Sono passati quasi cinque anni dall'uscita dell'ultimo film (finora) di Hunger Games, franchise distopico che ha portato sullo schermo i romanzi della scrittrice statunitense Suzanne Collins e trasformato in superstar l'allora semisconosciuta Jennifer Lawrence. Quattro film di grande successo, che tra il marzo del 2012 e la fine del 2015 hanno incassato quasi tre miliardi di dollari al box office mondiale e contribuito alla popolarità del filone young adult che era in voga in quegli anni. Ora è attivamente in lavorazione un prequel, sempre con base letteraria a cura dell'autrice, che dovrebbe esplorare un periodo situato circa sette decenni prima degli eventi della storyline principale. Nell'attesa, ecco qualche curiosità sul franchise.
1. Un successo senza precedenti
A differenza di altri successi letterari, i diritti del primo romanzo della saga distopica della Collins furono acquistati da una società indipendente, che poi lavorò al primo Hunger Games insieme a LionsGate, studio noto allora principalmente per titoli dal budget piuttosto basso (il franchise di punta, per intenderci, era Saw - L'enigmista). Con spese di produzione di circa 80 milioni di dollari, questo fu un investimento abbastanza sostanzioso per lo studio, ripagato da un esito commerciale di non poco conto: il primo episodio della saga fu il primo film a superare la soglia dei 400 milioni al box office americano senza essere distribuito da una delle major (Paramount, 20th Century Fox, Sony/Columbia, Warner Bros., Disney, Universal). Ancora oggi, tra i più grandi successi commerciali della LionsGate sul territorio statunitense, quattro su cinque sono film del franchise (il quinto è The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2).
Babadook e gli altri: 10 film indipendenti che hanno trasformato il cinema horror
2. Salto di qualità
Per il ruolo di Katniss Everdeen nel primo film Jennifer Lawrence ricevette come compenso la cifra esorbitante (per i suoi standard all'epoca) di 500.000 dollari, e inizialmente esitò ad accettare la parte, per due motivi: temeva le conseguenze del successo, e si riteneva inadatta alla parte in quanto troppo vecchia (aveva vent'anni in sede di casting, mentre Katniss ne ha sedici nel romanzo) e bionda. Dopo essersi ricreduta, in parte su consiglio dell'autrice, la futura star si abituò alla situazione, e per il secondo capitolo ottenne un aumento di cachet a dir poco vertiginoso: 10 milioni di dollari.
Jennifer Lawrence: i 25 anni della star di Hunger Games fra premi, successi e "scivoloni"
3. Incidenti buffi
Data la natura dei film da un lato, che richiedono stunt di un certo livello, e la presenza di attori che si autodefiniscono imbranati dall'altro, è inevitabile che sul set si siano verificati piccoli incidenti più o meno buffi, soprattutto a partire dal secondo film. In quell'occasione, infatti, ci fu l'entrata nel cast dell'attore inglese Sam Claflin, il quale sostiene che si potrebbe montare un intero video di errori sul set, da allegare agli extra dell'edizione home video, solo con le sue cadute per terra. Un altro evento buffo, senza troppi danni fisici, accadde invece sul set del primo film: poiché diversi membri del cast erano molto giovani, si istituì un "barattolo delle parolacce", dove inserire soldi ogni volta che si imprecava. Stando ai diretti interessati, metà della somma finale fu versata da Jennifer Lawrence, nota per il suo turpiloquio.
Il cinema in rivolta: Da V per Vendetta e Star Wars agli Hunger Games
4. Franchise in conflitto
Prima di diventare Katniss, Jennifer Lawrence era già sotto contratto con la 20th Century Fox per tre film degli X-Men, avendo accettato di interpretare Mystica nella trilogia prequel. Questo creò un piccolo problema di calendario per le riprese del secondo film, dato che l'attrice a un certo punto doveva essere libera per poter girare X-Men: Giorni di un futuro passato, e il contratto con la Fox aveva la precedenza su quello con la LionsGate. Bryan Singer, regista del film sui mutanti, affermò successivamente di aver avuto circa metà cast con disponibilità limitata a causa di altri impegni, tra cui la Lawrence, che successivamente dovette tornare a completare Hunger Games: la ragazza di fuoco.
Film degli X-Men: in che ordine (cronologico) vederli
5. Dalla pagina allo schermo
Anche se i film seguono abbastanza fedelmente le trame dei romanzi, alcuni dettagli differiscono. La deviazione principale riguarda le scene in cui Katniss non appare, dato che i libri sono raccontati interamente dal suo punto di vista (il che portò alla consulenza della Collins per le sceneggiature degli ultimi due lungometraggi). Questo portò, per esempio, all'espansione del ruolo del Presidente Snow e alla presenza fisica di Seneca Crane, che nel primo romanzo non appare e nel secondo è menzionato solo dopo la sua morte. Un cambiamento fu dovuto a cause di forza maggiore, ossia la scomparsa di Philip Seymour Hoffman, deceduto durante una pausa nelle riprese del terzo e quarto film. Aveva da completare ancora due scene in cui aveva un ruolo attivo, e altre in cui appariva senza parlare. Nel primo caso le sue battute furono riassegnate ad altri personaggi, nel secondo si decise semplicemente di non mostrarlo, evitando controfigure e CGI.