Il problema con i genitori degli eroi DC è cosa nota, ma è diventato vero e proprio fenomeno di costume quando, in Batman v Superman: Dawn of Justice, i due eroi con il mantello, che se le sono date di santa ragione fino a quel momento, scoprono di essere stati cresciuti entrambi da una donna di nome Martha: di fronte alla mamma ogni rancore è seppellito, così come l'ascia di guerra. + In Justice League , nelle sale italiane dal 16 novembre, il tema della madre torna in modo prepotente: anche i nuovi membri della squadra, Aquaman, Flash e Cyborg hanno dei problemi con le loro madri, fatto che li lega tanto quanto il desiderio di difendere la Terra da una grave minaccia.
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All'anteprima europea del film diretto da Zack Snyder abbiamo chiesto proprio a Ben Affleck, Jason Momoa e Ray Fisher, interpreti rispettivamente di Batman, Aquaman e Cyborg, cosa pensano di questo rapporto difficile con i genitori che grava sui loro personaggi: "Credo che un tratto caratteristico di questi supereroi sia che hanno dei problemi con i genitori" ha detto Fisher, spiegando meglio: "Anche Barry Allen (Flash), il cui padre è accusato di aver ucciso sua madre, lo stesso per Wonder Woman e Superman, che ha visto Krypton morire e ha genitori adottivi del Kansas. In particolare Cyborg soffre del fatto che la madre rimane uccisa nello stesso incidente in cui perde il suo corpo: a causa di questo suo padre usa la tecnologia per trasformalo in Cyborg, quindi ogni volta che si guarda vede il trauma di quella notte, vede l'incidente. È una cosa molto potente".
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I lividi di Batman e lo stile di Aquaman
In Justice League Batman, dopo la morte di Superman, capisce che non potrà proteggere la Terra per sempre e quindi mette insieme una squadra di persone straordinarie che potranno continuare a farlo anche senza di lui: quello di Affleck è un Cavaliere Oscuro decadente e malinconico, che fa un passo indietro per il bene comune. La grande umanità dell'Uomo Pipistrello è tutta scritta sul corpo di Affleck, che diventa di diritto il Batman più pieno di lividi mai visto al cinema: "È stato un tentativo di essere realisti: volevamo mostrare le conseguenze di partecipare a tutte queste lotte, non come in quei film dove si è colpiti e non succede nulla. Volevamo mostrare le sue ferite: Batman non è come gli altri, non ha super poteri, è solo un uomo" ci ha detto l'attore.
Una delle new entry di maggior peso è l'Aquaman di Jason Momoa: l'attore ha fatto un gran lavoro sul personaggio, passato alla storia, forse soprattutto per colpa della serie tv The Big Bang Theory, come il supereroe meno cool della Justice League, rendendolo invece uno dei più affascinanti del gruppo: "Devo ringraziare Zack (Snyder, n.d.r.) che ha dato vita a questo Aquaman: ha visto qualcosa in me, è tutto merito suo" ci ha detto con modestia Momoa.
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