Dall'8 gennaio su RaiUno arriva Il commissario Manara

Dopo il successo della nuova serie di Montalbano è stata presentata a Roma Il commissario Manara, la nuova fiction poliziesca della Rai in onda in prima serata da giovedì 8 gennaio con sei avvincenti doppie puntate.

Comincia con allegria e un pizzico di suspense il 2009 di Rai Fiction che apre i battenti in prima serata da giovedì 8 gennaio su RaiUno con le avventure in giallo/rosa de Il commissario Manara, un fascinoso e disinibito investigatore di origini siciliane (l'ottimo Guido Caprino, visto nei panni del Dottor G della fiction Mediaset Amiche Mie e ne I Viceré di Faenza) che viene spedito, per via dei suoi metodi poco ortodossi, nel pittoresco commissariato di un paesino della campagna toscana. Nata come spin-off della serie precedente Una famiglia in giallo, in onda nel 2005 con protagonista Giulio Scarpati diretta e ideata da Alberto Simone (qui produttore creativo), Il commissario Manara è un perfetto mix tra tradizione e innovazione, una formula irriverente, giovane e piena di realismo che riscrive in modo frizzante e divertente il genere investigativo rendendolo appetibile sia per più giovani che per l'affezionato pubblico un po' più attempato dei serial della tv di stato. Tutto questo avviene anche grazie all'assortimento azzeccato del cast, alle doti promettenti di un giovane regista come Davide Marengo (lo stesso dell'acclamato Notturno Bus) e alla tenacia dei produttori Alberto Simone e Roberta Manfredi (figlia dell'indimenticato Nino) che hanno creduto nel progetto e lavorato duramente per più di due anni.
Protagonista assoluto della serie (in 12 puntate autoconclusive) l'affascinante Guido Caprino, scelto tra decine di attori assai più famosi di lui per incarnare l'ironico e libertino commissario Luca Manara sullo sfondo della ridente provincia che dietro le tendine del perbenismo tenta di nascondere delitti inconfessabili e ingombranti scheletri nell'armadio.
Caprino è affiancato in maniera piuttosto burrascosa dalla bellissima Roberta Giarrusso, che nei panni dell'ispettore esperto in scene del crimine Lara Rubino nonché 'vecchia conoscenza' di Manara darà filo da torcere al commissario e a Massimo Cenci l'antagonista amoroso che si contenderà con Manara il cuore della ragazza interpretato dal vincitore dell'Isola dei Famosi 4 Luca Calvani. Altre presenze femminili di spicco quelle di Jane Alexander, straordinaria nei panni provocanti di Ginevra - il medico legale che non vede l'ora di 'approfondire' la collaborazione con l'aitante commissario - e della divertentissima Lucia Ocone. Nel cast però non solo attori giovani e intraprendenti ma anche e soprattutto attori di esperienza come i sempreverdi Valeria Valeri e Bruno Gambarotta.
Sentite cosa ci hanno raccontato i protagonisti durante l'incontro avvenuto in occasione della conferenza stampa di presentazione.

Come ha affrontato un regista esordiente la regia di una fiction così impegnativa?

Davide Marengo: Sono stato contattato in tempi non sospetti per dirigere questa fiction, quando Notturno Bus non era ancora uscito nelle sale. Fui contentissimo ma allo stesso tempo ero un po' preoccupato per l'importanza del progetto. Alberto e Roberta (i produttori ndr) mi hanno accompagnato in questo cammino e poi strada facendo mi hanno lasciato sempre più libero di muovermi e di esprimermi, è questo a mio avviso che ha fatto la differenza e mi ha permesso di fare un buon lavoro.

Cosa l'attirava di più di questa serie e dei personaggi che ne fanno parte?

Davide Marengo: Sono stato sempre affascinato dal mix di generi, mi appassiona sia nel cinema che in tv e penso che con Il commissario Manara il risultato sia soddisfacente soprattutto per quel che riguarda l'equilibrio tra le componenti: la commedia rosa, il giallo e l'avventura.

Come ha affrontato Guido Caprino il suo primo ruolo da protagonista assoluto?

Guido Caprino: E' stato molto divertente interpretare questo atipico commissario, insofferente a regole e procedure ma molto socievole quando si tratta di donne. E' stato un po' complesso all'inizio, mi sentivo spaesato al mio primo ruolo da protagonista ma con l'aiuto di tutti gli altri e di Davide ce l'ho fatta a trovare il passo giusto ed è stato tutto più semplice.

Anche per la giovane Roberta Giarrusso è il primo ruolo da protagonista...

Roberta Giarrusso: I sei mesi della lavorazione di questa fiction sono stati importantissimi per me, un'esperienza formativa fondamentale per il mio lavoro di attrice a cui mi sono dedicata anima e corpo con passione, dedizione e anche molto divertimento. Spero che il pubblico riconosca a questo prodotto il successo che merita, ci siamo impegnati tutti al massimo per renderlo il più piacevole possibile.

Non avete avuto paura di scegliere due attori al loro primo ruolo da protagonisti per i due ruoli principali? E' stato un rischio...

Alberto Simone: Roberta e Guido hanno letteralmente sbaragliato la concorrenza di attori anche molto più famosi di loro, quando sono entrati per il provino abbiamo capito immediatamente che nessuno avrebbe potuto fare meglio nei panni di Lara e del commissario Manara. D'altronde prima o poi si deve pur cominciare la carriera con ruoli importanti, Luca Zingaretti prima del commissario Montalbano non era poi così famoso, no?

Come si è preparata Jane Alexander per questo ruolo da medico legale sexy?

Jane Alexander: Beh, onestamente mi sono guardata qualche puntata di CSI e poi ho iniziato a studiare il personaggio, prima di interpretare Ginevra del mestiere di medico legale ignoravo quasi l'esistenza. Ginevra è un medico legale un po'...come dire...audace con l'altro sesso. Forse è perché è abituata ai cadaveri che le piacciono tanto gli uomini con il sangue caldo nelle vene, l'importante è che siano 'vivi', l'estetica per lei non è poi così importante, non fa grosse distinzioni.

Com'è stato per Luca Calvani recitare in questa fiction dopo il successo come vincitore de L'isola dei Famosi?

Luca Calvani: Sono stato cercato dalla produzione in un momento in cui avevo bisogno di staccare la spina con le luci della ribalta dopo l'esperienza nel reality. Grazie a questa serie, al regista e ai miei compagni di set ho avuto la possibilità di 'sporcarmi le mani' con il mio mestiere vero, quello dell'attore.