Meglio essere premiati dal pubblico o dalla critica? Questo è il problema: per le eccellenze italiane che hanno partecipato alla cerimonia dei Ciak d'oro 2017 in realtà il dilemma non sussiste, visto che si tratta di artisti apprezzati da entrambi. Consegnati quest'anno nella suggestiva location della Link Campus University a Roma, i Ciak d'oro 2017, scelti dai lettori di Ciak e da una giuria di cento giornalisti, hanno visto trionfare Indivisibili di Edoardo De Angelis che si è portato a casa otto riconoscimenti, tra cui miglior sceneggiatura.
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Premiati come migliori attori non protagonisti Jasmine Trinca e Luca Marinelli per Slam - Tutto per una ragazza, miglior attori protagonisti invece Micaela Ramazzotti e Renato Carpentieri, rispettivamente per La pazza gioia, che si è portato a casa il riconoscimento per il miglior film, e La tenerezza, che ha ottenuto anche la miglior regia a Gianni Amelio.
Tra gli altri premi: Giuliano Sangiorgi porta a casa la targa per la miglior canzone originale, Lo sai da qui, colonna sonora di Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, Silvio Orlando ha avuto il Ciak d'oro speciale serial movie per la sua interpretazione del cardinal Voiello in The Young Pope di Paolo Sorrentino, mentre a Ficarra e Picone è andato il Super ciak d'oro.
Abbiamo intervistato i premiati: alcuni ci hanno rivelato interessanti novità.
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Meglio l'apprezzamento del pubblico o quello della critica?
I Ciak d'oro sono un premio scelto da una giuria di esperti del settore, ma soprattutto da un pubblico di appassionati: quale dei due apprezzamenti fa più piacere? Per Micaela Ramazzotti: "Non c'è meglio o meglio: l'apprezzamento, che venga dal pubblico o dalla critica, è sempre gradito. L'importante, per me, è fare bene il mio lavoro. Poi se viene riconosciuto significa che si accende un faro su di me e quindi non posso che ringraziare. Non sempre grandi interpretazioni vengono riconosciute: quando succede ci gasiamo di autostima, tutto diventa più colorato e più bello". Per Gianni Amelio invece, che ha consapevolmente scelto di non presentare La Tenerezza a un festival: "Avevo ragione: spesso quando si va ai festival si entra in una spirale strana, che punisce certi film. I critici non hanno più quella serenità di una volta, quando il numero dei film era minore: adesso in ogni festival sono talmente tanti che a volte li guardano o dormendo o con altri occhi. Il pubblico invece va a vedere un film perché lo sente sulla pelle. La pubblicità più forte è il passaparola: il primo spettatore che dice al secondo vallo a vedere, poi al terzo e così via".
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La coppia Marinelli-Virzì (forse) presto di nuovo insieme
Dopo Tutti i santi giorni (2012), Luca Marinelli e Paolo Virzì si sono ritrovati alla cerimonia dei Ciak d'oro, con il regista che ha abbracciato platealmente l'attore, confessando la sua passione per lui: "Luca è un fenomeno: è intelligente, spiritoso e allo stesso tempo è pazzo. Diventa quello che sta facendo: è impressionante. I grandi attori, e ho avuto la fortuna di incontrarne tanti, hanno questa prerogativa: hanno una specie di disturbo, una mancanza, non sanno chi sono e quindi sono entusiasti di diventare qualcun altro. Luca è uno di quelli: cambia proprio pelle, fisico". Quando gli abbiamo chiesto se li rivedremo mai di nuovo insieme sullo stesso set ci ha detto: "Molto presto: davvero, non sto scherzando. Sempre se Luca accetterà".
The Young Pope 2: Orlando scommette sul ritorno di Jude Law
Infine Silvio Orlando, premiato per il suo lavoro in The Young Pope, ci ha detto: "Tra ventidue giorni farò sessant'anni: spero che questo Ciak d'oro sia di buon augurio per il prossimo decennio". Sulla serie di Paolo Sorrentino invece: "Ricordo che il primo ciak per me è stato con Diane Keaton all'orto botanico di Roma: eravamo molto preoccupati. Lei forse più di me". E sulla voce che la seconda stagione sarà totalmente diversa e non vedrà più come protagonista Jude Law cosa ne pensa il cardinal Voiello? È contento? L'attore ci ha confessato: "Non ci credo! Non lo so. Jude è The Young Pope: quindi in qualche modo ci sarà. Leggo come voi dai giornali le notizie e sono curioso di sapere come andrà a finire questa storia. Sopratutto voglio sapere che fine farò io: voglio sapere di che morte muoio".
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