Negli ultimi anni il genere supereroistico si è fatto sempre più popolare, tra grande e piccolo schermo, arrivando persino a conquistare una nomination all'Oscar come Miglior Film (Black Panther). Un traguardo che dimostra quanta strada abbia fatto una tipologia di film che, fino a circa quindici anni fa, sfornava titoli veramente memorabili a ritmo abbastanza irregolare.
In attesa dei prossimi titoli, dal ritorno di Wonder Woman al debutto degli Eterni, abbiamo voluto ripercorrere l'evoluzione del genere. Ecco quali sono i migliori film di supereroi, quelli da vedere, elencati in ordine cronologico.
1. Superman (1978)
Impossibile non cominciare con Superman, il film che ancora oggi è citato come fonte di ispirazione da altri registi che si sono dati alle storie di supereroi (tra questi, Christopher Nolan, Patty Jenkins e Jon Favreau). E non è difficile capire perché: in mano a Richard Donner e Christopher Reeve l'ultimo figlio di Krypton è un personaggio a tutto tondo, larger than life e al contempo estremamente umano, calato in un contesto molto credibile (solo il finale, su cui lo stesso Donner ha avuto da ridire in seguito per tutta una serie di ragioni, è invecchiato male). "Crederete che un uomo possa volare", recitava la storica frase di lancio, ma il film ha fatto molto di più: grazie a esso, abbiamo cominciato a credere che i supereroi potessero avere una certa dignità al cinema.
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2. Batman (1989)
Undici anni dopo l'exploit di Superman (annacquato in parte da sequel sempre più deludenti e uno spin-off disastroso), toccò a un altro noto personaggio della DC Comics farsi valere sul grande schermo. Non senza qualche ostacolo: Batman fu osteggiato dai fan per mesi prima dell'uscita, principalmente per la scelta di Michael Keaton, noto soprattutto come attore comico, per il ruolo principale. Ma Tim Burton ci vide giusto, e ci regalò una Gotham City sfarzosa e grottesca, dominata da figure estreme come l'alter ego di Bruce Wayne e la sua nemesi, il perfido Joker che, nella persona di Jack Nicholson, introdusse il luogo comune dell'antagonista come elemento più valido dei film dedicati all'Uomo Pipistrello.
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3. Blade (1998)
Che qui si tratti effettivamente di un supereroe è tutto da discutere, ma Blade merita il suo posto nel pantheon per un motivo molto semplice: è il primo tentativo serio, con una certa ambizione, di portare sullo schermo un personaggio della Marvel (ma senza il celeberrimo logo, che debuttò nel 2002 con Spider-Man). Fu anche, ai tempi, la prima dimostrazione di come i due marchi principali del fumetto americano fossero molto versatili: il film attirò anche i numerosi spettatori che non conoscevano la fonte cartacea, sfruttando la popolarità del vampire movie e dell'attore Wesley Snipes, che dopo non essere riuscito a diventare Black Panther si prese la rivincita con un'altra icona della Casa delle Idee.
4. X-Men 2 (2003)
Avendo introdotto i personaggi principali nel primo film, X-Men 2 era libero di esplorare tranquillamente le tematiche importanti dell'universo dei mutanti Marvel. Ed eccoci quindi con un sequel più ambizioso, più spettacolare e più tragico, che adatta la celeberrima storia Dio ama, l'uomo uccide e analizza la questione della discriminazione da più punti di vista, evocando Lincoln in un momento e il coming out in un altro. È anche, dei vari lungometraggi usciti finora, quello che sfrutta meglio la dimensione corale del fumetto, dando a ognuno un ruolo importante all'interno della storia. E a livello action, il duello tra Wolverine e Deathstryke rimane imbattibile.
5. Spider-Man 2 (2004)
Se il primo Spider-Man aveva dimostrato che le gesta di Peter Parker si potevano tradurre al cinema, Spider-Man 2 va oltre, prendendo tutto ciò che funzionava nel capostipite e migliorandolo (i titoli di testa dipinti da Alex Ross sono una meraviglia) e correggendo i pochi difetti (la CGI quando il protagonista è a spasso tra i grattacieli di New York). La maggiore libertà concessa al regista Sam Raimi è evidente nel miscuglio di pathos, azione, commedia e horror (l'omaggio a La casa è strepitoso), e a distanza di quasi sedici anni è involontariamente profetico, per quanto riguarda la carriera successiva di Raimi, quando c'è la sequenza dello brainstorming per il nome del cattivo di turno: "Doctor Strange!"
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6. Gli Incredibili (2004)
I supereroi animati li avevamo già visti al cinema, ma senza il risalto mediatico e il numero di sale che meriterebbero. Un problema risolto dalla Pixar con il suo sesto lungometraggio, un omaggio squisitamente rétro ai fasti del genere degli anni Sessanta (la famiglia Parr è palesemente basata sui Fantastici Quattro), immettendoci anche un pizzico di Alan Moore (i vigilanti dichiarati fuorilegge fanno un po' Watchmen). Un amalgama perfetto di famiglia e azione, che raggiunge l'apice nel momento in cui Mr. Incredibile si rende conto del vero significato della sua nuova vita: "Voi siete la mia avventura più grande", dice alla moglie e ai figli, e insieme trasmettono la medesima sensazione allo spettatore, tra un inseguimento e una sequenza di introspezione.
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7. Iron Man (2008)
Un eroe che la New Line - la stessa casa di produzione di Blade - non era riuscito a far funzionare? Un regista non esattamente noto per il suo tocco da blockbuster? Un attore che era ancora in piena redenzione dopo anni di difficoltà giudiziarie? Ebbene sì, Iron Man, Jon Favreau e Robert Downey Jr. si rivelarono la formula vincente per lanciare il Marvel Cinematic Universe, arrivato ora a 23 film e svariate produzioni per il piccolo schermo. Un'avventura epocale, iniziata nel deserto con un uomo solo, armato di un prodigioso intelletto e di un carisma micidiale. E con una battuta detta nel modo giusto - "La verità è che... io sono Iron Man" - si diede il via a un franchise come pochi altri.
8. Hellboy - The Golden Army (2008)
Guillermo del Toro si era già cimentato due volte con i supereroi, prima con la seconda avventura di Blade e poi con il debutto cinematografico di Hellboy, il demone vigilante ideato da Mike Mignola. E dopo un'introduzione molto fedele al canovaccio cartaceo, Hellboy - The Golden Army è l'espressione più pura del talento visionario del regista messicano nell'ambito di una storia non sua. Tra altri mondi, strane creature e una delle sequenze musicali più bizzarre e toccanti nella storia del genere (per chi non l'ha vista, diciamo solo che c'è di mezzo Hellboy ubriaco), è un viaggio nella mente di un grande cineasta, e un'avventura senza limiti. Dispiace solo che il terzo episodio non sia mai stato realizzato.
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9. Il cavaliere oscuro (2008)
Batman Begins aveva dimostrato che il personaggio aveva ancora potenziale al cinema, questa volta in un contesto più verosimile. E poi, tre anni dopo, Il cavaliere oscuro ha portato questo aspetto ancora più in là, applicando alla filosofia del reale cinematografico di Christopher Nolan un'ambizione senza precedenti, trasformando il consueto duello intellettuale tra Batman e Joker in una vera battaglia per l'anima di tutta Gotham City, dando un respiro epico a una storia che riesce comunque a rimanere con entrambi i piedi per terra, in mezzo alle strade che diventano il teatro di tragici inseguimenti e della sconfitta morale dell'eroe di Gotham. E ancora oggi è impossibile non ammirare Nolan per essere riuscito a infilare nel trailer stralci del finale (inclusa l'inquadratura di commiato) senza svelare nulla.
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10. Watchmen (2009)
Per anni Watchmen è stato considerato uno dei pochi fumetti impossibili da portare al cinema, una sfida da cui sono usciti sconfitti Terry Gilliam, Paul Greengrass e Darren Aronofsky. Poi è arrivato Zack Snyder, con lo stesso metodo applicato a 300: seguire (quasi alla lettera) l'originale, portando sullo schermo tutta la violenza fisica e politica del testo di Alan Moore, salvo alcuni tagli per questioni di durata e una modifica nella parte finale. Il risultato è un film in anticipo sui tempi, la cui demolizione del genere avrebbe sicuramente trovato un pubblico più vasto oggi, a dieci anni di distanza, e non nel 2009 quando i supereroi non erano ancora sulla bocca di tutti.
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11. Kick-Ass (2010)
E se un tizio qualunque potesse fare il supereroe? Questa è la premessa di Kick-Ass, fumetto pubblicato dalla Marvel ma non parte dell'universo che tutti conosciamo, dove un fan incallito dei vari Spider-Man, Batman e compagnia bella decide di diventare un vigilante, pur non avendo alcun superpotere. La satira e la sincerità vanno di pari passo, creando insieme un'avventura dissacrante che rispetta le convenzioni del genere e al contempo le mette alla berlina, anticipando l'operazione ancora più folle di Deadpool. E come si fa a resistere a Nicolas Cage che imita il Batman di Adam West?
12. The Avengers (2012)
Iron Man era andato bene, Thor anche, L'incredibile Hulk non tanto, Captain America: il primo vendicatore discretamente. Aveva senso riunirli sullo schermo in The Avengers? No, e il successo del film di Joss Whedon, tassello finale della Fase Uno del Marvel Cinematic Universe, dipende proprio dall'incompatibilità dei vari eroi che sono costretti a lavorare insieme per sconfiggere la minaccia di Loki e dei Chitauri. Quasi due ore e mezza dopo la conclusione è una sola: il sogno di portare al cinema l'universo condiviso dei fumetti non era più irrealizzabile, e con il senno di poi questo era solo l'inizio.
13. Deadpool (2016)
È un supereroe come gli altri, ma al contempo non lo è: Wade Wilson, alias Deadpool, esiste nel mondo degli X-Men ma è anche consapevole di essere un personaggio di finzione, e si rivolge ripetutamente al lettore/spettatore. Se a questo aggiungiamo il carisma di Ryan Reynolds e un'abbondante dose di parolacce, otteniamo un film irriverente ed esilarante che esibisce tutti gli stilemi narrativi del genere ma ci mette del suo, spesso in chiave brutalmente autoironica. Da antologia i titoli di testa, dove lo stesso Reynolds diventa "un perfetto idiota" e il regista Tim Miller è ribattezzato "un cretino pagato troppo".
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14. Wonder Woman (2017)
Supergirl - La ragazza d'acciaio, Catwoman, Elektra: sono questi i motivi per cui i film di supereroi al femminile non erano considerati una priorità, prescindendo dal fatto che in quei tre casi la qualità e il mancato successo commerciale fossero palesemente legati. Poi è arrivato Wonder Woman, con le origini della principessa amazzone vista in Batman v Superman: Dawn of Justice, ed è risultato evidente, qualora non lo si fosse già capito, che nelle mani giuste qualunque personaggio può funzionare. Quella di Diana Prince è un'avventura d'esordio alla vecchia maniera, in termini di ambientazione cronologica del film e di ispirazioni iconografiche, con un gusto per il divertimento che non sacrifica l'approfondimento psicologico. Un equilibrio che non vediamo l'ora di ritrovare in Wonder Woman 1984.
15. Spider-Man: Un Nuovo Universo (2018)
Forse il miglior adattamento Marvel in assoluto, perché non riproduce solo lo spirito del fumetto originale ma ne omaggia anche l'estetica, optando per uno stile che mostra l'evoluzione delle tecniche digitali nel campo dell'animazione ma al contempo dà la sensazione di essere seduti con in mano uno qualsiasi degli albi dedicati a Peter Parker, Miles Morales o qualunque altra incarnazione di Spider-Man. A livello concettuale, tematico e visivo, Spider-Man: Un Nuovo Universo è l'omaggio più puro alle creazioni di Stan Lee, qui presente con un cameo vocale postumo che è ancora più straziante oggi: "Mi mancherà."