I personaggi di Fight Club

Uno sguardo ai protagonisti dell'esplosivo film di David Fincher

Jack è interpretato dal talentuosissimo Edward Norton, che riesce a calarsi perfettamente nel ruolo dello yuppie frustrato grazie ad una recitazione perfetta e assai ponderata, se avesse accentuato troppo alcuni tratti del personaggio avrebbe rischiato di renderlo grottesco e poco credibile. La mutazione di Jack è a livello sia fisico che psicologico, impazzisce gradualmente: nelle prime sequenze ciò che si presenta più volte ai suoi occhi è la repentina comparsa e scomparsa dell'immagine di Tyler, allucinazioni che tutti, in sala, vediamo ma non ci rendiamo subito conto di aver visto, proprio come capita al protagonista. Da bravo ragazzo, Jack, si trasforma in combattente metropolitano, trasandato e aggressivo. Alla fine di ogni combattimento si sente meno solo, più libero e forte. Ma l'incanto si spezza una volta scoperta la sua doppia identità, e quindi assistiamo ad un nuovo mutamento caratteriale del personaggio, ritrova la lucidità e ora non deve aiutare solo se stesso ma deve tirare fuori dai guai tutti gli altri, in più diventa consapevole dei sentimenti che prova per Marla ed è animato dalla pietà verso le sue vittime e dall'ansia di bloccare la violenza innescata. Dopo questa magnifica prova d'attore ,Norton, è riuscito ad imporsi al grande pubblico e a farsi conoscere come uno dei più brillanti giovani interpreti americani.

Brad Pitt (Tyler Durden), rispetto ai ruoli precedentemente interpretati, da' vita ad un personaggio insolito e per l'occorrenza è stato truccato da "trucido" con cicatrici, denti spezzati e un look psichedelico: giacca da motociclista di colore rosso, occhialoni con lenti rosa, camicia multicolor...già dall'abbigliamento spicca la contrapposizione col suo alter ego che è assolutamente grigio e dimesso nei suoi classici abiti firmati.
Durden viene caratterizzato da una singolare vitalità, possiede una precisa consapevolezza di sé e usa la propria intelligenza con astuzia. I suoi metodi, per realizzare il progetto Mayhem, risultano diretti e crudi come quando punta la pistola su Raymond, reo di aver abbandonato l'università, e lo minaccia di morte nel caso non dovesse riprendere gli studi...è a suo modo una buona azione, sottolineata da una frecciatina fantastica a quel genio di Forrest Gump! Battuta che condivido in pieno su un tipo di cinema, osannato a dismisura, che mi sembra assurdo e ideologicamente diseducativo. Insomma, con questo cambiamento, Pitt si è messo in gioco ed ha fatto bene, perché Durden non ha deluso i suoi fans ed è diventato un cult.

Notevole anche la partecipazione di Helena Bonham Carter, nelle vesti dell'autodistruttiva Marla Singer . La Carter abbandona il tipico ruolo da ragazza sofisticata e british, per questa parte altamente sopra le righe, intensa e affascinante nella sua complessa irrazionalità.
Attorno ai protagonisti ruotano le figure dei combattenti tra le quali bisogna ricordare la sorprendente caratterizzazione del "bestione" Bob di Meat Loaf e quella di Jared Leto, il biondino Angel Face.