Nata nell’anno di uscita in sala di Blade Runner ed E.T. devo la mia passione travolgente per il cinema a tre ragioni principali: una nonna con un passato di attrice con Vittorio De Sica, genitori cinefili con gusti estremamente diversi e infine il fattore “ed ora che le faccio fare alla bambina?”. Eh si, da genitore divorziato mio padre nel suo turno la domenica non sapeva come impiegare le ore e quindi passavo pomeriggi al cinema o in videoteca noleggiando tre o quattro film alla volta, senza filtro alcuno o vietato ai minori. Dopo un’adolescenza spesa a colpi di serie TV, film in DVD e VHS, rabbia adolescenziale, capelli viola e il tentativo di diventare una cantante famosa, con la libertà della laurea arriva quella di poter finalmente provare a fare della passione un lavoro, il primo festival di Cinema, Taormina Film Fest, la radio grazie ad un amico, le prime interviste, le recensioni, il lavoro più bello del mondo. Nonostante le migliaia di film visti in questi anni, i padri fondatori della mia crescita emotiva rimangono Richard Linklater, John Hughes e Cameron Crowe (rinnegando Aloha). Ho sempre vissuto la mia vita come se stessi guardando un film e con lo stesso sentimento di Celine in Prima dell’Alba: “Ho sempre questa strana sensazione di essere una donna molto vecchia che sta quasi per morire. Come se la mia vita fosse solo una memoria del passato”. Il cinema mi ha salvato la vita e dal 2006 gliela dedico ogni giorno … don’t come knocking, the film is still rocking!
News e articoli
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And Just Like That 3, recensione: un addio definitivo all'irriverenza di Sex and the City
Sesso sì, avventure anche, ma la terza stagione, con un cast più consolidato, si erige definitivamente a manifesto delle cinquantenni di oggi, con gioie, consapevolezze, dolori, fissazioni e malattie della maturità. Su Sky e NOW.
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La trama fenicia, il trio delle meraviglie e il set affollato di Nick & Norah: intervista a Michael Cera
L'attore, incontrato a Cannes, racconta in esclusiva a Movieplayer la sua esperienza sul set di Wes Anderson. E torna indietro con la memoria agli inizi della sua carriera.
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Fuori e la libertà dei personaggi di Goliarda Sapienza: intervista a Matilda De Angelis ed Elodie
Le attrici descrivono l'esperienza sul set, tra realtà e immaginazione, calate nel mondo di una scrittrice fondamentale del Novecento. In sala.
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Jeunes Mères, la recensione: un film corale per il ritorno dei Fratelli Dardenne
A tre anni da Tori e Lokita, i registi belgi tornano in concorso a Cannes con un film che apre le porte di una casa famiglia dove delle giovani madri si preparano a tornare alla vita normale, ormai cambiate. In sala prossimamente.
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Fuori e la rinascita di Goliarda Sapienza: intervista a Mario Martone e Valeria Golino
Da Cannes 78 il regista e la protagonista raccontano il percorso di libertà intrapreso dalla scrittrice subito dopo l'esperienza del carcere di Rebibbia. E dicono: "Tra gli scopi del film c'è il raccontare questo senso di libertà". Il film è in sala.
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La fossa delle Marianne, recensione: dalla Germania all’Alto Adige un road movie sull’elaborazione del lutto
L'opera prima della lussemburghese Eileen Byrne, tratta dal romanzo omonimo di Jasmin Berger, è il viaggio di due solitudini, un anziano e una giovane donna dentro la difficile elaborazione di un lutto. In sala.
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Ludivine Sagnier in Sotto le foglie: "Venti'anni dopo Swimming Pool sono cambiata, Ozon no"
Era il 2003 quando la giovanissima attrice recitava accanto a Charlotte Rampling. Ora, ritrova il regista di 8 donne e un mistero raccontandoci l'esperienza sul set. Al cinema.
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Sotto le foglie, recensione: madri, figli, funghi e sensi di colpa nel grande giallo targato Ozon
Già campione d'incassi in Francia, il film mette a nudo la realtà dei rapporti umani tra fantasmi del passato, colpe impossibili da espiare e misteriosi e possibili delitti. In sala con BIM dal 10 aprile.
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Guglielmo Tell secondo Claes Bang: "Il nostro è un eroe riluttante"
L'intervista a Nick Hamm e Claes Bang, regista e protagonista del film, girato tra Cinecittà e l'Alto Adige, che aspira a trasformare la leggenda di Guglielmo Tell in epica cinematografica. Al cinema.
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The Last Showgirl di Gia Coppola? La rinascita di Pamela Anderson: "Il film segna l'inizio della mia carriera"
Dallo scorso Zurich Film Festival, la nostra intervista alla regista e protagonista di un film che racconta il tentativo di rialzarsi, reinventarsi e resistere al tempo. In sala.
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Lumiére - L'avventura del cinema, recensione: Frémaux rilegge gli inventori di un sogno
Il direttore artistico del Festival di Cannes torna alle origini della settima arte, questa volta per un film più completo che punta a scoprire la nascita del linguaggio cinematografico. Al cinema dal 3 aprile.
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The Last Showgirl, la recensione: Pamela Anderson torna sul palco e si prende la scena
Diretta da Gia Coppola, l'attrice si rimette in gioco e supera a pieni vuoti la sua prima (vera) prova da protagonista in un film da non perdere. Al cinema dal 3 aprile.
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Valeria 4, recensione: la versione iberico-millennial di Sex & the City chiude da femminista ma non troppo
La serie creata da María López Castaño e tratta dai romanzi della scrittrice e blogger Elísabet Benavent, ritorna per la quarta stagione finale. Nonostante la brezza femminista, il lieto fine è inevitabile.
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Una barca in giardino, la recensione: il gioiellino del maestro d'animazione francese Laguionie
Dopo il passaggio in forzata sordina al Festival di Cannes, il delicato racconto di formazione, del maestro del cinema d'animazione approda nelle sale italiane con Trent Film, dal 13 febbraio.
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Kinda Pregnant, recensione: Amy Schumer torna con una graffiante commedia sulla maternità
Attrice, autrice e stand-up comedian, l'attrice torna al cinema di finzione e ritrova l'umorismo tagliente ed eclatante per una commedia (romantica) sulla maternità, invidiata, simulata e mai interamente raccontata. Su Netflix.
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Xo Kitty 2, la recensione: una serie spin off per aggiungere coralità e mystery
Un nuovo capitolo del franchise Tutte le volte che ho detto ti amo con protagonista la più piccola tra le sorelle Covey, che però dirama l'attenzione anche su altri personaggi. Su Netflix.
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Virgin River 6, la recensione: come amarsi nel passato, presente e futuro
Puntuale per le festività Natalizie, ecco i nuovi 10 episodi della sesta stagione della serie ideata da Sue Tenney e tratta dai romanzi di Robyn Carr. Su Netflix.
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Le 10 migliori commedie romantiche di Natale: cult, guilty pleasures e nuove scoperte
Da Love Actually al dimenticato The Family Man, dal recente Holidate fino al riscoperto Just Friends, la lista definitiva dei film romantici da vedere o rivedere durante le feste natalizie.
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Solo per una notte, la recensione: manifesto di una donna in cerca d’amore e libertà
L'opera prima dello svizzero Maxime Rappaz, in uscita con Wanted dopo il passaggio all'ACID di Cannes, è un racconto di una donna che, trovando improvvisamente l'amore, riscopre la sopita voglia di libertà. Con una grande Jeanne Balibar.
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Era solo un messaggio prima di Natale, la recensione: una prevedibile rom-com natalizia per non pensare
Un film romantico che racconta una storia d'amore nata per colpa (o grazie?) ad un sms inviato alla persona sbagliata. Protagonisti Merritt Patterson e Trevor Donovan. Su Netflix.
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Our Little Secret, la recensione: non c 'è dubbio, Lindsay Lohan è davvero la regina del Natale (streaming)
Dopo il mediocre Falling for Christmas, l'attrice questa volta riesce nell'intento di conquistare lo scettro di regina delle festività Netflix con una commedia natalizia degli equivoci.
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The Brink of Dreams, i registi: “La voce di un gruppo di ragazze all'interno della comunità"
Gli egiziani Nada Riyadh & Ayman El Amir, dopo il trionfo alla Semaine de la Critique, portano il documentario in concorso al Torino FIlm Festival. Il film segue un gruppo di ragazze nel sud dell'Egitto che decidono di dar vita ad una compagnia di teatro di strada.
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The Merry Gentlemen, la recensione: da One Tree Hill alle rom-com natalizie, il ritorno di Chad Michael Murray
Due ex star del piccolo schermo e della serialità fanno squadra in una commedia romantica in bilico tra Full Monty e Magic Mike. Una trama prevedibile con una chimica tra i due, fortunatamente, non scontata. Su Netflix.
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La gabbia, la spiegazione del finale: tutto è male quel che finisce bene?
Successo meritato ma forse inaspettato per la serie sul mondo delle MMA. E una stagione 2 sarebbe d'obbligo, a giudicare dal finale. Proviamo a spiegarlo, analizzando i dettagli e i colpi di scena conclusivi. Occhio agli spoiler!
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Hot Frosty, la recensione: Lacey Chabert e una superficiale magia di Natale
L'ex Mean Girls torna protagonista di una rom-com natalizia che non riesce a trasmettere tutta la magia che il titolo promette. Su Netflix.
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La gabbia, la recensione: la dura legge delle MMA in una serie sul valore di famiglia e riscatto
Ideata, diretta e interpretata da Franck Gastambide, The Cage è ambientata nel mondo delle MMA, e racconta la voglia di riscatto e di appartenenza di un giovane aspirante lottatore. Su Netflix.
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Appuntamento a Natale, la recensione: Christina Milian e una commedia con qualche nota intonata
Messa da parte la carriera musicale, Christina Milian continua il suo percorso nella commedia romantica, cercando la consacrazione natalizia. In streaming su Netflix.
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Il Re di Napoli, recensione: raccontare la magia della città attraverso la leggenda di Mario Merola
Ispirato dall'opera letteraria "Napoli solo andata... Il mio lungo viaggio" di Mario Merola, Massimo Ferrari porta sul grande schermo la storia dell'inventore della Sceneggiata napoletana, cogliendo l'occasione per indagare le mille declinazioni partenopee.
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Lupi Mannari, recensione: dal celebre gioco da tavolo, una favola sui licantropi adatta a tutto il branco
Con un cast ispirato, capitanato da Jean Reno, la trasposizione cinematografica del famoso gioco da tavolo di Asmodee arriva su Netflix dal 23 ottobre. Un pretesto per mettere in piedi una commedia che celebra il concetto di unione.
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Volonté - L'uomo dai mille volti, recensione: il concreto, cittadino, creatore Gian Maria in un film ritratto
Presentato in concorso classici a Venezia 81 e per soli tre giorni al cinema, il tributo di Francesco Zippel al Volonté attore, interprete, attivista, creativo con uno sguardo al presente "che non gli sarebbe piaciuto".