Billions: Paul Giamatti e Damian Lewis, un duello senza fine nel mondo dell'alta finanza

Abbiamo visto in anteprima le prime tre puntate della seconda stagione di Billions, l'apprezzata serie di Showtime con protagonisti assoluti Paul Giamatti e Damian Lewis. Dal 20 febbraio in onda su Sky Atlantic, in contemporanea con gli Stati Uniti.

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La prima stagione ci aveva lasciato con il fiato sospeso, impazienti di capire come si sarebbe evoluto l'aspro duello tra i carismatici protagonisti, il potente procuratore distrettuale Chuck Rhoades (Paul Giamatti) e il multimiliardario finanziere privo di scrupoli Bobby 'Axe' Axelrod (Damian Lewis). Entrambi erano per differenti motivi sotto stress e alle corde, logorati da un duello che li aveva visti confrontarsi senza esclusione di colpi, mettendo a rischio il loro status e la serenità delle rispettive famiglie. Gli ultimi sei minuti scarsi dell'episodio finale di Billions infatti, oltre ad essere un pezzo di bravura di due attori del calibro di Giamatti e Lewis, aveva posto gli uomini uno di fronte all'altro in una scena molto intensa, dallo stampo per certi aspetti quasi teatrale, in cui i due si lanciavano un definitivo guanto di sfida all'interno della Axe Capital, messa sottosopra per volere di Axelrod in seguito a una soffiata ricevuta.

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"Quando ritiro un'offerta di accordo, sappilo, dietro di me lascio solo Nagasaki", aveva apostrofato Axelrod guardando colmo d'ira e dritto negli occhi Rhoades, il quale dopo un'apparente lieve esitazione aveva duramente risposto: "Lo sai? L'unico nemico più pericoloso di un uomo che dispone di risorse illimitate è uno che non ha nulla da perdere. E ora è proprio questo che hai di fronte a te".
Ciò al termine di uno scambio dialogico teso e ottimamente scritto, in cui gli opposti punti di vista dei due personaggi emergevano con forza e, come avvenuto a più riprese durante la stagione, si suggeriva che ambedue avessero i loro scheletri nell'armadio. Non solo lo spericolato uomo d'affari, ma anche l'uomo di giustizia intento ad incastrarlo.

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Vecchi e nuovi personaggi

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La seconda stagione riparte da queste basi e con un efficace montaggio alternato introduce nuovamente tutti i personaggi principali dello show, primi tra i quali naturalmente proprio i citati Rhoades e Axelrod. Il primo sta attraversando un momento familiare molto complicato, con la moglie Wendy (Maggie Siff) che gli ha imposto il nesting, vale a dire la rigida alternanza della loro presenza in casa per consentire ai figli di mantenere il più possibile la vita cui erano abituati (quando in casa c'è uno dei due genitori, l'altro fa in modo di trovarsi da un'altra parte); il secondo, segnato dalle ripercussioni sulla sua azienda dovute alle indagini portate avanti dal procuratore, inizia a mettere in campo delle misure straordinarie per evitare di incorrere nuovamente nel rischio di essere tradito dai collaboratori e perseguito dalla giustizia.

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Dal canto suo, Wendy sta avviando l'attività privata di psicologa a cui ambiva da tempo, dopo essersi licenziata dall'azienda di Axelrod e aver posto fine, probabilmente con eccessivo ritardo, a un conflitto di interessi che in diverse occasioni aveva messo in imbarazzo il marito. In questo inizio di seconda stagione, comunque, il personaggio a trovarsi più in difficoltà è senz'altro Rhoades, il quale oltre alla difficile situazione familiare sarà costretto ad affrontare un'inchiesta sulla propria condotta da parte di un assai determinato investigatore governativo, Oliver Dake (Christopher Denham), che metterà a serio rischio la sua posizione lavorativa. Non solo Axelrod come nemico, dunque. Tutto però, a partire dal finale del terzo episodio, farà immaginare che Rhoades tornerà a giocarsi le sue carte e a incalzare Axelrod. Oltre al citato Oliver Dake, ad ogni modo, in questa seconda stagione vengono introdotti anche altri nuovi personaggi interessanti e che certamente avranno un ruolo nel prosieguo della stagione, prima tra tutti la giovane e brillante analista Taylor (Asia Kate Dillon), che in breve tempo grazie alle proprie capacità di lettura del mercato finanziario si guadagnerà la fiducia di Axelrod.

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Un ottimo inizio di seconda stagione

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Le nuove puntate di Billions andranno in onda su Sky Atlantic a partire dal 20 febbraio, in contemporanea con gli Stati Uniti, e dunque evitiamo di addentrarci oltre nella trama e nei colpi di scena (che non mancheranno) degli episodi visti in anteprima. Possiamo però dirvi fin d'ora, senza timore di rovinarvi la sorpresa, che questa seconda stagione parte davvero forte con tre episodi appassionanti e dal ritmo incalzante. Come al solito le convincenti prove di Paul Giamatti, Damien Lewis e Maggie Siff spiccanno nel contesto di un cast di livello, che tra gli altri vede come comprimari Malin Akerman (Lara, la caparbia moglie di Axelrod pronta a tutto pur di difendere la famiglia), Toby Leonard Moore (Bryan Connerty, il collega di Rhoades) e David Costabile (Mike 'Wags' Wagner, il braccio destro del magnate della Axe Capital).

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Se già la prima stagione era risultata appassionante, coerente e ben scritta, pur prestando occasionalmente il fianco a qualche cliché e ad alcune evoluzioni dei personaggi un po' troppo veloci, con questi nuovi episodi i tre creatori Brian Koppelman, David Levien e Andrew Ross Sorkin (stimato giornalista economico del New York Times) sembrano aver ulteriormente affinato la scrittura dello show. A questo punto, viste le premesse, ci aspettiamo che la seconda stagione di Billions prosegua su questa linea, proponendo uno sviluppo particolarmente interessante e stimolante della sfida tra i due protagonisti. E continuando al contempo a mostrarci che il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, non è così netto come a prima vista potrebbe apparire.

Movieplayer.it

4.0/5