Indiana Jones e la Ruota del Destino è un lungometraggio che sa di nostalgia, nonostante il buon vecchio Indy - personaggio cinematografico immortale con le fattezze di Harrison Ford - si muova in un mondo nuovo, dominato dalla gara spaziale tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Non è un caso che il 1969, anno in cui è ambientato il film, abbia visto i primi astronauti, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, sbarcare sulla luna. Detto ciò, il confronto con il passato rimane una tematica inesorabile: sarà perché questo è l'ultimo giro di Ford nel ruolo o perché la fascinazione nazionalsocialista continua ad essere trascinante nel cinema, fatto sta che il dialogo con l'Indiana Jones dissacratore di nazisti sembra essere ancora sulla cresta dell'onda. Se già il trailer aveva sottolineato tale aspetto, specialmente il nuovo spot di Indiana Jones e la Ruota del Destino, presentato durante il Super Bowl, fa leva proprio su questo, l'antagonista Jürgen Voller (con il volto di Mads Mikkelsen) e l'ambientazione bellica.
Un'antagonista immortale
Da quello è trapelato fino ad ora del film, non sappiamo molto dettagliatamente il background di Voller e probabilmente questa scelta è voluta per non rivelare troppo riguardo la trama della pellicola. Detto questo, qualche elemento di contorno del personaggio è stato chiarito: parliamo di un nazista che è sfuggito al boia, finendo a collaborare con la NASA nel 1969. Mentre questo aspetto potrebbe suggerire, in modo implicito, che il villain abbia fatto parte dell'Operazione Paperclip (reale programma segreto degli Stati Uniti che portò più di 1600 scienziati tedeschi a lavorare in America, con molti di questi che erano stati in passato nazisti), ciò che colpisce è la sua estetica. Se infatti negli altri filmati avevamo notato l'antagonista combattere contro Indy nel passato, stavolta lo vediamo confrontarsi nuovamente con il protagonista nel 1969 e non sembra essere invecchiato molto. Che ci sia dietro un qualche artefatto magico o si tratta semplicemente di un'inesattezza del trucco?
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Azione ad alta quota
In soli 30 secondi di spot è decisamente complicato riassumere tematicamente e contenutisticamente una pellicola, ma il recente filmato di Indiana Jones e La Ruota del Destino aggiunge una scena inedita che sicuramente rende felice i fan di vecchia data della saga ideata da Steven Spielberg e George Lucas. Ci riferiamo, in particolare, alla sequenza aerea in cui Indy viene raggiunto su un aereo dalla new entry Helena (interpretata da Phoebe Waller-Bridge), per poi precipitare rovinosamente dal mezzo, insieme alla sua compagna di viaggio. Un passaggio che oltre a sottolineare la vena comica di fondo del film (in piena linea con quanto mostrato nei capitoli precedenti), dà una dimostrazione pratica delle situazioni al limite del paradossale che vedremo nel nuovo capitolo di Indiana Jones, tratto distintivo delle avventure dell'archeologo con frusta e fedora. A margine, i due attori esprimono un'alchimia del tutto particolare che non vediamo l'ora di scoprire all'uscita del lungometraggio.
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Nuovi scorci della seconda guerra mondiale
Riprendendo il tema bellico al quale abbiamo accennato poco fa, nello spot del Super Bowl c'è un focus particolare proprio sulla seconda guerra mondiale e su quanto tale sezione narrativa avrà un ruolo fondamentale nel film. Proprio all'inizio del filmato osserviamo Indiana Jones in compagnia, probabilmente, dell'aiutante Basil (Toby Jones) mentre di spalle guardano dei bombardieri in volo. Come se non bastasse, in una delle sequenze successive, è al centro sempre la stessa coppia in quello che potrebbe essere un preambolo alla famosa sequenza del treno già ripetuta qui e mostrata precedentemente nel trailer. È inoltre interessante notare che proprio nell'anticipazione della scena ferroviaria, vediamo sullo sfondo, proprio sopra il mezzo di locomozione, dei soldati con delle bandiere inglesi che confondono un pochino le acque. Non siamo ancora certi di come sarà diviso strutturalmente il lungometraggio ma, a giudicare dal materiale narrativo del passato, ci sarà o un'introduzione piuttosto corposa o saranno presenti numerosi flashback ad inframezzare le avventure del protagonista nel presente.
Bilanciamento tra comicità ed esplorazione
Facendo per un attimo un ragionamento generale che riguarda non solo il singolo video, ma anche gli altri filmati già visti, possiamo notare sempre di più che la commistione tra comicità ed esplorazione sarà il punto cardine del film, laddove un perfetto equilibrio tra le due parti potrebbe incuriosire sia dei nuovi avventori della saga o anche gli storici appassionati del franchise (come anticipato qualche paragrafo prima). In pochi secondi, in questo caso, già osserviamo un'alternanza ben costruita tra momenti tipicamente d'azione, con il protagonista impegnato in mirabolanti imprese, ad altri costruiti solo ed esclusivamente per generare risate, ma dotati di una leggerezza irresistibile alla quale è difficile dire di no. Se i video che abbiamo visto fino ad adesso sono effettivamente uno specchio tematico del lungometraggio stesso, ci sentiamo di dire che non solo lo spirito di Indiana Jones è ancora vivo e funziona a meraviglia, ma che ci auguriamo anche che il quinto capitolo non sia solo un'esperienza nostalgica priva di basi.
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Un montaggio furbo e ballerino
In conclusione, una nota a parte la merita anche il montaggio di questa recente clip di Indiana Jones e La Ruota del Destino che si muove agilmente tra astuzia e caos. La furbizia, ovviamente, come accade spesso nei trailer dei film Marvel (ma non solo), sta nel suggerire degli elementi senza però esplicitare nulla, così da far speculare in modo massiccio la fanbase. Il caos (che se intrapreso con coscienza è anche questo furbizia) si può intravedere nella mancata presenza di scene di raccordo, che rende molto difficile da comprendere il passaggio tra presente e passato (e viceversa). Una direzione enigmatica e criptica che può non essere apprezzata da tutti, nella misura in cui gli utenti avrebbero magari voluto più linearità e semplicità nel messaggio, senza complicare ulteriormente le cose. Una cosa è certa: unendo classici stratagemmi comunicativi de La Casa delle Idee ad un po' di fumo negli occhi, il risultato è che tutti i cinefili ne stanno parlando.
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