Se non fosse stato per l'iniezione di romanticismo offerta da La La Land diremmo ancora che le love story vivono uno dei momenti più bui della storia del cinema. Nessun Pretty Woman o Notting Hill in vista già da qualche tempo. Pare che l'ultimo film che abbia entusiasmato i cinefili più sentimentali prima che Damien Chazelle unisse i cuori (e soprattutto i talenti) diRyan Gosling ed Emma Stone sia stato Love Actually - L'amore davvero. Ma i più raffinati e open-minded non si saranno lasciati sfuggire La vita di Adele e Carol. E siccome le sale sono spesso frequentate dai più anziani alcuni produttori devono aver pensato che fosse il momento giusto per puntare sull'amore vissuto negli anni della maturità, la cosiddetta terza età. Commedie romantiche, drammi commoventi, coppie nuove o storiche reunion: film che con coraggio ci hanno riservato delle gran belle sorprese consentendo ad alcune delle star più stimate di Hollywood di reinventarsi affrontando in maniera alternativa e dignitosa il viale del tramonto.
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In sala l'amore ad Hampstead Heath
Dal 14 settembre ritroveremo la splendida Diane Keaton al fianco di Brendan Gleeson in Appuntamento al parco. Nei dintorni dello splendido Hampstead Heath, dove corrono a rilassarsi i londinesi nel weekend, si incontrano la vedova Emily Walters e il solitario Donald Horner. La battaglia contro gli speculatori edilizi che vorrebbero sfrattarlo spingerà la donna, ancora alle prese con il lutto, a reagire per schierarsi dalla parte di un uomo dalla natura gentile che potrebbe risvegliare la sua voglia di amore. In attesa di ammirarli sul grande schermo, dove presto approderanno Donald Sutherland ed Helen Mirren, protagonisti di Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì, applaudissimo alla Mostra del Cinema di Venezia, ripassiamo i film che più ci hanno emozionato raccontando i sentimenti che può scatenare un amore se vissuto verso la fine della propria vita. Senza dimenticare che Jane Fonda e Robert Redford, Leoni d'oro per la carriera a Venezia, sono gli interpreti di Le nostre anime di notte, disponibile dal 29 settembre su Netflix.
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Diane Keaton: da musa a regina di cuori
Negli anni Settanta è stata l'insostituibile musa di Woody Allen che l'ha definita "il più grande amore della sua vita". Indimenticabile in film divenuti cult come Amore e guerra, Manhattan e (su tutti) Io e Annie che le valse il premio Oscar. Dal 2003 - anno dell'uscita di Tutto può succedere - ad oggi si è dedicata principalmente al cinema romantico. Ne sono un esempio Mai così vicini in cui si scontra con un burbero Michael Douglas che capitola dinanzi alla sua voce da usignolo e Ruth & Alex - L'amore cerca casa dove si abbandona ai ricordi tra le braccia di un Morgan Freeman inedito. I due si vedono costretti a vendere l'appartamento di Brooklyn dove hanno condiviso oltre quarant'anni di vita ma la gelida agente immobiliare li tratterà con tale insensibilità da stimolare dei ripensamenti. Non sono film memorabili come quelli menzionati in precedenza ma è sempre un piacere ritrovare il sorriso di questa diva così straordinariamente famigliare.
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Non è mai troppo tardi per...
Oltre a chi trova il coraggio di rimettersi in gioco nonostante l'inesorabile scorrere del tempo esistono coppie che ad una certa età non si accontentato di ciò che hanno. È il caso dei protagonisti di Le Week-End, film di Roger Michell (il regista di Notting Hill) in cui due coniugi decidono di festeggiare il trentesimo anniversario a Parigi, già meta della propria luna di miele. Così facendo sperano di ravvivare un rapporto consumato da anni di incomprensioni. Ci riusciranno. Un film tanto delicato da risultare commovente. Stesso lieto fine per Kay e Arnold (Meryl Streep e Tommy Lee Jones) che divertono e emozionano ne Il matrimonio che vorrei di David Frankel. La passione ricompare come per magia dopo delle dolorose (e spesso esilaranti) ore di terapia di coppia. Tragico è invece il finale di Settimo Cielo, un bellissimo film tedesco che dimostra come la vita possa inaspettatamente cambiare anche dopo decenni di triste routine coniugale. Una passione senile raccontata con un garbo e una sensibilità estremi che sfociano in un tragico gesto che lascia interdetti.
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Le note dolenti
La sofferenza e la morte, in particolare, sono i temi che più difficilmente affrontiamo nelle nostre conversazioni. Allo stesso modo evitiamo spesso tutto ciò che ad esse facciano riferimenti, dalla letteratura al cinema. Nel 2004 un romanzo e un successivo adattamento cinematografico non solo lanciarono due stelle alla volta del firmamento hollywoodiano, Rachel McAdams e Ryan Gosling, ma toccarono il cuore di milioni di spettatori in tutto il mondo. Stiamo parlando de Le pagine della nostra vita di Nicholas Sparks, trasformato in un bel film da Nick Cassavetes che più di molti altri è stato capace di raccontare come l'amore sia capace di travalicare persino i terribili ostacoli che porta con sé una malattia atroce come l'Alzheimer che comporta una progressiva perdita di memoria fino alla totale cancellazione dei propri ricordi che riaffiorano in rarissimi momenti di lucidità. Un film immancabile nella bacheca e nei cuori dei romantici. Sullo stesso argomento anche Away from her - Lontano da lei che regge il confronto con il cugino hollywoodiano nonostante il film della canadese Sarah Polley abbia toni più pacati e un ritmo decisamente più lento.
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Ho sceso dandoti il braccio...
"Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino", scriveva Eugenio Montale in una delle sue più celebri liriche dedicate alla compianta moglie Drusilla Tanzi. Ed è esattamente lo stato d'animo di Georges (Jean-Louis Trintignant), un anziano che non riesce a sopravvivere alla malattia della moglie Anne, rimasta invalida dopo aver subito un ictus. L'ennesimo capolavoro di Michael Haneke che regala a Emmanuelle Riva l'ultima grande interpretazione della sua carriera in Amour. Un film agghiacciante ma profondamente autentico nel ritratto del dolore che provoca la separazione forzata tra due persone che si sono amate per tutta la vita. Altri due grandi attori, Vanessa Redgrave e Terence Stamp, per un film certamente minore come Una canzone per Marion che affronta la perdita in maniera più delicata e meno lacerante.
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Il film del cuore
Per ultimo ci teniamo un film più datato che pur non trattando direttamente l'amore senile colpisce per l'intensità della passione che travolge i due meravigliosi protagonisti. Era il 1995 e Clint Eastwood sorprendeva tutti, ancora una volta, dirigendo e un interpretando I ponti di Madison County. Un'opera magnifica in cui una Meryl Streep 45enne presta anima e corpo a Francesca Johnson, una casalinga tristemente imprigionata nella sua routine quotidiana, che perde la testa per il fotografo Robert Kincaid (Eastwood). Un'alchimia che queste due stelle del cinema americano avrebbero difficilmente riscontrato con altri colleghi nel corso delle rispettive carriere. Un film toccante e coinvolgente incentrato su un tradimento che profuma di libertà e una scelta che guardandolo e riguardandolo, speriamo sempre in fondo che possa essere diversa. Buona visione!