Cresce l'attesa per l'imminente uscita negli USA di Sin City, nuova trasposizione cinematografica tratta da un fumetto. In un momento in cui le idee originali sfornate dagli sceneggiatori di Hollywood sembrano scarseggiare, i comics sono diventati la nuova fonte di linfa vitale per il cinema americano: le uscite di questi ultimi mesi presentano, infatti, un ventaglio di titoli che va da Elektra a Batman Begins, nuovo capitolo della saga del cavaliere mascherato che vede al timone Christopher "Memento" Nolan, passando per Constantine, interpretato da Keanu Reeves e tratto dagli albi di Hellblazer.
Ora l'attenzione si concentra su Sin City, che uscirà nelle sale americane il 1 aprile, e che presenta molteplici motivi di interesse. Ispirato al fumetto culto di Frank Miller ed interpretato da un cast all stars che comprende, tra gli altri, Benicio Del Toro, Clive Owen, Bruce Willis, Mickey Rourke, Josh Harnett ed Elijah Wood, il film è stato interamente girato con macchine da presa HD digitali su fondo totalmente bluescreen con gli ambienti aggiunti in postproduzione.
La città del peccato, Basin City, è infatti esclusivamente digitale, raffigurata in un elegantissimo bianco e nero interrotto solo a sprazzi da sfolgoranti macchie di colore, che ricrea alla perfezione l'atmosfera ed il look del fumetto originale. "
Sin City è considerato un capolavoro assoluto tra i comics _contemporanei, una saga dark visionaria ed innovativa, difficile da trasporre sul grande schermo senza che la sua essenza disperatamente espressionista venga snaturata. Ad imbarcarsi in questa titanica impresa è intervenuto il regista messicano Robert Rodriguez, che per convincere Miller, piuttosto avverso al mondo di Hollywood, a cedere i diritti del suo fumetto, ha realizzato a proprie spese nel più assoluto riserbo un preview di sei minuti interpretato da Josh Harnett e Marley Shelton. Il trailer, girato all'inizio del 2004 e consegnato nelle mani del _cartoonist con la promessa di interrompere immediatamente il progetto se il risultato non fosse stato di suo gradimento, ha sortito invece l'effetto sperato permettendo a Rodriguez di dare il via alla lavorazione del film. Lo stesso regista ha insistito perché Frank Miller cofirmasse la regia del film, dando addirittura le dimissione dal Directors' Guild of America che si opponeva a questa iniziativa; non risulta invece accreditato Quentin Tarantino, che ha ricambiato il favore dell'amico fraterno Robert per Kill Bill: Volume 2, dirigendo, per il simbolico compenso di un dollaro, alcune scene dell'episodio che vede protagonista Clive Owen, e la sua presenza come special guest director risulta particolarmente significativa considerata la sua avversione per l'uso eccessivo del digitale.
A cavallo tra noir, hard boiled e gangster movie, la pellicola riproduce fedelmente l'atmosfera, i dialoghi e le storie dei personaggi del fumetto di Miller, le cui esistenze disperate si intrecciano nella immaginaria metropoli infernale dove è estremamente facile morire ammazzati per strada e la polizia è più corrotta dei criminali, dove dominano sesso, violenza, amore e morte, sete di vendetta e desiderio di redenzione.