - perchè Lolita è innamorata dell'amore, rincorre la passione, il qui e ora". Aggiunge: "La solarità e la malinconia del personaggio mi appartengono molto, un po' meno la spregiudicatezza e la "cattiveria", specialmente con gli uomini".

DNA di attrice

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Le indagini di Lolita LoBosco 2: una foto di scena

Sono tanti i personaggi femminili che compongono Le indagini di Lolita Lobosco e con loro, tanti modi di essere donna. Grazie a Nunzia, la mamma di Lolita, vedova da anni che ha cresciuto Lolita e la sorella Carmela (Giulia Fiume), esploriamo le seconde possibilità dell'amore, soprattutto per chi come lei è ancorato nelle tradizioni e non ha più vent'anni. Di Nunzia, Lunetta Savino dice: "Per certi versi Nunzia è un personaggio che fa parte di un mondo che io avevo già affrontato in altri ruoli e per me fare Lolita Lobosco è una passeggiata piacevole. Se penso alla serie 'Studio Battaglia' c'è un lavoro che ho dovuto fare diverso, mentre Nunzia fa parte di un DNA mio di attrice. In questa seconda stagione Nunzia vivrà una rinascita, che mi sembra raccontata con grande grazia".

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Esistono donne come Lolita?

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Le indagini di Lolita LoBosco 2: Luisa Ranieri nella seconda stagione

Si parla spesso dell'identificazione del pubblico femminile con il personaggio di Lolita, di come sia rappresentativo di un nuovo modello di donna moderna. Ad un certo punto però, il quesito è inevitabile: esistono donne come Lolita? Risponde pronta Luisa Ranieri: "Questa domanda mi dà la possibilità di dire che questo è un personaggio inventato, è 'aspirazionale', come vorremmo essere e come vorremmo diventare e forse lo stiamo un po' anche diventando visto che qualcosa è cambiato in questo paese. La signora accanto a me (Maria Pia Ammirati) è diventata la direttrice di Rai Fiction, prima di lei ce n'era un'altra, abbiamo un Presidente il Consiglio femmina. Al di là di come la pensiamo, qualcosa sta cambiando per cui questo personaggio porta con sé questa modernità di una donna cui molte vorrebbero somigliare". Luisa Ranieri prosegue la sua arringa finale poi, argomentando anche il rischio di cadere nel cliché della donna moderna: "Questo personaggio non c'era e adesso c'è e poi saranno Gabriella Genisi e gli sceneggiatori a stare attenti a non farlo diventare un cliché. In questa seconda stagione l'abbiamo fatta vacillare, avere dei ripensamenti, insicurezze, fragilità. Il personaggio perfetto non esiste perché l'essere umano non è perfetto e questo femminile è un po' un femminile aspirazionale".