Billions 2: Paul Giamatti e Damian Lewis in un finale di stagione all'ultimo respiro

Si è conclusa ieri sera su Sky Atlantic la seconda stagione della convincente serie prodotta da Showtime sul mondo dell'alta finanza con protagonisti gli ottimi Paul Giamatti e Damian Lewis. Senza andare nello specifico per evitare di rovinare la sorpresa a chi volesse guardarla ora che è finita, ecco le nostre impressioni.

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Che la seconda stagione di Billions fosse partita davvero con il piede giusto, in maniera avvincente e proponendo diversi riusciti colpi di scena, ve lo avevamo già scritto dopo aver visto in anteprima le prime tre puntate. Al termine dell'articolo ci eravamo sbilanciati, dicendo esplicitamente che, considerato quanto accaduto nella primissima parte della nuova stagione, c'era da aspettarsi che il livello sarebbe rimasto alto anche nei successivi nove episodi. Giunti al termine di Billions 2, conclusosi ieri sera con la messa in onda su Sky Atlantic dell'ultimo ottimo episodio Ball in Hand (Biglia in mano), è possibile affermare che la sensazione di qualche mese fa si è rivelata fondata.

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Uno show solido e appassionante, privo di forzature

Gli episodi dal quarto al dodicesimo della serie creata da Brian Koppelman, David Lean e Andrew Ross Sorkin, infatti, hanno ampiamente confermato tutto quanto di buono visto nelle prime puntate, facendo fare un ulteriore salto di qualità a Billions rispetto alla stagione d'esordio andata in onda nel 2016, soprattutto in termini di scrittura. Se già la prima stagione ci aveva convinto e si era segnalata come un prodotto ben al di sopra della media, la seconda è riuscita a raccontare la perenne e aspra sfida tra l'influente procuratore distrettuale Chuck Rhoades (Paul Giamatti) e il ricchissimo finanziere Bobby Axelroad (Damian Lewis) in maniera ancor più appassionante e senza prestare mai, neppure per un attimo, il fianco ad eccessive accelerazioni della trama o poco digeribili forzature nello sviluppo dei personaggi. Una qualità, questa, da non sottovalutare sia nel contesto generale di un panorama televisivo seriale spesso incline a facili scorciatoie enfatiche o clamorosi colpi di scena poco curanti della coerenza narrativa, sia in quello più specifico di uno show che si fonda essenzialmente sulla rivalità tra due personaggi il cui scopo principale è avere la meglio l'uno sull'altro e, di conseguenza, ha strutturalmente la necessità di alzare progressivamente il tiro.

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Chuck Rhoades e Bobby Axelrod: la sfida continua

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Rhoades ha il chiodo fisso di incastrare il miliardario Axelrod e lavora con tenacia in tale direzione per fare carriera (in questa seconda stagione ci sono importanti novità a riguardo) più che per un ideale di giustizia, mentre lo spericolato uomo d'affari mette in campo qualsiasi azione che possa danneggiare il procuratore, al fine di evitare la galera e dedicarsi con maggiore libertà a illegali operazioni finanziare. Il canovaccio di fondo è semplice e rimane il medesimo della prima stagione, ma mano a mano che Billions 2 si sviluppa appare sempre più chiaro come ci sia ben poca differenza tra i due personaggi interpretati da Paul Giamatti e Damian Lewis: entrambi sono mossi da un'ambizione smisurata e si dimostrano disposti a tutto pur di raggiungere gli obiettivi prefissati e salvaguardare i loro interessi in campo professionale, anteponendoli con estrema decisione a qualsiasi altra cosa, famiglia e affetti compresi.

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Da questo punto di vista, pur evitando di scendere in particolari (molti lettori potrebbero aver voluto attendere la fine della stagione per vederla comodamente on demand), l'evoluzione del personaggio di Chuck Rhoades è forse in assoluto quella più sorprendente. Soprattutto prendendo in considerazione quanto accade nelle puntate conclusive di Billions 2 e, in particolare, negli ottimi due episodi finali, con il cliffangher di Golden Frog Time (Il momento della rana dorata) e gli eventi che si succedono freneticamente nel già citato, tesissimo Biglia in mano.

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La moralità non fa parte di questo mondo

Billions: una scena della seconda stagione con Maggie Siff
Billions: una scena della seconda stagione con Maggie Siff

Finora ci siamo concentrati sul rapporto tra Chuck Rhoades e Bobby Axelrod, vero e proprio cuore pulsante della serie, ma un punto di forza di Billions risiede nel poter contare su diversi altri personaggi interessanti che interagiscono con i due assoluti protagonisti. A partire dalle rispettive mogli Wendy (Maggie Siff) e Laura (Malin Akerman), con le quali i mariti devono affrontare momenti di forte e in alcuni casi inaspettata tensione, passando per lo stimato collega di Rhoades Bryan Connerty (Toby Leonard Moore) e il risoluto braccio destro di Axelrod "Wags" (David Costabile). Fino ad arrivare alle più importanti new entry di questa stagione, la talentuosa analista finanziaria androgina Taylor Mason (Asia Kate Dillon), che ben presto diventa un punto di riferimento alla Axe Capital, e l'investigatore governativo Oliver Dake (Christopher Denham) intento a indagare sulla condotta di Rhoades, il cui ruolo nell'ultima parte della seconda stagione cambia radicalmente. Da segnalare, per quanto riguarda i nuovi personaggi di questa seconda stagione, sono anche i piccoli ma significativi ruoli interpretati da David Strathairn e Mary-Louise Parker, nei panni del potente uomo politico Jack Foley e della sua fidata e bizzarra spin doctor George Minchack.

Billions: un momento della seconda stagione
Billions: un momento della seconda stagione
Billions: una scena della seconda stagione
Billions: una scena della seconda stagione

Anche se non tutti i rapporti tra i personaggi principali sono approfonditi con la medesima efficacia (ci si sarebbe potuti aspettare qualcosa in più, ad esempio, dalla crisi di coppia tra Chuck e Wendy Rhoades su cui si era chiusa la prima stagione e aperta la seconda), Billions si rivela uno show solido, stimolante e ottimamente interpretato da un cast di grande livello. Ogni uomo o donna che abita il mondo della serie ha ingombranti scheletri nell'armadio e nessuno, persino chi all'apparenza sembrerebbe avere il comportamento più retto, si muove seguendo rigorosamente i canoni della moralità e della giustizia. La terza stagione è stata confermata da Showtime a marzo e, per quanto non ci sia ancora una data ufficiale, tutto lascia pensare che andrà in onda nei primi mesi del 2018. Per capire come si svilupperanno le relazioni tra questi personaggi in continua evoluzione non resta dunque che aspettare il prossimo anno. D'altronde, Chuck e Bobby si sono già esplicitamente promessi che continueranno a battersi finché uno dei due non risulterà sconfitto in maniera definitiva.

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4.0/5