Nato il 31 Marzo 1943 a Gothenburg, Västra Götalands län, Svezia è un regista con 6 film nella sua filmografia. Qui puoi conoscere la vita privata, carriera e curiosità su Roy Andersson, leggere le notizie più recenti, gli articoli di approfondimento, tutte le sue frasi celebri, trovare i 10 premi vinti e guardare le foto e i video.
2000 Premio Premio speciale della giuria per Songs from the Second Floor
2019 Premio Leone d'argento per la miglior regia per Sulla infinitezza
2014 Premio Leone d'oro per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2015 Premio Commedia Europea 2015 per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2015 Candidatura Miglior regista europeo per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2015 Candidatura Film Europeo 2015 per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2015 Candidatura Migliore sceneggiatore europeo per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2015 Candidatura Miglior Film Europeo - People's Choice Award per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2007 Candidatura Miglior regista europeo per You, the Living
2016 Candidatura Miglior film straniero per Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza
2019 Regia, Sceneggiatura, Soggetto, Montaggio
2014 Regia, Sceneggiatura
2006 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
2000 Regia, Montaggio, Sceneggiatura, Soggetto, Produzione
Già disponibile in DVD Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, il film di Roy Andersson che lo scorso anno trionfò al Festival.
Ecco le dichiarazioni del vincitore Roy Andersson e degli altri premiati in questo sorprendente palmares che, tra i tre italiani, privilegia il film di Saverio Costanzo.
Oltre a Roy Andersson, vincitore del Leone d'Oro, sul tappeto rosso di stasera c'erano anche Ambra, Alba Rohrwacher e altri vincitori della 71esima edizione della Mostra di Venezia. Ecco le nostre foto!
Ultima giornata per la 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Ci si ritaglia qualche minuti di relax, ma il tempo è poco perchè stasera ci sarà la premiazione e al tempo stesso ci si prepara al rientro alla base.
Una grande cura estetica, la consueta ironia amara, un piglio antropologico e surreale ed ecco servito un oggetto estremamente raro: un nuovo gioiello firmato Roy Andersson.