Lo strano mondo di Jared Leto, tra musica, cinema e segreti

Eclettico, stravagante, anticonformista, profondo. Il divo dalle mille sfaccettature ci regala un Joker d'eccezione, ma ci riserva molte altre sorprese. Scopriamole insieme.

Dopo l'Oscar conquistato per Dallas Buyers Club, con Suicide Squad arriva anche il blockbuster che mancava a Jared Leto per assurgere al rango di superstar. Se ci è voluto così tanto prima di vedere Leto in un grande successo commerciale con un ruolo di primo piano, la colpa è della musica. La carriera parallela da rockstar con i 30 Seconds to Mars ha "distratto" l'attore che, dal 2006 al 2012 - mentre con la band intraprendeva un tour talmente fitto di date da entrare nel Guinnes dei Primati - ha girato un solo film. E quando ha avuto la libertà di scegliere i propri ruoli, ha dimostrato una predilezione per i progetti "suicidi".

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Jared Leto, una foto dell'attore
Jared Leto, una foto dell'attore

Accanto agli acclamati Fight Club, American Psycho e Requiem for a Dream, tra le pellicole interpretate da Jared Leto figurano lavori tutt'altro che commerciali come l'astruso Mr. Nobody di Jaco van Dormael, affascinante e incomprensibile follia d'autore della durata di tre ore, o l'oscuro Chapter 27, mediocre pellicola dedicata all'omicidio di John Lennon in cui Leto ha rischiato di perdere la salute ingrassando 30 chili per calarsi nei panni dello psicopatico Marc David Chapman. Per interpretare il tossico di Requiem for a Dream, il buon Jared si è preparato vivendo per le strade dell'East Village per settimane con un gruppo di sbandati; per comprendere a fondo la transgender Rayon si è depilato accuratamente, sopracciglia comprese, e si è comportato come una donna fino alla fine delle riprese; e per quanto riguarda il suo approccio con il Joker, sono ormai note a tutti le eccentricità che hanno contraddistinto la sua esperienza sul set, dai comportamenti folli agli orribili regali fatti ai colleghi, fino alle prove di risata che hanno spaventato tutti coloro che si trovavano nei paraggi.

Suicide Squad: Margot Robbie e Jared Leto in una scena del film
Suicide Squad: Margot Robbie e Jared Leto in una scena del film

Non si può dire che le stranezze non accompagnino anche la vita privata di Jared Leto, circondata dalla massima riservatezza. Ciò che sappiamo di lui è che è legatissimo alla madre Constance, che ha cresciuto lui e il fratello maggiore Shannon per lo più da sola con un'educazione molto hippie (l'attore ha trascorso parte dell'infanzia ad Haiti, dove la madre lavorava come volontaria), e che è orgogliosamente vegano, mentre vige il buio fitto sulle sue relazioni sentimentali (le ultime fidanzate ufficiali sono Cameron Diaz e Scarlett Johansson, ma si parla della preistoria). Jared ha ripetuto più volte di possedere la stessa auto - un GMC Yukon SUV - dal 1996, mentre di recente ha acquistato una nuova casa, un enorme compound militare sito nel Laurel Canyon dotato di piscina, otto camere da letto, dodici bagni, sala proiezioni, studio di registrazione, palestra e... una ghigliottina. In questo buen retiro l'attore progetta di rinchiudersi una volta che rallenterà l'attività artistica. Non solo cinema, dunque, per un divo eclettico che dimostra di possedere parecchie frecce al suo arco.

Tutto cominciò con Jordan Catalano

My So-Called Life: una foto della serie
My So-Called Life: una foto della serie

Jared Leto che fa regali osceni, che non parla a regista a colleghi se non "nel personaggio", che ingrassa, dimagrisce e si trasforma fisicamente secondo necessità. Pur non avendo avuto una formazione tradizionale, Leto ha aderito istintivamente al metodo scegliendo di immergersi in ogni ruolo con cui decide di misurarsi fin dal primo personaggio che lo ha reso celebre, il pessimo studente Jordan Catalano di My So-Called Life. Lo show, che vedeva Leto affiancare una tredicenne Claire Danes, arriva quando l'attore, dopo un'adolescenza ribelle condita di piccoli reati, decide di sfruttare il suo bell'aspetto affacciandosi al mondo della recitazione. Jordan Catalano è un bad boy appassionato di musica che si esprime rozzamente, sa leggere a malapena e ha gravi problemi familiari e di apprendimento. I compagni di set dell'epoca ricordano di aver scambiato a malapena qualche parola con l'attore durante la lavorazione della serie, poi interrotta, e di essere rimasti colpiti quando, a fine riprese, hanno scoperto che il vero Jared Leto non era un idiota che si esprime a grugniti, ma possedeva proprietà di linguaggio e una discreta cultura. Far impazzire i colleghi, all'epoca, era già un suo vizio.

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A 30 Secondi da Marte

Jared Leto sul palco durante un'esibizione con i 30 Seconds to Mars
Jared Leto sul palco durante un'esibizione con i 30 Seconds to Mars

Ormai sono in molti a conoscere la carriera parallela di Jared Leto. Il leader dei 30 Seconds to Mars, canta, suona, compone e produce la band composta dal fratello, il batterista Shannon Leto, e dall'amico fraterno, il polistrumentista Tomo Milicevic. Più che di rock, potremmo parlare di una vera e propria religione per migliaia di fan devoti (soprattutto devote) che a ogni concerto dei Mars celebrano un rito collettivo per iniziati. Oltre a essere un artista di talento, Jared Leto è anche un mago del marketing e dopo essersi liberato di un contratto capestro con EMI, ha trasformato il suo gruppo in un vero e proprio fenomeno. I fan dei Mars si chiamano Echelon (nome mutuato da un brano del disco d'esordio), "truppe" che hanno lo scopo di diffondere il verbo dei loro idoli nel mondo. La band ha fatto propria una simbologia con allusioni vagamente militaresche che si evolve album dopo album.

Jared Leto mostra i suoi tatuaggi
Jared Leto mostra i suoi tatuaggi

A fianco del simbolo ufficiale, la Triade, un triangolo equilatero tagliato da una striscia orizzontale che Leto ha tatuato sopra i gomiti, troviamo la fenice rossa, Mithra, e la scritta "Provehito in altum" che racchiude un po' la filosofia del gruppo, ma negli anni i simboli legati ai Mars si sono sviluppati di pari passo con i testi criptici della canzoni per poi essere riproposti nel vasto merchandise. Si vocifera che i Meet and Greet con le fan capitanati da Jared Leto si trasformino in "televendite" in cui l'artista illustra la merce disponibile anche nel fornitissimo negozio on line. Per vendere i suoi prodotti, ma anche le sue performance, Leto ha creato VyRT, un provider on demand in cui si fa vivo a varie ore del giorno e della notte esibendosi con la chitarra per la gioia dei fan.

Chi è Bartolomew Cubbings?

Jared Leto nel video dei 30 Seconds to Mars From Yesterday
Jared Leto nel video dei 30 Seconds to Mars From Yesterday

In principio c'era Bartolomew Cubbings, personaggio dei romanzi del Dr. Seuss protagonista di The 500 Hats of Bartholomew Cubbins e Bartholomew and the Oobleck. Più di recente il nome è comparso nei credits dei video dei 30 Seconds to Mars figurando come regista. Chi si nasconde dietro il misterioso pseudonimo? Ma Jared Leto naturalmente. Non solo l'attore è la mente creativa e il frontman della band, ma ha diretto tutti i video, dal respiro decisamente cinematografico, ottenendo numerosi premi. Lo pseudonimo Cubbings compare per la prima volta nel 2006 per il video di The Kill, intriso di citazioni kubrickiane. Alla conferenza stampa Leto ha presentato il misterioso regista come "un odioso albino danese". Successivamente spiegherà di aver usato uno pseudonimo per permettere alle persone di godere del video senza preconcetti o distrazioni legati alla sua persona. Per il video successivo, From Yesterday, Leto/Cubbings otterrà il permesso di girare per la prima volta nella Città Proibita, in Cina, mentre per A Beautiful Lie si recherà addirittura in Groelandia.

Jared Leto nel video dei 30 Seconds to Mars Hurricane
Jared Leto nel video dei 30 Seconds to Mars Hurricane

Tra la biciclettata collettiva nella notte losangelina di Kings and Queens e il censuratissimo - per via delle scene di violenza - Hurricane, il primo video di cui Jared Leto ha firmato la regia senza pseudonimi è The City of Angeles, ode alla città che lo ha accolto donandogli una nuova esistenza. Con il documentario Artifact, che ricostruisce la lunga diatriba con EMI e la causa legale che ne è seguita, e che ha rischiato di distruggere i 30 Seconds to Mars, nel 2013 Jared Leto ha vinto il premio del pubblico a Toronto. A ricordare quanto per l'attore conti la carriera musicale basterebbe la furiosa litigata con Elijah Wood, colpevole di aver espresso un parere negativo sui Mars in un'intervista. L'aggressione subita a un party di MTV da parte del furioso Leto, il nostro amico Frodo se la ricorda ancora.

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Tutti in campeggio con Jared Leto!

Jared Leto fa trekking in un parco naturale
Jared Leto fa trekking in un parco naturale

Una ne fa e cento ne pensa. Non bastasse il contatto diretto via social media con i fan, Jared Leto ha deciso di offrire ai seguaci più danarosi un'occasione unica, partecipando a Camp Mars. L'iniziativa è stata inaugurata lo scorso anno con un campeggio di tre giorni sulle colline sopra Malibu a prezzi non esattamente politici. I partecipanti potevano scegliere tra vari pacchetti che includono sistemazioni più o meno confortevoli e attività varie, dal trekking ai corsi di cucina, dallo yoga ai più tradizionali falò intorno al fuoco con canti e racconti di fantasmi inclusi. Attività a cui naturalmente hanno partecipato Jared, Shannon e Tomo Miličević. A quanto pare l'esperimento Camp Mars è riuscito talmente bene da spingere i 30 Seconds to Mars a fare il bis anche quest'anno, dal 12 al 14 agosto. E si parla da mesi di una possibile edizione europea del Camp Mars. Il che non stupisce visto che Jared Leto, amante della natura selvaggia, è un appassionato climber e rocciatore. Le sue scalate su pareti vertiginose sono state immortalate, più volte, perfino dal fotografo del National Geographic Jimmy Chin.

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L'uomo peggio vestito del mondo

Una foto che ritrae Jared Leto
Una foto che ritrae Jared Leto

Appurato che non solo è un grande attore, ma anche un artista eclettico, sa cantare, comporre, ha doti registiche, è atletico ed è sensibile alle cause sociali e ambientali, non possiamo non riconoscere le mille qualità di Jared Leto. Eppure qualche problemino ce lo ha anche lui. Eccentrico e anticonformista, l'attore, in virtù del suo bell'aspetto e delle sue amicizie nel settore, frequenta spesso l'ambiente dell'alta moda. Risale a poche settimane fa la sua sortita milanese alla Milano Fashion Week, per sostenere l'amico Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci. Nonostante ciò gli outfit con cui Jared viene avvistato in giro per Los Angeles hanno spinto la rivista GQ a eleggerlo "l'uomo peggio vestito del mondo".

Jared Leto con un curioso abbigliamento
Jared Leto con un curioso abbigliamento

La ragione? Tra canottiere di rete, passeggiate per il centro di L.A. con indosso pigiamoni oversize e pantofole, cappotti dalle fogge improponibili, cappelli rosa a forma di maiale, completi floreali, gonne indossate sopra pantaloni, giacche piumate e pantaloni tigrati, il divo ci propone costantemente un campionario di orrori che però ha il merito di indossare con estrema disinvoltura. Per non parlare degli innumerevoli stravolgimenti che la sua folta chioma ha subito nel corso degli anni. Tutto sommato i capelli verdi del Joker non risultano poi così eccentrici ripensando alle creste rosse, gialle e blu sfoggiate da Leto durante i tour dei 30 Second to Mars. Look punk, grunge o da moderno Gesù? Cosa preferiscano le fan non sembra interessare troppo all'attore che, nella sua eccentricità, dimostra un gusto mutevole che lo spinge a evolvere costantemente. Non sarà l'uomo più elegante che possa venire in mente, ma una cosa è certa. Con Jared Leto non ci si annoia mai!

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