Il cavaliere oscuro – Il ritorno: i 10 anni di un controverso gran finale

Nel 2012 Christopher Nolan chiudeva la trilogia su Batman con Il cavaliere oscuro - Il ritorno, blockbuster ambizioso e spettacolare inserito in uno scenario apocalittico.

"Batman non serviva più. Avevamo vinto." "Grazie a una bugia... e adesso il male risorge lì dove abbiamo cercato di seppellirlo. Batman deve tornare a combattere."

The Dark Knight
Il cavaliere oscuro: un'immagine di Christian Bale

Quando, il 20 luglio 2012, Il cavaliere oscuro - Il ritorno fa il suo debutto sul grande schermo, l'attesa è a dir poco spasmodica. L'ottavo lungometraggio di Christopher Nolan arriva esattamente a quattro anni di distanza da Il cavaliere oscuro, vale a dire il film che, nel 2008, era stato in grado di rivoluzionare il filone dei supereroi al cinema, suscitando un entusiasmo quasi senza precedenti e imponendo un modello di racconto che, da lì in poi, sarebbe stato imitato più e più volte (un modello alternativo a quello proposto, a partire dallo stesso periodo, dal progetto del Marvel Cinematic Universe). Il plebiscito nei confronti del Batman di Nolan, alimentato anche dal sensazionale ritratto del Joker delineato da Heath Ledger subito prima della scomparsa dell'attore, è dunque il trampolino di lancio per uno dei sequel più ambiziosi e più rischiosi dello scorso decennio.

L'ultimo volo dell'uomo pipistrello

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: un'immagine di Christian Bale

Come ben sappiamo, la scommessa di Christopher Nolan e soci sarebbe stata vinta su quasi tutta la linea. Sul piano commerciale, innanzitutto: anche Il cavaliere oscuro - Il ritorno avrebbe tagliato infatti il traguardo del miliardo di dollari, superando fra l'altro di almeno settanta milioni gli incassi del suo predecessore. In secondo luogo, dal punto di vista del responso della critica e dei fan, con un consenso che, pur senza raggiungere i picchi de Il cavaliere oscuro, si sarebbe rivelato comunque decisamente solido. A dieci anni dalla sua uscita, il capitolo conclusivo della trilogia su Batman resta tuttavia uno dei film più discussi del regista inglese: un regista al quale capita spesso di polarizzare le opinioni, ma che in quel caso specifico ha fornito ai fan, ai detrattori e a tutti gli spettatori collocati nel 'mezzo' parecchio materiale su cui dibattere... perfino più del solito.

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: una foto dal set
The Dark Knight Rises
Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Christian Bale e Michael Caine

Film molto amato da gran parte del pubblico, ma anche oggetto di perplessità e contestazioni, Il cavaliere oscuro - Il ritorno recupera l'approccio e i toni cupi dei due titoli precedenti, ma spingendoli ancora più all'estremo rispetto al solito. È un'opera in cui la visione di Christopher Nolan e del suo co-sceneggiatore (e fratello) Jonathan Nolan viene delineata in maniera inconfondibile e che evidenzia pertanto caratteristiche, pregi e difetti del cinema nolaniano: a partire da quella sovrapposizione sempre più densa di eventi, situazioni, colpi di scena, sottotrame e personaggi che già contraddistingueva Il cavaliere oscuro, ma che qui rasenta l'ipertrofia narrativa (la durata si attesta oltre i centosessanta minuti). È un procedimento ad 'accumulo' volto a conferire al racconto un ritmo incalzante, che non lascia sosta allo spettatore e lo pone di fronte di fronte a una quantità crescente di nuove informazioni e di svolte drammaturgiche.

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Tom Hardy e Christian Bale

Un altro aspetto alquanto controverso, su cui da subito si soffermano le analisi del film, riguarda la natura stessa della trilogia: si tratta davvero di un taglio 'realistico', aggettivo usato con frequenza fin dai tempi di Batman Begins? Qui il regista tende a confondere le carte, più di quanto fatto in precedenza. Nolan ha mostrato una costante propensione per la razionalità rispetto alla visionarietà onirica e al surrealismo: ne sono una prova le costruzioni geometriche e iper-dettagliate delle sue opere, da Memento a The Prestige, da Inception al recente Tenet. Pure quando si cimenta con la fantascienza, non manca di delineare tutte le 'regole' su cui sono basate le trame dei propri film. Ma nel suo blockbuster del 2012 c'è qualcosa di diverso: i richiami al presente e le atmosfere da thriller metropolitano convivono con un'essenza allegorica che assume addirittura contorni fantastici.

Dark Knight Rises Film
Il cavaliere oscuro – Il ritorno: un'immagine del film
Il Cavaliere Oscuro Ritorno
Il cavaliere oscuro – Il ritorno: un'immagine di Tom Hardy

Già nel 2008, con il Joker, Nolan aveva scelto di ricorrere a un antagonista 'metafisico', privo di un background e reso una personificazione del male e del caos; ne Il cavaliere oscuro - Il ritorno, invece, è il Bruce Wayne/Batman di Christian Bale ad ammantarsi di una dimensione simbolica quanto mai accentuata, a tratti quasi messianica. Dipinto nelle prime scene come un uomo claudicante e dal fisico devastato, e in seguito abbattuto dal poderoso Bane di Tom Hardy, Bruce Wayne è protagonista di una serie di 'resurrezioni' che non hanno assolutamente nulla di realistico: la sua fuga dall'abisso in cui è stato imprigionato è una sorta di ascensione mistica, resa possibile più dalla forza spirituale che dalle capacità atletiche; la repentina ricomparsa di Batman a Gotham City sembra contravvenire alla coerenza spazio-temporale; e il (presunto) sacrificio dell'epilogo, seguito da un ultimo "ritorno alla vita", sancisce la perfetta conclusione di un'emblematica parabola cristologica.

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Tom Hardy e Christian Bale

In altre parole, Il cavaliere oscuro - Il ritorno offre una sintesi fra due anime del cinema di Nolan: da un lato la serietà e il rigore 'scientifico', dall'altro la fascinazione per l'allegoria e il fantastico (ragion per cui le accuse di incongruenze logiche valgono solo fino a un certo punto). Due anime a cui si aggiunge un ulteriore elemento, ben più insolito nella filmografia nolaniana: quello socio-politico. Un campo da cui il regista ha cercato di prendere le distanze, dichiarando di non aver voluto elaborare alcun messaggio in tal senso, ma che non ha mancato di attirare riflessioni e polemiche. Nell'ultimo capitolo della trilogia, la Selina Kyle di Anne Hathaway sottolinea a più riprese il malessere della lower class e i privilegi dei ricchi, mentre Bane esorta i cittadini a un'insurrezione antiborghese, adottando slogan da rivoluzione giacobina ("La restituiamo a voi... il popolo: Gotham è vostra!"; "I potenti verranno strappati ai loro opulenti nidi") e istituendo un "tribunale del popolo".

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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: Christian Bale e Anne Hathaway
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Il cavaliere oscuro – Il ritorno: un'immagine di Batman

Le rivendicazioni per una maggiore equità sociale sono destinate a sfociare in demagogia, populismo o, peggio ancora, in un'anarchia incontrollata? È un'interpretazione che, in dieci anni, è stata applicata non di rado a un film bollato come reazionario. Forse, più semplicemente, Il cavaliere oscuro - Il ritorno sconta fra i propri limiti una (involontaria) ambiguità nel suo affresco sociale di Gotham City: un terreno sdrucciolevole per un autore come Christopher Nolan, ben più interessato al percorso del suo giustiziere mascherato e alla spettacolarità della messa in scena. E non a caso è tale componente a costituire l'autentica ragion d'essere de Il cavaliere oscuro - Il ritorno: uno dei più sontuosi film d'azione del decennio, in cui la cornice urbana è trasformata di nuovo nel teatro di uno scontro epico fra gli agenti del caos e chi è disposto a resistere fino alla fine, nel segno di un umanesimo che è la vera e sola radice di ogni eroismo.

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