Si conclude anche in Italia House of the Dragon, lo spin-off in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, con il finale di stagione ora disponibile anche doppiato. A questo punto l'attesa spasmodica per la stagione 2, ordinata a tempo di record ma che non vedremo prima del 2024 per questioni produttive, si fa ancora più alta. Ma cosa dovremmo aspettarci nei nuovi episodi dopo quanto accaduto nel finale della stagione inaugurale e in seguito alle parole dei creatori e produttori? Facciamo un utile compendio in questo articolo.
La Danza dei Draghi
Gli eventi del finale di stagione, con la morte di Lucerys (Elliot Grihault) per mano, o meglio per bocca del drago di Aemond (Ewan Mitchell), fanno evidentemente scatenare la furia di Rhaenyra, che finora aveva cercato di continuare la linea pacifica del padre Viserys I, portando alla guerra civile dei Targaryen. Guerra tra fratellastri denominata Danza dei Draghi che tra l'altro, oltre che nei libri di George R.R. Martin, era stata ricordata da Shireen Baratheon in una scena della serie originale. Avremo quindi due fazioni: da una lato la Regina legittima erede nominata dal padre Viserys davanti alla Corte; dall'altro l'usurpatore Aegon, messo sul Trono di Spade dalla madre Alicent (Olivia Cooke) e dal nonno Otto Hightower (Rhys Ifans), Primo Cavaliere del Re. I nuovi episodi, come ha raccontato la sceneggiatrice Sara Hess, esploreranno la relazione tra il Principe Daemon Targaryen (Matt Smith) e la Regina Rhaenyra Targaryen (Emma D'Arcy). La loro vita coniugale in fondo è stata raccontata più fuori scena che sullo schermo, e sappiamo solo che hanno avuto due ulteriori eredi al Trono, Aegon II Targaryen e Viserys II Targaryen, ancora piccoli. Il terzo bambino che Rhaenyra portava in grembo è nato morto, come abbiamo visto in una scena estremamente cruda nel finale di stagione. Continua Hess: "Ci aiuterà Fuoco e Sangue a esplorarla e soprattutto capirla. Ci sono molte interpretazioni nel libro di George R.R. Martin al riguardo". Questo perché, fin dalla giovanissima interprete Milly Alcock, l'attrazione tra zio e nipote è stata palese, e i Targaryen sono celebri per i matrimoni incestuosi nella storia familiare proprio per mantenere "pura" questa fantomatica linea di sangue. Anche Aegon (Tom Glynn-Carney) e Haelena (Phia Saban), sorella e ora consorte, hanno confermato questa tradizione nelle ultime puntate viste. Inoltre dovremmo saperne di più su Rhaenys (Eve Best) la "Regina che non è mai stata" e sui Velaryon, l'antica Casata valyriana conosciuta in questo prequel.
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Nuovi personaggi
Si fanno anche i primi nomi di new entry che potremmo incontrare nella seconda stagione di House of the Dragon. Uno di questi è stato accennato nel finale di stagione ma non si è visto (forse proprio per permettere un casting adeguato e anche perché ci si è concentrati sul destino di Luke). Stiamo parlando di Lord Cregan Stark a Grande Inverno, da cui viene mandato Jaecerys (Harry Collett) per cercare alleati alla causa di Rhaenyra. Viene descritto come molto giovane, sui 25 anni, e già i fan si sono lanciati nei casting con il nome altisonante di Henry Cavill (che però sembra davvero troppo impegnato in altri progetti per poter partecipare, oltre che troppo vecchio per il ruolo), a cui era stato affiancato anche quello di Elizabeth Olsen, ma entrambi per il momento sembrano smentiti. Il giovane Stark, che potrebbe essere invece interpretato da Sebastian Croft, permetterebbe allo spin-off di esplorare Westeros al di fuori di Approdo del Re come nella prima stagione, per ragioni narrative, non è stato fatto. George R.R. Martin invece ha dichiarato che potremmo vedere Daeron Targaryen nelle nuove puntate. Per chi non fosse familiare col libro da cui è tratta la serie, Fuoco e Sangue, si tratta del quartogenito di Viserys I e Alicent: "Alicent ha dato a Viserys quattro figli, tre maschi e una femmina. Il loro figlio più giovane Daeron è a Vecchia Città, non abbiamo avuto il tempo di svilupparlo in questa stagione", ha scritto Martin sul proprio blog. Nella controparte cartacea Daeron Targaryen fa la sua comparsa non prima della fine della guerra, e quando appare lo fa al fianco dell'esercito degli Hightower.
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Game of Thrones Cinematic Universe
L'intenzione ovviamente tanto della HBO quanto dei produttori è di espandere sempre più l'universo narrativo di Game of Thrones, sia perché funziona a livello di marketing sia perché lo permettono le moltissime storie nate dalla penna di Martin. Casey Bloys, dirigente di HBO e HBO Max, ha infatti rivelato che il primo obiettivo al momento è la seconda stagione di House of the Dragon (che non vedremo prima del 2024) insieme a quattro possibili spin-off (dei precedenti come sappiamo si è salvata solamente la serie di cui stiamo parlando). Tra questi l'unico abbastanza certo sembra essere quello dedicato a Jon Snow (Kit Harington), sequel de Il trono di spade. Su quante stagioni sarà composto House of the Dragon, invece, è intervenuto direttamente Martin attraverso il suo blog: "Servono almeno 40 episodi, 10 a stagione, quindi 4 stagioni, per poter raccontare adeguatamente la Danza dei Draghi", continuando poi: "Un tempo le stagioni avevano 22 episodi. Poi si è passati ai 13 e ora addirittura a 10, o a volte anche meno di quelli".
Tralasciando la malinconia per i tempi andati di questo post, George R.R. Martin ha sottolineato: "Se House of the Dragon avesse avuto 13 episodi a stagione, forse avremmo potuto mostrare tutte le cose che abbiamo dovuto escludere, anche se avremmo rischiato le lamentele del pubblico per via della 'serie troppo lenta, in cui non succede niente...'". House of the Dragon ha coperto un arco temporale di oltre 20 anni durante questi primi 10 episodi, con il cast più o meno regolarmente aggiornato con attori più anziani. Dalla prossima stagione però non ci saranno più salti temporali continui, che avevano impreziosito il ritmo, con conseguenti re-casting, che avevano mandato in confusione alcuni spettatori. Lo ha promesso il co-showrunner Ryan J. Condal: "Come ricompensa per il nostro meraviglioso pubblico, da qui in avanti racconteremo la storia in tempo reale".